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Bahrain, 5 marzo 2023

È domenica. Oggi c'è la gara e l'umore dei piloti Ferrari non è dei migliori. Nessun piazzamento nella top tre per nessuno dei due nelle tre sessioni di libere, ma il team è riuscito a raccogliere quanti più dati possibili. Charles si è qualificato terzo mentre Carlos quarto. Io e quest'ultimo ci siamo rivisti dopo il bacio, ma non ne abbiamo parlato. Nessuno dei due ha voluto toccare l'argomento.

Sono nella mia stanza d'hotel e sto lavorando al computer quando qualcuno bussa alla porta. Faccio accomodare Carlos e mi siedo di nuovo alla scrivania.

«Dobbiamo parlare».

Salvo il progetto a cui stavo lavorando e mi volto, incitandolo.

«È chiaro che tra noi c'è qualcosa», inizia e gli do ragione. «Mi piaci, Hélène. Credo sia evidente ormai»

«Anche tu mi piaci», confesso.

Sorride e mi sporgo per baciarlo. Questa volta siamo più sicuri. Poggia le mani sui miei fianchi, tirandomi di più a sé. Mi fa sedere sulla scrivania, si fissa tra le mie gambe e porta una mano sul collo. Il bacio prende una piega tutt'altro diversa. È rude, e mi piace.

«Credo che dovremmo fermarci o non risponderò più di me», si stacca di malavoglia e ridacchio.

«Hai una gara a cui prendere parte. Possiamo festeggiare dopo».

Carlos mi stampa un altro bacio, esce dalla stanza e riprendo il mio lavoro. Dopo qualche ora, le macchine si posizionano in griglia mentre io seguo la gara dal box di Carlos. Lui e Charles sono ottimisti. Io spero solo che vada tutto bene. Trepidante, osservo i semafori spegnersi, dando il via al Gran Premio. Prima dell'inizio, a Charles è stato cambiata la centralina e la batteria in via precauzionale. A pochi giri dalla fine si ritira e un boato di delusione si fa spazio nel box. Problema al motore. Charles torna ai box deluso e arrabbiato e se ne va nel suo stanzino. Carlos termina la gara al quarto posto e corro ad abbracciarlo, contenta del risultato.

«Vado da Charles», mi avvisa e annuisco.

È un duro colpo per lui ritirarsi alla prima gara del Campionato. Considerando che l'anno scorso qui Ferrari aveva fatto doppietta. Tutti noi eravamo felici, incoscienti che poi si sarebbero susseguiti ritiri che hanno impedito a Charles di battere Verstappen. Incomincio a stancarmi del dominio RedBull e della noia che ne sussegue a causa di gare poco emozionanti. Con l'amaro in bocca pubblico i risultati sui social, venendo subito inondata da commenti delusi del ritiro del numero 16.

Esco dal box di Carlos e sguscio via dalla quantità infinita di persone presente nel paddock. Dall'hospitality esce Charles con la tuta abbassata e uno sguardo duro. Mi supera ma io lo seguo.

«Charles»

«Che c'è?» sbotta voltandosi.

«Mi dispiace per il ritiro»

«Oh, ti prego, non metterci anche tu! Questo è il mio peggior inizio di stagione. Sono sull'orlo di smettere di credere in questo progetto».

Camminiamo fianco a fianco e spero che non mi urli contro.

«Non darti la colpa come fai sempre»

«E tu che ne sai?»

Maledetta me che ho la lingua lunga. Lui è così abituato a incolparsi per ogni minima cosa. Anche quella che non fa. Credo che debba smettere. Se la macchina è inguidabile la colpa non è sua.

«Il problema è la macchina, non tu. Tu riesci a tirare il meglio da essa anche se non è nel massimo delle prestazioni. Tu sei un gran pilota e non ti rendi conto del potenziale che hai perché ti sottovaluti. Smettila di farlo. I tuoi fan credono in te».

Charles rimane a bocca aperta. Gli ho parlato da fan, perché è quello che sono. Anche se prova astio nei miei confronti, io lo sosterrò. Certo, non apertamente, però per me sarà sempre quel ragazzino che ho iniziato a tifare dai tempi della Formula 2.

«Grazie...» si limita a dire.

Forse è sotto shock per quello che gli ho detto. Per una volta abbiamo parlato civilmente.

«Hel!» mi richiama Carlos e mi cinge le spalle.

Charles ci guarda confuso.

«Oh, non te l'ho detto. Io e Hélène stiamo insieme».

Il Monegasco aggrotta le sopracciglia e si congratula. Percepisco il nervosismo nel suo tono di voce.

Che gli prende?

Li lascio nella zona interviste e mi fermo a bere un caffè nella zona bevande.

Tra due settimane si correrà in Arabia Saudita.

Spero solo che il mondiale prenda una piega diversa e che ci siano gare emozionanti. 

Atlantis // Charles Leclerc [COMPLETA]Where stories live. Discover now