24. I want to entrust my heart to you

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Holaaaa gente!
Come va? Tutto ok?
So che non mi faccio sentire molto alla fine di ogni capitolo, o prima. Ma.
C'è una piccola, piccina picciò, ragione se vi lascio questo spazietto autrice prima di lasciarvi a questo capitolo, beh...

🔞🔞🔞

Ebbene si, qualcuno comincia a divertirsi in questa storia :)
Vi lascio alla lettura e vi aspetto nei commenti se ne avrete voglia, bye bye~



Entrarono in casa in punta di piedi, come se avessero paura di svegliare gli altri abitanti della casa e che gli cogliessero con le mani nel sacco.

Ma poi... Per quale motivo?
Quella era casa sua. Katsuki abitava lì e aveva tutto il diritto di rientrare tardi e fare rumore se voleva. Ma non poteva negare che aveva a cuore la salute dei suoi dipendenti che vivevano con lui.
Non voleva svegliarli nel cuore della notte.

Ecco perché il biondo si voltò appena, portando un dito alle labbra e rivolgendo ad Izuku l'occhiolino, mentre si sfilava la giacca e le scarpe per abbandonarle all'ingresso. <Shhh>

Izuku ridacchiò, imitando le sue azioni e sfilò la giacca anche lui, poi, mano nella mano ed in punta di piedi, salirono le scale per raggiungere la camera da letto padronale. La loro camera da letto. 

E Katsuki ebbe appena il tempo di chiudere silenziosamente la porta, prima di avvertire due piccole mani tentatrici afferrarlo per la camicia. Izuku lo spinse a voltarsi e lo inchiodò con le spalle contro la porta, prima di avventarsi su di lui reclamando le sue labbra in un bacio bisognoso.

La sua intraprendenza lasciò piacevolmente sorpreso Katsuki, il quale accolse le sue labbra contro le proprie dopo un'attimo di esitazione. Si stupì anche della forza che quel piccoletto celava dentro il suo corpo.
Nessuno era riuscito a placcarlo in quel modo, che fosse un nemico o l'amante di una notte e via. Izuku era pieno di sorprese.

Le labbra del minore si muovevano con ferocia contro quelle del maggiore, mordicchiando la pelle per avere un accesso migliore alla sua bocca.

Questa volta, Katsuki ricambiò il bacio. In pochi secondi si divoravano a vicenda. I loro baci erano famelici, sporchi, espliciti. Katsuki prese tutto ciò che poteva perché non aveva idea di cosa stesse succedendo o se sarebbe accaduto di nuovo, quindi tanto valeva trarne il meglio.

Le mani di Katsuki trovarono un appiglio sui suoi fianchi, afferrando dolcemente Izuku per la vita e lo spinse con un colpo di reni fino al letto, dall'altra parte della stanza. Caddero l'uno sopra l'altro quando Izuku urtò il bordo del materasso, perdendo l'equilibrio, e Katsuki si sdraiò sopra di lui continuando a baciarlo.

Il biondo unì le loro erezioni e l'ondata di piacere quasi annegò la consapevolezza di quanto Kacchan fosse duro contro di lui. Lo percepiva come una presenza onnipotente contro il suo bacino, stimolando la sua intimità.

Era tutto così nuovo, così giusto, così... puro. Anche nel peccato della lussuria, per Izuku non esisteva nulla di più puro del tocco di Katsuki sulla sua pelle. Sentì che tutte le catene della schiavitù del sesso del suo passato si sgretolarono ad ogni carezza che Katsuki lasciò su di lui e lo riempì di nuovi ricordi con i suoi baci.

<Izuku...> mormorò quando il bisogno di riprendere fiato li fece separare. Solo un filo sottile di saliva collegava ancora le labbra gonfie dei due ragazzi, brillando nel buio della stanza illuminata solo dal bagliore naturale della luna, filtrando dall'esterno della finestra.

I suoi occhi rossi perforarono l'anima di Izuku che riuscì a malapena a balbettare il suo nome, la voce carica di lussuria e desiderio ad infiammargli le viscere.

𝑨𝒎 𝑰 𝒂 𝒔𝒍𝒂𝒗𝒆 𝒇𝒐𝒓 𝒚𝒐𝒖? {Bakudeku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora