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Consiglio l'ascolto di Senz'anima - Nikita di Emis Killa ft. Lazza durante la lettura del capitolo

Spa Francorchamps, 30 luglio 2023

Siamo a Spa, ultima tappa prima della pausa estiva. Pierre ha tenuto una track walk a cui hanno partecipato anche i piloti di Formula 2 e 3 in ricordo di Anthoine e Dilano, un pilota che è venuto a mancare di recente durante una gara proprio qui, su questo circuito. Jasmine è stata al suo fianco e gli ha tenuto la mano tutto il tempo. Perdere un amico è doloroso, è come se ti togliessero una parte di te. La mia amica mi ha rivelato che Pierre e Anthoine erano molto legati e sognavano di gareggiare insieme in Formula 1. Sogno stroncato troppo presto. Chissà come sarebbero andate le cose...

È domenica. Charles ha conquistato la pole perché Max è stato penalizzato per via del cambio di una componente della monoposto. Il weekend è andato piuttosto bene per la Ferrari. Forse perché qui è stato testato nuovamente il format della sprint.

Tutto il paddock sa della mia relazione con Charles e i commenti d'odio si sono un po' placati. Carlos e io abbiamo recuperato i rapporti. Non ne potevo più di occhiatacce e tensione. Lando pare essersi calmato. Non mi guarda più torvo. Il che è un miracolo. Jacques non mi sta più dando fastidio. Strano ma vero. Sta facendo il suo lavoro e pare abbia trovato anche la ragazza. Quest'informazione è un'incognita. Anche se ho i miei dubbi a riguardo.

«Non voglio alzarmi», borbotta Charles, stringendomi ancora di più a sé. Struscia il naso contro il mio collo e ridacchio. «Che pigrone», lo prendo in giro. In risposta mi schiaccia con il suo peso. «Levati, sei pesante», mi lamento.

Charles non ne vuole sapere. Poggio le mani sul suo petto nella speranza di togliermelo di dosso. Ciò che ricevo è un bacio, il quale approfondisce non appena gli concedo accesso alla mia bocca. Giuro, resterei ore e ore a baciarlo, ma qualcuno ha la grande idea di interromperci.

«Oh, oddio! Oddio!» esclama Jasmine.

Io e Charles ci copriamo con il lenzuolo mentre la mia amica ha una mano sugli occhi.

«Scusate! Volevo avvisarvi che io e Pierre andiamo a fare colazione. Siete dei nostri?» domanda imbarazzata.

«Ehm...sì. Il tempo di vestirci», rispondo.

Jasmine chiude la porta e sento le guance andare a fuoco. Dio, che imbarazzo!

Alla svelta io e Charles ci laviamo e vestiamo e scendiamo nella hall dell'hotel. Pierre e Jasmine stanno chiacchierando con Carlos e Lando. Questi ultimi due ci salutano e ci rechiamo verso il bar. Mi irrigidisco non appena vedo Jacques seduto su un divanetto bere quello che presumo sia cappuccino. Mi nota e non stacca gli occhi da me nemmeno per un attimo. E la mia mente torna al nostro primo appuntamento.

«Non so con quale coraggio tu mi abbia chiesto di uscire».

Jacques fa un tiro dalla sigaretta, il vento gli scompiglia i capelli biondi.

«Non so con quale coraggio tu abbia accettato».

Jacques sorride. Sento il suo sguardo bruciare sulla mia pelle. Mi appoggio contro la ringhiera. La sua figura torreggia su di me. Sposta delle ciocche dal mio viso, poi mi accarezza una guancia.

«Te l'ha mai detto nessuno che hai delle belle gambe?»

«Ottima frase da rimorchio», ribatto. «So di piacerti, Hélène. Continua a rispondermi con queste battutine sarcastiche. Tra non molto cadrai ai miei piedi»

«E tu smettila di fissarmi insistentemente. O sei tu quello caduto ai miei piedi?»

Gli ho sempre tenuto testa. Era il belloccio della scuola. E io, come una scema, mi sono innamorata. Che cliché. Quando mi ha chiesto di essere la sua ragazza credevo stesse scherzando, che fosse una sorta di scommessa. Invece la nostra relazione si è rivelata veritiera, salvo poi naufragare non appena abbiamo messo piede in quell'azienda. Non gli ho mai domandato perché mi avesse tradita.

Atlantis // Charles Leclerc [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora