Quando Un Morto ti Segue Fino a Casa

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"Quando un morto ti segue fino a casa"
Esperienza reale, traduzione Tina Macripò.

Quello che sto per raccontarti è più di una semplice storia, è un avvertimento, ci sono cose in questa vita che sono proibite e infrangerne le regole porterà a conseguenze significative che segneranno il resto dei tuoi giorni. Per favore, presta attenzione alle mie parole.
Ti racconterò un po' della mia vita, questo potrebbe essere irrilevante per alcune persone, ma penso che sia necessario che tu conosca la mia storia con tutti i suoi dettagli dall'inizio alla fine.
Mi considero una persona di mentalità aperta e molto matura, alla mia giovane età ho avuto esperienze che mi hanno costretta a maturare in fretta e mi hanno fatto vedere la vita da un altro punto di vista, per "mentalità aperta" intendo dire che credo nella maggior parte delle cose che le persone trovano tabù: fantasmi, Ufo, viaggi nel tempo, proiezioni astrali; cose forse ridicole per alcuni, ma come dico sempre: "Non smettere mai di crederci".
All'età di 9 anni venne a mancare mia madre, fu un duro colpo per tutti, ma soprattutto per me, essendo figlia unica. I miei parenti vivevano lontano, in altri Stati, non avevo nessuno che mi sostenesse in quel momento difficile. Mio ​​padre si diede all'alcol (grazie a Dio, attualmente non beve più), così alla mia tenera età dovetti prendermi cura di lui, della mia casa e della mia vita. Mio padre portava pochi soldi a casa, a causa della sua depressione, quindi dovevo trovare un modo per avere il denaro per le spese scolastiche, dovetti imparare a lavare, cucinare e pulire la casa... Fu un periodo difficile ma penso che queste esperienze abbiano contribuito a definire la persona che sono ora. Dovetti estrapolare il bene dal male e non mi pento di nulla. Da qui inizia la mia vera storia.
Dopo la morte di mia madre andavo a visitare la sua tomba nel cimitero della mia città, almeno due volte l'anno: una il giorno del suo compleanno e un'altra il giorno della sua morte. Confesso con una certa morbosità che quando andavo a trovare mia madre, mi chiedevo sempre: "Chissà che non incontri un fantasma nel cimitero?", cosa che purtroppo non è mai accaduta; come ho detto precedentemente, mi piacciono tutti i tipi di cose soprannaturali quindi sono stata sempre curiosa di scoprire questo tipo di eventi. A volte mi pento di aver avuto pensieri come questi... Quello che successe quel giorno, ha lasciato il segno su di me fino ad oggi. Come al solito andai a trovare mia madre, pulii la sua tomba, misi dei fiori, le raccontai un po' di quello che stava succedendo nella mia vita e altre cose del genere. Quel giorno il camposanto era stranamente vuoto, non c'era nessuno vicino al luogo in cui mi trovavo, questo mi fece un po' preoccupare ma non diedi troppa importanza al fatto, terminata la visita mi affrettai ad andare via, devo far notare che il cimitero era in pessime condizioni, c'erano tombe abbandonate senza nome e nessuna traccia di visita da parte di qualcuno, tombe sopra altre tombe, persino tombe aperte dove si vedeva la bara... Continuando con il mio racconto; stavo cercando la via per tornare al cancello, era un po' difficile trovare la strada per l'uscita, quando qualcosa al suolo ha attirato la mia attenzione, accanto a un albero secco c'era un oggetto luccicante, qualcosa di vecchio e polveroso che era mezzo sepolto, l'ho preso per capire cosa fosse: era un anello. Quest'anello era d'oro e con una grande pietra rossa nel mezzo, compresi subito che era vecchio perché secondo me era fuori moda, ma ciò non gli impediva di essere bello e lussuoso, quindi lo portai via con me. Non ne parlai con mio padre perché non volevo che me lo prendesse o qualcosa del genere, quindi lo nascosi, per tenerlo unicamente per me.
Molte domande mi passarono per la mente: "A chi apparteneva l'anello? Devo venderlo o tenerlo? Se lo vendessi, quanto mi darebbero? Cosa potrei fare con i soldi dell'anello?"
Comunque il primo giorno passò senza novità, le cose strane iniziarono il giorno dopo.
