Capitolo 3- Tutti a scuola

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Dopo l'addio di Marizza per un finto malore i ragazzi al Vacance Club se la passarono bene, quasi tutti ormai si erano dimenticati della storia di Pablo, Oceania nonostante sorveglianza del preside Dunoff continuò a fumare liberamente ogni tanto Pablo quando la beccava fumare fece a qualche tiro e pian piano iniziò a piacerli, ma lei non si è mai spinta oltre a questo, Vico si era iniziata a fidare di nuovo di Pablo e le tre amichette tornarono migliori amiche, tutto sembrava andare bene, i bollettini continuarono, ma non c'era granché di interessante.

La scuola era cominciata e con mia fortuna ero in stanza da sola, potevo continuare a fumare liberamente ed era un sollievo e in più le ragazze non mi stavano molto simpatiche.

Fortunatamente il primo giorno non fu così complicato, in classe sono accanto a Guido che riusciva a parlare solo e soltanto di Mia, non riuscivo quasi più a sopportarlo, appena uscita dalla classe sospirai, andai a pranzo ed ero da sola, finché Marcus non si avvicinò "P-posso s-sedermi?" mi chiese spaventato "Certo" sorrisi era preso in giro da tutti, odiavo quel genere di atteggiamenti, denigrare una persona solo perché molto più intelligente degli altri "Oh la povera Oceania è riuscita ad avere solo Marcus" disse Mia facendo finta di essere dispiaciuta le stavo per rispondere finché "Ehy mi chiamo Caleb, sono di quinto, vieni sta sera in biblioteca" mi sorrise un ragazzo e andò, quando mi girai Mia era impressionata "Mi sa proprio che ti sei sbagliata" risi e se ne andò nervosa

Finito il pranzo andai in camera mi feci un doccia tornai nella cameretta con l'asciugamano e vidi Pablo, appena mi notò spalancò gli occhi "E tu che ci fai qui!" dissi stranita e anche infastidita "Scusa em io wow non so che dire" iniziò a balbettare peggio di Marcus, presi dei vestiti e tornai in bagno cambiandomi velocemente "Dicevamo che ci fai qui?" gli chiesi e si ricompose "Volevo chiederti se ti andava di fumare" disse alzando le spalle "Al Vacance Club ci ritrovavamo sempre alla grotta" disse grattandosi la testa "Certo perché quando usicrai da qui proprio nessuna ragazza ti vedrà qui e sicuramente la tua ragazza non lo verrà a sapere" dissi incrociando le braccia "Infatti pensavo di andarmene poco dopo l'inizio della cena, così non c'è nessuno" fece un sorriso sghembo "Tanto mica ti vorrai vedere con quel Caleb" disse guardandomi serio, non dissi niente "No dai non dirmelo ti vuoi vedere veramente con lui" si impressionò "Che vuoi è carino" sorrisi "E poi ha fatto fare una pessima figura a Mia" risi ripensando alla sua faccia "Oceania neanche lo conosci" mi rimproverò "Non sei" mi bloccai non ero ancora riuscita a superare la cosa, a salvarmi fu qualcuno che iniziò a bussare, Pablo si nascose subito dentro l'armadio "Signorina Ray sono Gloria" disse e subito dopo entrò "Il signor Dunoff vuole parlarle" disse uscendo subito dopo, alzai le spalle e uscì.

Andia nel suo ufficio ero confusa, non avevo fatto niente, ovviamente tranne fumare, ma nessuno lo sapeva "Buongiorno" dissi prima di accomodarmi su una delle sedie "Come si sta trovando signorina Ray?" mi chiese il preside "Bene" risposi, non era proprio vero, non avevo neanche un amico "Sua zia Sonia mi ha chiesto di assicurarmi che tu ti trova bene" mi informò"Non si preoccupi va tutto bene" sorrisi

Tornai in stanza e Pablo era rimasto "Ancora qui?" chiesi sorridendo "Si, ti dispiace, non mi sembra che tu abbia fatto molta amicizia" alzò le sopracciglia "Semplicemente non mi vanno a genio molte persone" sorrisi falsamente e iniziai a tirare su la canna.

Appena la cena iniziò andai e poco dopo vidi Pablo entrare in mensa, era molto fatto e sorrisi, tornai in stanza e mi preparai per vedermi con Caleb, non aveva specificato l'ora così per le 10 arrivai in biblioteca, lo vidi che stava guardando un libro "Ehy" sorrisi "Oh Ehy" mi guardò in modo malizioso "Non ero sicuro venissi" sorrise "Non avevo molto meglio da fare" aggiunsi sorridendo "Beh mi fa piacere vederti, sei la più bella della scuola e nessuno di quegli sfigati della tua classe ti sta attorno" prese i miei fianchi non mi dispiaceva "Abbiamo lo stesso pensiero sai" avvicinai i nostri volti, finché qualcuno non ci interruppe accendendo la luce "Marcus cazzo" dissi guardandolo male "Oh S-scusate r-ragazzi" sospirai  agitando la testa "Rimandiamo?" mi chiese Caleb "Certo" risposi, lui abbandonò la biblioteca "Che cavolo ti è saltato in mente, c'eri pure tu quando mi ha chiesto di vederci qui" disis nervosa "I-io non volevo, l-lo avevo dimenticato" disse provando a mentre, non era per niente capace "Su avanti chi te lo ha detto" sospirai, per un attimo stette in silenzio, ma lo fulminai con lo sguardo "P-Pablo" abbassò la testa e non feci altro che innervosirmi, domani gli avrei parlato

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