15. What a hell is happening?

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Denki strizzò le palpebre aprendo, pian piano, gli occhi. Aveva la gola secca, la vista sfocata e la testa gli pesava peggio di un macigno.

Fissò il vuoto per un paio di minuti, cercando di mettere a fuoco la vista sbattendo ripetutamente le palpebre. Dopo diverso tempo, riuscì ad inquadrare ciò che aveva davanti, ovvero una console da dj, i cui tasti premevano dolorosamente contro la sua faccia.

Aspetta, che? Una console?
Che diavolo ci faceva steso sulla postazione da dj della discoteca?
Come diavolo c'era arrivato lì?!

Il biondino ci mise qualche secondo di troppo nel tentativo di colmare tutte quelle domande che a raffica schiacciavano i suoi poveri neuroni non ancora del tutto connessi.

E troppo tardi si rese conto di non essere il solo con la testa fottuta.

Tentò di alzarsi, fallendo miseramente quando un capogiro lo colse di soppiatto e cadde giù dal piccolo soppalco, cadendo malamente addosso a qualcosa di morbido e caldo. Qualcuno che gemette di dolore e rispose a quella botta caricando un cazzotto alla cieca che centrò il povero Denki dritto in faccia.

Denki gemette di dolore, portandosi di colpo entrambi le mani a reggersi il naso dolorante e sentì qualcosa di viscido colargli dalle narici. Fantastico.

E mentre il biondino gemeva col naso sanguinante, un Eijiro ancora mezzo addormentato bestemmiava contro di lui per la botta ricevuta contro il torace che gli aveva mozzato il respiro cogliendolo di scatto dal suo pesante sonno.

Eijiro strizzò le palpebre, colto da un acuto mal di testa, mentre pian piano si portava seduto massaggiandosi una tempia. Il suo pesante sonno lo costrinse a fatica a rendersi conto di ciò che lo circondava e lentamente, portò le iridi cremisi su Denki, fissadolo confuso.

<Denki... Che cazzo hai fatto?> disse, con voce roca, più confuso che sveglio.

Denki aprì la bocca, cercando di parlare, ma la paura ed il dolore lo fecero stare zitto ed esausto si lasciò cadere addosso al rosso con un ennesimo gemito.

<Che diavolo è accaduto stanotte? Non ricordo niente dopo il secondo giro di shottini.> borbottò il rosso, trucidando l'amico con uno sguardo e quest'ultimo scosse nervosamente il capo.
<Io non c'entro, lo giuro...>

<Dove minchia sono tutti?> disse stretto tra i denti il rosso.
<Presumibilmente, mezzi morti in giro per il Nabu...>
<Troviamoli, o Bakugou ci stacca le teste a sprangate. O potrei essere io a staccarti la testa per primo.>

Denki deglutì a vuoto, porgendo una mano all'amico che con uno sbuffo nervoso lo aiutò ad alzarsi. L'equilibrio di entrambi non era molto stabile e per evitare di rifinire col culo all'aria, si poggiarono spalla contro spalla.

<Appena mi riprendo come si deve, giuro che ti uccido sul serio Den.>

<No ti prego bro, sono ancora troppo fatto per crepare male.> piagnucolò il biondino, poggiando il capo contro la spalla del rosso il quale, ancora nervoso per il brusco risveglio, lo colpì nuovamente mandandolo a sbattere la faccia contro un muro. <E-Eddai!>

Eijiro ignorò i suoi lamenti, andandosene in giro per il locale buio, alla ricerca di qualche faccia conosciuta. Presto si rese conto che la discoteca era pressoché vuota, e quei pochi individui che rimanevano in giro era tutta gente conosciuta. Pressoché mezza morta.

<A-Amico perché devi colpire sempre du- PORCAM--> Denki lo raggiunse e presto Eijiro fu costretto a fermarsi e voltarsi verso di lui, vedendolo cadere su qualcuno.

Denki cadde, per l'ennesima volta, di faccia a terra imprecando sonoramente ed Ejiro si fermò a vedere cosa aveva urtato Kaminari.

<Che diavol-- Iida?> chiese esterrefatto il rosso, riconoscendo il ragazzo steso a terra.

𝑨𝒎 𝑰 𝒂 𝒔𝒍𝒂𝒗𝒆 𝒇𝒐𝒓 𝒚𝒐𝒖? {Bakudeku}Where stories live. Discover now