XX - Ventiquattro

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20. Ventiquattro


Avevo grandi sogni,

che volavano per la testa.

Enormi traguardi da inseguire.

"Sei una sognatrice" mi disse una volta

la maestra dell'asilo.

Perché è bello diventare adulti,

solo quando si hanno gli occhi di un bambino.


Volevo volare alto,

nel cielo blu dipinto di blu.

Rendere orgogliosa la mia famiglia,

poter avere una bambina che mi assomiglia.


Volevo non dovermi più preoccupare,

delle bollette e del conto in rosso da pagare.

Poter offrire ogni volta che posso,

agli amici calici di Lacrima,

per fargli ricacciare indietro quelle vere.


Sarebbe già stato bello

se a solo ventiquattro avessi già spaccato,

non dovendo controllare il respiro,

per riprender fiato.


Sarebbe già stato giusto

spuntare ogni casella,

sulla lista di cose da fare,

prima che le mie ceneri tornino al mare.


Ma oggi è solo un giorno,

ed oggi è adesso.

Nessuno davvero capace,

di poter cambiare,

ciò che il destino,

amministra e controlla con i suoi fili.


Ne ho ancora,

purtroppo e solo ventiquattro.

Eppure sogno sempre in grande,

come quando,

ero solo una bambina. 



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Ventiquattro e sono ancora in piedi (poesie e pensieri illustrati)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora