CAPITOLO 11 - L'ultima volta...

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ISIAH

Devo assolutamente parlare con Niallan, devo dirgli del piano di mio padre; anche perché non so se riuscirò ad impedirglielo.

Farà di tutto per farmi dire ciò che vuole, anche rilasciare una dichiarazione al mio posto isolandomi da tutti per non darmi la possibilità di smentire.

Quando ha deciso di ricoverarmi in quella lussuosa clinica per disintossicarmi non ho potuto fare niente per oppormi!

Questa volta però lotterò con tutte le mie forze, perché, anche se quello che c'è stato fra me e Nea è stato solo sesso, è stato incredibilmente bello e non voglio sminuirlo così.

Come salgo in auto lo chiamo. Mio padre mi ha proibito di vederlo, ma non posso ascoltarlo, cercherò di stare attento, ma niente di più. Io non ho fatto niente di male e se i suoi clienti e il capo di mia madre sono dei bigotti, sono loro il problema, non io.

Sono già arrivato a casa da mezz'ora quando finalmente Niallan mi risponde.

"Ciao Isiah."

Sento il suo respiro affannoso.

Sono furioso, se sta scopando con qualcuno lo uccido!

"Quanto cazzo ti ci vuole a rispondere?! Sei sempre in giro a scopare?!"

Lui scoppia a ridere "Ogni tanto lavoro anche"

La sua risata mi fa ancora più incazzare "Non mi sembra che il tuo lavoro preveda questo fiatone"

Lui sta in silenzio un momento poi risponde "Sono in palestra, anche tenermi in forma fa parte del lavoro. E comunque non sono tenuto a darti spiegazioni. Richiamami quando ti sarà passato il ciclo"

E mi chiude la telefonata in faccia.

Sono un vero idiota.

Rifaccio subito il suo numero .

Questa volta risponde al secondo squillo, ma non dice niente.

"Scusa Nea. Sono molto incazzato: vedere mio padre non è mai un piacere."

La sua voce è dura "Allora incazzati con lui"

Sospiro "Hai ragione. Scusa ancora. Ti va se ci vediamo? Ho bisogno di parlarti"

"D'accordo. Fra un'ora sarò fuori di qui. Ci vediamo da me. I miei coinquilino non rientrano fino a questa sera. Ti mando la posizione"

Rimango un momento in silenzio. Nea mi ha invitato a casa sua. Sento una forte eccitazione attraversarmi. Prima parleremo, poi magari ...

Ho tempo per una doccia e uno spuntino visto che oggi con tutto il trambusto non ho nemmeno pranzato.



NIALLAN

Mentre rientro a casa ripenso alla telefonata di Isiah e al suo commento "Non mi sembra che il tuo lavoro preveda questo fiatone" è stato come prendere uno schiaffo in piena faccia: mi ha fatto ricordare che sono solo una puttana, che con lui ho fatto sesso solo perché mi hanno pagato.

Ora che la mia vita è finalmente cambiata e non ho più bisogno di prostituirmi, vorrei poter ricominciare da capo anche con lui, ma è impossibile.

Anche se all'inizio mi ero illuso di poterglielo tenere nascosto, ora che sono uscite quelle maledette foto non posso più farlo, prima o poi lo scoprirà e mi odierà.

UN LAVORO SPORCODove le storie prendono vita. Scoprilo ora