[9] Valazyrys se Ābrazyrys

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𖣔

Traduzione titolo: Marito e moglie

Visenya

La sera scese subito, il cielo cambiò colore e diventò blu scuro. Mischiato a quel blu scuro c'erano le stelle che illuminavano il cielo è poi c'era la luna; la stella più luminosa di tutte.

«Principessa non venite dentro, fuori fa freddo.» una giovane ragazza dai capelli marroni come la terra venne da me. Tra le sue mani stringeva il vestito rosso ornato di perle lucenti. «Non mi da fastidio questa brezza così rilassante. Senti, ti rilassa gli arti.» le presi la mano. Era calda e sudata.

Aveva un rialzo nella pancia, era ingravida, con la mano libera si toccava il grembo, che sembrava fargli male. Lo notai. C'ero passata pure io. «Scalcia?» le chiesi, gli si illuminarono gli occhi. «È la prima volta che provo una sensazione così dolorante, non riuscivo a mangiare, sembrava che quello che io ingerivo lo rifiutava.» le sorrisi, era normale i bambini facevano così perché volevano attenzione, almeno io la pensavo così.

«Quando in grembo portavo Aemon e Baelon era così, scalciavano entrambi.» toccai il mio grembo sgonfio. «Vieni torniamo dentro, ti farà bene stare al caldo.»

Quando entrai vidi la lunga tavola con molti uomini e donne seduti che aspettavano solo il mio consenso per cenare. La tavola era imbandita con tutte le pietanze, da quelle di Westeros a quelle di Essos e delle città libere. Mi sedei vicino a Aemond e di fronte a Helaena che si trovava vicina con Aegon, che sembrava già fatto al primo bicchiere di vino.

Avrei sperato gli dei che sta sera non sarebbe successo niente. Mi alzai e presi il mio calice in mano, dentro aveva del vino che pomeriggio Sir Jason mi aveva offerto.

Mi schiarì la voce. Alzai il calice. «Vorrei brindare a questa meravigliosa serata, mi rammarico per l'assenza del re e della regina, ma ha causa di un colpo di tosse non sono potuti venire, quindi il re ha incaricato me di fare da sua consigliera per questa magnifica serata.» abbassai di poco la visuale guardando prima Aemond e poi Helaena che sembrano sorridermi entrambi.

Ripresi, «vorrei porgere a tutti voi i miei omaggi, spero che le nostre casate rimangano buoni alleati e consiglieri come Aegon il conquistatore voleva! Servitevi pure miei Lord e mie Lady! Alla salute dei Sette Regni!» gridai infine. Molti Lord e Lady alzarono il loro calice in alto brindando a me.

«Alla principessa!» dissero in coro. Mi sedei di nuovo, Aemond mi sorrise. «Sei stata magnifica. Sir Dalton aveva gli occhi puntati su di te, sai che sei solo mia.» mi mise la mano sulla coscia che era coperta dalla gonna del vestito.

«Non mi sorprendo per questo, ma adesso mangia, non vorrei che succedesse qualcosa di orrendo davanti a tutti questi Lord.» ghignò, mi diede un bacio sulla guancia, passò al mio orecchio, «Per adesso non succederà niente, ma sta notte ricupereremo quello che ieri non abbiamo potuto finire.» lo scansai con la mano, lo incitai a mangiare.

«Domani ci sarà la caccia, vieni con noi Helaena?» le domandai, alzò gli occhi dal suo piatto e mi guardò. Aveva gli occhi lucidi, si vedeva da lontano che c'era qualcosa con non andava.

Non gli domandai niente per non aggravare la situazione. Helaena era una donna debole con le emozioni fragili ma aveva un cuore d'oro ed era una madre dolce e meravigliosa, le donne e gli uomini del regno l'adoravano perché era sempre gentile ma gli era capitato uno degli uomini più spregevoli del regno; Aegon.

𝐋𝐎𝐒𝐓 𝐓𝐀𝐑𝐆𝐀𝐑𝐘𝐄𝐍 |𝐀𝐄𝐌𝐎𝐍𝐃 𝐓𝐀𝐑𝐆𝐀𝐑𝐘𝐄𝐍Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt