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GIUGNO 2022

Osservo Fede andare avanti e indietro per il salotto e ancora non mi capacito di quanto la nostra vita stia per cambiare. Fino alla fine abbiamo sperato che nulla cambiasse, che alla fine si trovasse un accordo, ma alla fine abbiamo dovuto sederci, guardarci negli occhi e decidere per quale meta lasciare la nostra vita a Torino. Quando mi sono trasferita qui quasi un anno fa ho stravolto totalmente la mia vita, ho lasciato lo studio a Bologna, ho lasciato il mio appartamento, la mia famiglia, ho impacchettato tutto e sono corsa qui da lui, con la consapevolezza che avremmo vissuto la nostra nuova vita insieme qui a Torino e avremmo costruito un futuro in questa città, con lui che giocava per la Vecchia Signora. Purtroppo però, nel suo lavoro le storie d'amore possono interrompersi  e la sua con la Juve si è interrotta, nonostante la buona volontà di farla funzionare. Ne abbiamo parlato tanto, soprattutto la sera in cui, piangendo è tornato a casa e mi ha detto : *Non mi vogliono più * io l'ho abbracciato e gli ho detto che erano solo dei pazzi e che stavano facendo un errore madornale. Si è sfogato e gli ho detto che avrebbe trovato una squadra che sarebbe stata in grado di valorizzarlo al meglio e che ci avremmo pensato. Da lì, ogni giorno è stata una sfida e quando mi ha detto che il Toronto era interessato ero al settimo cielo, ma questo significava giustamente trasferirsi in Canada. Fede mi ha guardata e mi ha detto che non dovevo per forza andare con lui, che già mi aveva stravolto la vita e che l'avremmo fatta funzionare anche a distanza. Ovviamente l'ho mandato al diavolo e gli ho detto che qualsiasi stata la metà io lo avrei seguito. Forse è sbagliato, ma davvero abbiamo perso troppo tempo. Mi sono documentata e ho trovato validi studi di architettura in Canada e posso anche io ricominciare da lì. Gliel'ho detto : O insieme o niente.
Lo sto osservando andare su e giù in salotto, in attesa della chiamata di Pastorello che ci conferma il trasferimento al Toronto e non sono mai stata così in ansia. Dopo quella chiamata, inizierà un nuovo capitolo della nostra vita e un po' spaventa. "Fede puoi sederti?" gli chiedo. "Non c'è la faccio, sono in ansia" risponde. "Lo so, ma ormai è praticamente fatta,loro ti vogliono, tu hai detto si. Non c'è più nulla che ti ostacola" dico. "Lo so, però ho paura, all'inizio pensavo di aver risolto anche con la Juve e invece..." mi alzo e mi metto davanti a lui per fermarlo e prendere le sue mani tra lei. "Lo so che è stato un duro colpo,ma ormai la Juve è un capitolo chiuso e Toronto ti vuole, ti vuole fortemente e non faranno marcia indietro" cerco di rassicurarlo. "Tra qualche giorno prenderemo il nostro aereo e incominceremo la nostra vita la" aggiungo guardandolo negli occhi. "Tu sei sicura che vuoi venire con me?" chiede. "Mai stata più sicura in vita mia, come ti ho già detto, ti ho seguito qui e ti seguirei anche in capo al mondo. Insieme o niente" rispondo e lui mi bacia, stringendomi poi. "Senza te sarei perso" sussurra sulle mie labbra. "Sono qui apposta per non farti perdere" dico e lo abbraccio. "Andrà tutto bene" gli dico e il telefono squilla. Fede mi lascia andare e lo recupera dal tavolino da caffè. "Pronto..." dice. "MH... SI.. Si... È fatta?... Dio grazie... Si si va bene nessun problema... Si anche la mia fidanzata...Perfetto... Grazie sei il migliore" Fede riattacca, lancia il telefono e mi prende in braccio. "È fatta?" chiedo. "È FATTA" grida e mi fa girare. "Te l'aveva detto" dico ridendo. "CANADA ARRIVIAMO" dice ridendo prima di mettermi giù. "Non vedo l'ora" dico. Certo, il trasferimento in  un altro continente mi spaventa, ma sono sicura sarà una bella avventura. "Tra tre giorni mi presentano" dice e io sorrido. "Ti ameranno tutti ne sono certa e poi ci sarà Lorenzo a darti una mano" dico. "Meno male che c'è lui" dice sospirando. "Dobbiamo chiamare tutti ora" dico. Quando ho dato la notizia sul nostro, ormai certo trasferimento ai miei per poco non veniva in infarto. Torino era una cosa, il Canada era decisamente un'altra questione. Hanno invito sulla stupidità della mia decisione, di mollare tutto di nuovo per lui, ma poi hanno capito perché sanno quanto amo Federico e quanto mi farebbe male perderlo di nuovo. "Si chiamiamo"