Mi alzai molto presto quella mattina per andare a cercare l'anello nel nascondiglio, lo pulii con l'acido in modo che tornasse come nuovo e così apparisse molto più lussuoso e mi offrissero più soldi nel banco dei pegni; mentre lo facevo, udii dei passi nel piano sottostante e pensai che fosse mio padre che stava andando a lavorare, quindi scesi per salutarlo, ma non c'era nessuno... A quanto pare era già uscito da un po'. Beh, ignorai il fatto e tornai nella mia camera da letto, quando vi giunsi, notai che l'anello non si trovava più dove l'avevo lasciato, lo trovai sotto il mio letto, il che mi sembrò strano visto che l'anello essendo d'oro, pesa, e persino il vento (che in quel momento non c'era) non riuscirebbe a spostarlo così facilmente. Lo raccolsi e lo misi via, per quel giorno ne avevo avuto abbastanza dell'anello.
Quella stessa notte mi sentii molto strana, ebbi paura: udii passi, risate, respiri, mi sentii osservata... Chiarisco che non sono una persona paurosa ma quella notte volevo scappare! Finii per addormentarmi verso le 4 del mattino, non mi ero riposata, avevo gli occhi rossi e gonfi per la stanchezza.
Andai di nuovo a cercare l'anello dove l'avevo nascosto e con mia grande sorpresa scoprii che non c'era. Pensai che, forse, mio padre l'aveva trovato e l'aveva portato via, ma mio padre dormiva ancora quindi esclusi questa possibilità. Tornai in camera mia per guardare dappertutto e, sotto il mio cuscino trovai l'oggetto luccicante.
"Come diavolo ci è arrivato? Ho dormito con l'anello sotto il cuscino? L'ho messo lì e non me lo ricordo?"
Quando toccai l'anello, provai qualcosa che non dimenticherò mai: sentii un grande odio e una grande rabbia che mi fece saltare il cuore dal petto, lo lasciai subito, gettandolo a terra e non osai raccoglierlo, lo lasciai nella mia stanza e me ne andai.
Dovevo prendere una boccata d'aria fresca e dare un senso a quello che stava accadendo.
Non so quanto tempo passò da quando andai a fare una passeggiata, potrebbero essere minuti o ore, l'unica cosa che so è che camminai così tanto che arrivai nel centro della città (che è lontano da casa mia) ed erano già le 3 o le 4 del pomeriggio.
In una delle vie principali della città ci sono i tipici venditori ambulanti, quelli che vendono dolci, quelli che ti lucidano le scarpe, comunque, ci fu qualcuno che attirò la mia attenzione, era una signora dall'aspetto stravagante, molto bella tra l'altro, non diceva niente, guardava solo la gente, ai suoi piedi c'era un cartello che diceva: "Ti leggo la mano e conosci il tuo futuro".
"Pff, sciocchezze !" pensai, ma ero incuriosita così mi avvicinai a lei. Le chiesi quanto voleva per la lettura della mano, lei rispose che dipendeva da cosa riservava il futuro, migliore era il futuro, più si faceva pagare. Io pensai: "Questa signora mi dirà che sarò presidente e mi farà pagare un occhio della testa."
Ma accettai, la mia curiosità era più grande di qualsiasi altra cosa e mi aiutava a dimenticare i miei problemi con l'anello.
Ero impaziente di conoscere il mio futuro, non appena la signora mi toccò la mano, mi lasciò e vidi sul suo volto lo stupore o paura forse, le chiesi cosa stesse succedendo, lei non fece altro che fissarmi negli occhi e disse con un tono di voce bassa e profonda: "Oggi non ti farò pagare, torna un altro giorno per scoprire la tua fortuna, solo un consiglio, restituisci l'anello che hai trovato nel camposanto!
(la mia faccia era wtf -what the fuck-! Ero sorpresa. Come faceva a sapere dell'anello?), in questa dimensione non possono continuare ad essere posseduti degli oggetti, per quanto preziosi siano, se i loro veri proprietari non appartengono più a questo piano terreno. Quell'anello apparteneva a qualcuno che è morto molto tempo fa e ciò che amava di più nella vita era quell'anello per il suo valore materiale e, non è per spaventarti, ma il morto è in casa tua, sta cercando di recuperare ciò che è suo e non si fermerà finché non lo avrà. Pensi che le cose che stanno accadendo siano brutte? Credimi non hai ancora visto niente; restituisci l'anello dove l'hai trovato e chiedi a Dio che questo sia sufficiente dopo aver risvegliato l'ira di un morto.

