Libertà

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Capitolo 1

Libertà.

(Il mondo di questa storia è simile al nostro ma con nomi delle città e paesi inventati.)

-Mi sono allontanato per pochi minuti, beh diciamo che poi sono diventate ore e per uno spuntino di mezzanotte, per placare il mio istinto da creatura carnivora. Ma alla fine mi sono accorto che ho fatto un grande errore. Perché ho lasciato il posto in cui stavo facendo la guardia. Ed è un luogo davvero importate. Ed ora sono qui, in questa gabbia circondata da antichi simboli che mi indeboliscono, che bloccano i miei poteri e la mia voce e mi fanno male, tanto male e ho dolore ovunque ... non riesco a muovermi e se lo faccio, mi arriva una terribile scossa... non riesco nemmeno a ritrasformarmi... per me è finita. Qualcuno mi ucciderà per un pezzo del mio corpo...o peggio mi userà per qualche strano e oscuro rito .

La creatura guarda triste, accucciata e con la testa tra le zampe, la trappola in cui i due cacciatori di taglie l'hanno fatto finire. Due uomini vestiti con abiti neri che indossano una maschera da demone caprino e non è stato difficile; hanno solo approfittato della sua caccia notturna in una foresta, la sua debolezza e fatto scattare il meccanismo che appunto era proprio la particolare gabbia; creata apposta per un essere come lui. Una in cui puoi uscire solo da morto e quindi, rassegnato, sospira e attende tra dei piccoli mugugni.

Ma poi delle urla l'attirano ed attizza uno delle orecchie da felino. Sono quelle dei due cacciatori; che dopo qualche altro minuto non li sente più e quindi incuriosito, alza la testa umanoide e con i suoi occhi gialli fluorescenti da felino, scruta il buio pensando:

-Ma cosa sta succedendo?

Si chiede e mentre annusa l'aria sentendo in effetti un odore.

E sempre da questa, Una figura oscura appare e quando arriva sotto la debole luce di una lampadina, la riconosce.

-Uno della razza dei Seth...la peggiore!

E un piccolo ringhio leonino esce dalla sua bocca baffuta.

Un corpo da donna con curve, con un maglioncino con il collo alto e pantaloni neri aderenti. Scarpe comode ai piedi e una maschera che rappresenta il dio Seth, quello del caos dell'antico Egitto; che con gli occhi di colore azzurro e luminosi, scrutano la stanza in cerca di qualcosa.

- È lei il mio boia?

La fissa impaurito e nell'ombra, mentre la osserva frugare tra degli oggetti in una scatola.

- Non ho la mia voce..non posso difendermi...come faccio adesso?!

La donna finalmente si accorge della gabbia e la osserva da vicino. Di colore verde acqua, enorme e con sopra dei simboli incisi e pensa:

- Ci sono delle strane scritte luminose e intagliate in questo strano metallo. Ma perché?

Poi nota gli occhi gialli nel buio che la stanno fissando e pensa ancora:

- Oh... ma c'è un animale.

Pensa mentre la osserva di nuovo come l'altro che la fissa intensamente:

- Allora quelli erano cacciatori.

La creatura la osserva ancora e lei non capisce che tipo di animale è, ma non ha dubbi su cosa fare. Si avvicina all'entrata e poi la apre, spezzando così l'incantesimo dei simboli che tengono imprigionati i suoi poteri.

La creatura con molto stupore pensa:

-Ma cosa?

-Su forza esci , sei libero ora.

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