Stella
Il mio primo bacio, dato, nel corridoio degli spogliatoi, un posto così banale, e con un ragazzo che ha la reputazione di essere un donnaiolo, è lo studente di mio padre, e per giunta, non lo conosco nemmeno un po', un perfetto sconosciuto.
Mi ha baciata, mi ha baciata davvero. E ogni volta che chiudo gli occhi, la scena si manifesta nella mia mente. Mi è capitato spesso d'immaginare il mio primo bacio, a come sarebbe stato, in quale posto, e in che modo. E adesso è successo. Così all'improvviso, inaspettatamente. Mi sono lasciata andare come se fosse la cosa più naturale del mondo. Il mondo continuava a girare senza fermarsi mentre per me il tempo, in quel corridoio freddo e asettico,era come sospeso. Le sue labbra, morbide ed esperte, il suo respiro che si mescolava con il mio, e le sue mani che percorrevano e sfioravano il mio corpo.
Non dovevo farlo, non dovevo permettergli di rubarsi il mio primo bacio.
Eppure l'ho lasciato fare. Mi sono lasciata trasportare da una scarica di emozioni mai provate nella mia vita.
Ho ancora il cuore a mille, e una sensazione mai provata prima, si insinua dalla bocca dello stomaco. Come se all'improvviso l'organo del mio apparato digerente, fosse diventato la casa, e il rifugio di un esercito di farfalle.
Perché allora, questa sensazione di disagio non vuole andare via?
Perché non riesco ad essere felice, e allontanare i pensieri riguardo la sua fama.
È un donnaiolo, per lui questo bacio cosa significa? Di sicuro solo un bacio, un altro da aggiungere alla sua lista. Nulla di importante.
Sono stata una stupida
Con la sensazione che stringe all'interno dello stomaco, gli occhi fissi sullo schermo del mio cellulare e un vuoto che non so spiegare...Dovrei mandargli un messaggio? Cosa si fa in questi casi? Sono così inesperta, nemmeno i numerosi film e serie tv d'amore che ho visto in tutti questi anni, riescono a darmi una mano in questo momento.
Gin...
Ma certo. La mia migliore amica è l'unica che può salvarmi. Sblocco impaziente lo schermo, apro la rubrica e con il polpastrello sudaticcio, per via dell'ansia che mi sta divorando, premo sul contatto della mia rossa del cuore. Il telefono squilla, cinque, sei, sette volte, riprovo all'infinito nella speranza di ascoltare la sua voce squillante, ma niente...
Sbuffo, e mi arrendo, di sicuro mi richiamerà non appena si sarà liberata dai suoi impegni. Per placare questa nuova sensazione che mi sta attanagliando il petto, decido di tuffarmi sui miei appunti e di riscrivere il tutto sul mio laptop.
Un'ora...la mia amica non mi ha ancora richiamata e quell'Axel, dopo che non ho resistito e ho esplicitamente accettato la seconda uscita, non si è fatto vivo. Gli occhi iniziano a bruciarmi, segnale chiaro di fare una pausa da questa sessione di studio. Mi sfilo gli occhiali da vista, e mi stiracchio la schiena, nel farlo mi volto verso la finestra, alla mia destra, e intravedo, che la luce della camera di Henry è accesa.
Forse dovrei parlarci...da quel giorno in mensa non ci siamo più sentiti. Reazione esagerata a mio avviso, ma credo che li abbia dato già fin troppo tempo per frenare la sua rabbia. Mi alzo di scatto, e mi decido a raggiungerlo. Non può davvero ignorarmi per sempre...
Esco di casa, e mi precipito da Henry. Suono il campanello un paio di volte prima di vedere la signora Mary, aprirmi la porta.
«Stella, piccola mia. Come stai? È da tanto che non ci vediamo...» mi saluta calorosamente, attirandomi in un abbraccio affettuoso che io ricambio molto volentieri.

YOU ARE READING
Due anime cadute
RomanceDue persone. Due anime. Maledettamente diverse e a tratti dannatamente simili. Il destino ha voluto far incrociare le loro vite. E un motivo ci sarà. O pịù di uno. Due poli opposti. Il bianco e il nero. La purezza ed il peccato. Stella ed Axel. Le...