𝑿𝑿𝑰𝑿

47 2 1
                                    

Incollata al telefono, attendevo che John rispondesse. Intorno a me una mandria di studenti sollevati si sparpagliavano per le strade del campus, pronti per tornarsene a casa. Mi fissavo la punta delle scarpe con ansia: volevo organizzare una serata tranquilla per festeggiare insieme al bassista la mia laurea in giornalismo, ma quando dall'altro capo del telefono si aprì la chiamata, non udii la voce che mi aspettavo di sentire.

Era mia madre.

Un momento,

Perché al telefono di John aveva risposto mamma?

"Tesoro!" esclamò, mentre in sottofondo la voce dei ragazzi pareva fermarsi per qualche momento, prima di riprendere. "Mamma? Perché hai-" ma non mi diede tempo di finire la domanda, perché mamma Lola aveva già la risposta pronta. "Sono con John e i ragazzi, ti stiamo organizzando una piccola festa. Sei contenta? Potrai vedere i tuoi zii, dopo tanto tempo, e se lo desideri, anche tuo padre. Ma non inviterò di certo quella megera di Lily e sua figlia, puoi starne certa!"

Colta alla sprovvista, ma soprattutto sorpresa del fatto che la mamma volesse organizzarmi una festa per la laurea, balbettai riconoscente. "Avevo altri piani, ma ti ringrazio per avermi pensata mamma"

───── ❝ ❞ ─────

Quella stessa sera, in un locale nel centro di Londra, era iniziato un party piuttosto tranquillo. Avevo rivisto John, e per un momento la mia felicità passò in secondo piano, perché vedere i suoi occhi brillare era gratificante come non mai.

"Com'è andato il tour?" e finalmente potei ascoltare il mio bassista preferito, introverso di natura, lanciarsi in un racconto che beò le mie orecchie. Amavo quando metteva da parte la sua riservatezza per parlarmi del più e del meno. Non era facile per lui, lo sapevo benissimo, ma era proprio il motivo per cui io e lui eravamo compatibili.

"ma parlami del tuo esame, piuttosto" replicò interessato, dopo aver terminato di spiegarmi quali pezzi aveva apprezzato di più il pubblico.

Fui sollevata di poter nominare l'esame, ormai passato, senza avere timore di esso. Avevo un futuro davanti, strade spianate e sicuramente qualche ostacolo che avrebbe provato a buttarmi giù. Ma ero più pronta che mai.

John, come di sua amabile consuetudine, si arrotolò una ciocca dei miei capelli ricci al dito, mentre osservava distrattamente l'ingresso. "E' arrivato qualcuno" disse. Non pareva turbato, evidentemente dovevano essere gli zii. Non vedevo l'ora di presentarglieli.

Mi voltai emozionata, ma questa svanì nell'esatto momento in cui vidi mio padre entrare con due donne sotto braccio. Lily e Bea.


Lo ammetto, è stato un periodo stra pieno in cui il mio peggior incubo si è avverato: quello di non avere più motivazione ed ispirazione per scrivere. Ad ogni modo, mi sono ritagliata un pò di tempo dopo pranzo, e ho voluto provarci, benché ieri sera sia rimasta a fissare la pagina bianca di word senza la minima idea di cosa scrivere. Mi auguro di tornare ad aggiornare più spesso, e di migliorarmi, perché non sono molto soddisfatta di questa mia performance. Buona giornata, e grazie per avermi aspettata <3

𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐎𝐟 𝐌𝐲 𝐋𝐢𝐟𝐞 [𝐉𝐨𝐡𝐧 𝐃𝐞𝐚𝐜𝐨𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora