.tatuaggi.

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ti osservo. osservo i tuoi lineamenti, dolci ma non pienamente femminili; osservo i tuoi capelli, tra il biondo e il castano, tra il riccio e il liscio; osservo il tuo corpo, nascosto sotto i vestiti larghi che indossi; osservo i tuoi occhi. quei tuoi meravigliosi occhi verdi e marroni illuminati dalla luce calda ma sfarfallante del lampione proprio accanto a noi. osservo la tua bocca che si schiude e lascia uscire il fumo. socchiudi gli occhi e ti lasci andare a un piccolo sorriso. sei bellissima quando sorridi. ti si crea una piccola fossetta sulla guancia destra, la adoro. ti sdrai sulla panchina, piegando le ginocchia per lasciarmi un po' di spazio per sedermi. un altro sbuffo di fumo esce dalla tue labbra rosee e screpolate. ogni volta che fai un tiro ti rilassi un po'. io continuo ad osservarti, le ginocchia portate al petto cinte con le braccia. ho freddo, ma anche solo stare vicino a te mi aiuta a scaldarmi. alzi leggermente la schiena per passarmi la canna. sgrano gli occhi ma cerco di nasconderlo. la prendo, cercando di nascondere tutta la mia titubanza. la verità è che non ho mai fumato. neanche una mezza sigaretta. mi sorridi e io ti sorrido. i nostri sguardi si incrociano ed è come l'apocalisse per il mio cuore. pochi secondi sembrano durare anni. e torni a guardare il cielo, lasciando il mio cuore battere all'impazzata. cristo è sempre questo l'effetto che mi fai. io guardo la stecca d'erba che mi rigiro tra le mani. non posso non fare almeno qualche tiro, farei una figura di merda. e così la metto tra le labbra e provo a fumare per la prima volta nella mia vita. sento il fumo nella mia gola, brucia tutto, mi manca il respiro, ma non posso tossire. faccio un respiro profondo, trattenendomi da tossire fuori anche i polmoni. questo va meglio. piano piano inizio a percepire la sensazione di relax che anche tu sembri provare. è questo l'effetto dell'erba? perché è fantastico. restiamo così per chissà quanto tempo. tu sdraiata sulla panchina, io seduta con le ginocchia al petto. osserviamo il cielo e fumiamo. tu mi insegni a rollare le canne ed io ad allacciare i lacci delle converse a stella. incrociamo gli sguardi e ridacchiamo entrambe. ti disegno delle stelle sulla mano, mi scrivi "quanto tempo per dimenticarmi delle notti in strada ferme a guardarci" sul polso e iniziamo a cantare. non sappiamo se c'è qualcuno vicino a noi. non sappiamo se stiamo urlando troppo. non sappiamo se ci stanno guardando male. e sinceramente non ce ne fotte un cazzo. siamo solo io e te e le canne e tatuaggi degli psicologi e ariete. nulla ci può sfiorare, siamo come invincibili. finiamo l'ultimo verso della canzone e scoppiamo a ridere, accasciandoci l'una sull'altra. la tua risata è così bella, pura e limpida, sincera e genuina. ormai ho quasi le lacrime agli occhi quando tra noi due cade il silenzio. non si sente alcun rumore, silenzio di tomba. solo i nostri cuori che battono all'unisono. è come se non riuscissimo più a ridere, a cantare, a parlare di cazzate su cazzate. non trovo il coraggio di rompere quel silenzio, come se temo di rischiare la vita a farlo. e tu sembri pensare proprio la stessa cosa. eppure con te neanche il silenzio è imbarazzante. sai rendere tutto così bello e perfetto. inizia a piovere che neanche ce ne accorgiamo. la pioggia ci bagna i capelli e ci accarezza i visi. non importa, rimaniamo ancora lì, in silenzio. accendi l'ennesima canna della serata, ma non fai in tempo a metterla in bocca che la mia mano te la sfila dalle dita. faccio un tiro mentre ti osservo, un piccolo ghigno ironico si fa largo sulle mie labbra. ti ridò la stecca d'erba, infilandola tra le tue labbra. fai un tiro mentre mi osservi, come io osservo te. i nostri sguardi si incrociano e si appendono l'uno a quello dell'altra, come fosse un ancora di salvezza. anche tu mi infili la canna tra le labbra, dandomi un piccolo pizzicotto al lato della bocca. potremmo andare avanti all'infinito, nonostante la pioggia, nonostante il vento freddo, nonostante la possibilità di prendere una broncopolmonite. la canna è quasi finita, tocca a te passarla tra le mie labbra. stai per farlo, ma in una frazione di secondo sposti la canna e al suo posto posi le tue labbra sulle mie. inaspettato, turbolento, umido. non riesco a realizzare. le tue labbra sulle mie è tutto quello che sogno da mesi, anni. lasci cadere la canna e posi le mani sul mio viso, io circondo la tua vita con le braccia, avvicinandoti a me. e sento le nostre lingue che si intrecciano, che danzano tenendosi per mano una danza dolce e armoniosa. mi bruciano le guance, ho le farfalle nello stomaco. ti amo ti amo ti amo. non vorrei mai staccarmi dalle tue labbra, ma la mancanza di fiato si fa sentire. facciamo un respiro profondo e ci guardiamo negli occhi. mi prendi la mano e ci scrivi qualcosa sopra con la penna. "ti amo come amo le stelle". alzo lo sguardo e sorrido. prendo la tua mano e la penna e scrivo. "ti amo come amo l'alba". incrociamo di nuovo gli sguardi. scacco matto.

𝐂𝖾𝗆𝖾𝗍𝖾𝗋𝗒 𝐃𝗋𝗂𝗏𝖾 𖦹 𝗌𝗁𝗈𝗋𝗍 𝗌𝗍𝗈𝗋𝗂𝖾𝗌Where stories live. Discover now