In quel momento pensai: "È possibile che stia succedendo a me?"
Cioè, ho sempre desiderato vedere un fantasma, ma che un morto, arrabbiato per il suo bene più prezioso si trovi in casa tua e voglia farti del male è qualcosa di diverso, no? L'unica cosa che feci è tornare a casa il più in fretta possibile. Entrai, sperando di trovare mio padre per spiegargli tutto con la speranza che mi aiutasse, ma non lo trovai, c'era solo un biglietto che diceva: "Torno più tardi, sono andato a fare una passeggiata. Non mi sento bene in casa, sento l'aria pesante e faccio fatica a respirare, penso sia perché fumo molto ahahah, ti ho lasciato i soldi per il cibo. Papà ti vuole bene."
"C***o, sono sola, beh devo subito porre rimedio alla situazione prima che diventi ingestibile!"
Salii in camera mia e cercai l'anello sotto il letto, ma questa volta quando lo toccai, le cose si fecero serie: le porte si aprivano e si chiudevano, si sentivano delle urla, mi sembrava che mi graffiassero dappertutto, c'era tanta rabbia in quel momento che non ce la facevo più, mi inginocchiai e chiesi perdono per aver preso l'anello senza permesso, se dovevo morire in quel momento volevo andarmene con la coscienza pulita, quindi chiesi perdono a Dio per tutti i miei peccati, appena finii di pregare tutto si calmò, approfittai di quel momento per uscire con l'anello, diretta al cimitero, tutto questo doveva assolutamente finire oggi, ma mi resi conto che era già buio, erano circa le 8 di sera, il camposanto era sicuramente chiuso, non mi importava: sarei saltata dentro in qualche modo. Arrivai al pantheon e con tutto il coraggio che mi era rimasto vi entrai scavalcando il muro e wow, il cimitero è proprio tetro di notte! Con grande difficoltà raggiunsi il luogo dove tutto era iniziato, con grande delicatezza lasciai l'anello nello stesso luogo in cui ricordavo di averlo trovato e chiesi nuovamente perdono al morto, mi aspettavo che rispondesse qualcosa del tipo: "Stai tranquilla, ti auguro una bella vita", ma non udii niente, notai solo che tutto si era calmato, sentii così tanta pace in quel momento che compresi che tutto era finito, stranamente il pantheon non sembrava più così cupo.

Sta a te credere o meno a quello che ho vissuto, vorrei solo dirti 2 cose, la prima: mai dare tanta importanza alle cose materiali, ci sono momenti in cui siamo così accecati dai lussi materiali che dimentichiamo le cose semplici e belle che ci dà la vita, quotidianamente, e ci sono momenti in cui l'amore malato per queste cose supera la barriera della vita terrena e diventiamo schiavi di questi oggetti. E l'altra cosa che suggerisco: MAI e ripeto MAI raccogliere alcun oggetto nel cimitero, ricordati che queste terre non appartengono più ai vivi e credimi quando ti dico che è sicuro che un morto entra a casa tua per recuperare ciò che è suo."

Esperienze paranormali Where stories live. Discover now