Il giro di telefonate è stato lungo ed estenuante, ovviamente ci sono stati pianti, raccomandazioni e congratulazioni per la carriera di Federico. Nell'ultimo periodo alla Juve è stato tanto criticato e a volte ho faticato a tirarlo su, per evitare che cadesse nel baratro delle critiche e si autoconvincesse che avevano ragione. Sono certa che anche per lui inizierà una nuova vita e che brillerà.
"Sei pensierosa" Fede si avvicina, congendomi da dietro e guardandomi attraverso lo specchio. Ovviamente abbiamo festeggiato anche a modo nostro nella nostra splendida doccia. "Sono emozionata per il viaggio" dico. "Hai paura" dice schietto. "È normale, stiamo per trasferirci in Canada, non dall'altro lato della strada" dico prendendo la crema. "Sei sempre in tempo per cambiare idea. Lo so che insieme o niente...". "Fede basta, non cambio idea, te l'ho detto anche oggi" dico. "Lo so ma...". "Fede tu vuoi che venga?" chiedo secca. "In che senso? Certo che voglio che tu venga" risponde e io mi volto per guardarlo. "Ah perché non sembra" dico. "Assolutamente no" dice. "Allora piantala di chiedermi se voglio venire o che posso cambiare idea, perché sembra che tu voglia che io la cambi" dico allontanandosi per andare in camera. "Non voglio che la cambia, voglio solo essere sicuro che tu sia sicura della scelta che stai facendo. Non voglio ritrovarmi tra qualche anno a litigare e tu che mi rinfacci di aver lasciato tutto per me due volte" dice indispettito. "Sto lasciando tutto per te perché voglio farlo. Perché tu sei più importante di tutto. Quindi si Fede, sono sicura della decisione che ho preso" dico seriamente guardandolo. "Lu...". "Ora te la faccio io una domanda. TU sei sicuro di voler iniziare una vita insieme la?" chiedo quasi tremando, come se avessi paura. Come se qualcosa avesse potuto fargli cambiare idea. "
" Non chiedo altro che averti la con me" dice e il mio corpo smette di tremare. "Allora non chiedermi più se voglio restare qui" dico e lui si avvicina. "Non te lo chiedo più promesso" dice e io lo abbraccio. "Pure io sarei persa senza di te" dico. "È io sono qui per non farti perdere" dice citando le mie parole. "Sarà meglio" dico e poi lo bacio. Le sue mani scivolano sul mio corpo e mi spaccia l'accappatoio. "Fede" mugugno. "Voglio farmi perdonare" mi leva l'accappatoio e mi prende in braccio facendomi aggrappare al suo corpo con le gambe e mi porta sul letto e inizia a baciarmi il collo, intervallato con qualche piccolo morso. "Sei un bastardo" gemo. "Lo so" lui sorride guardandomi negli occhi e si toglie l'asciugamano che aveva ancora lagata alla vita. "Non potrei mai rinunciare a questo" dice lascio continuando a percorre con la bocca il mio corpo fino a raggiungere la mia femminilità già pulsante per la voglia di lui. A volte mi chiedo se questo fuoco che ho dentro per lui si calmerà mai. "Fede" ansimo e la sua lingua inizia a torturarmi il clitoride. Le sue mani mi afferra o le cosce per alzarmi un po' e le mie mani finiscono tra i suoi capelli. "Dio non smettere" dico animando e lui continua il suo lavoro, continuando a leccare e mordere appena per portarmi allo stremo. "Ti voglio dentro" ansimo e lui senza troppi convenevoli torna su di me e sistemandosi entra in me, andando fino in fondo. "Così?" chiede guardandomi negli occhi. "Si così" dico. Lui mi bacia e inizia a muoversi dentro di me più velocemente. Io lo stringo, conficcando le unghie nelle sue braccia. Fede ringhia aumentando la potenza delle spinte e io mi sento già sprofondare nell'oblio del piacere. "Fede sto...". "Vieni allora, vieni piccola" mi ansima all'orecchio e il mio l'orgasmo esplode in menche non si dica. Il mio corpo trema e si stringe attorno al suo. Lui esce da me venendomi sull'addome, costringendomi a fare un'altra doccia. "Amore mio"  ansima e si lancia letteralmente affianco a me. "Dovró farmi un'altra doccia lo sai vero?" dico sorridendo. "Dobbiamo farla entrambi" da l'occhiolino e gli do una sberla. "Tu te ne stai qui" dico alzando i. "E fai il bravo" sorrido e corro in bagno. Lui mi segue e mi sbatte letteralmente contro il vetro della doccia. "Non ti resisto" dice e mi alza una gamba. "Nemmeno io, lo sai" dico e lui entra di nuovo dentro di me. "Dio santo" anima e ricominciamo quello che pensavo avessimo concluso a letto.

Io con te ho imparato a dire ti voglio bene ||Federico Bernardeschi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora