Si ricomincia a studiare

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Il fatidico giorno era arrivato.
'E siamo al giorno degli esami...'.

Quella mattina era venuto Watari a svegliarmi dato che non avevo proprio voglia di alzarmi da sotto le coperte.

Mi lavai, mi vestì e mi truccai, pronta a superare l'esame.

Prima di raggiungere Ryuzaki decisi di chiamare mia madre, non sentivo la sua voce da più di una settimana.

(t/n): "Ei mamma, buongiorno. Sono di fretta quindi sarà una chiamata rapida. Sono pronta per andare all'Università, oggi c'è l'esame di ammissione".
(t/m): "Buongiorno tesoro. Buona fortina, sono sicura che andrà benissimo! Senti, vuoi sapere qualcosa riguardo Watari?"
(t/n): "Grande mamma, hai già scoperto qualcosa... Mmh no, me le dirai un'altra volta, ora sono davvero di fretta, ci sentiamo presto e mi dici tutto, intanto continua le ricerche o di a (n/s) di farlo".
(t/m): "Va bene, va bene. Ci sentiamo. A presto e in bocca a lupo per l'Università e per il caso Kira".
(t/n): "Grazie mamma. Ciao e buon lavoro".

Esco da camera mia e vado in bagno.

Ryuzaki: "(t/n), sei pronta sì o no?"
Mi chiedeva lui dal piano inferiore.
(t/n): "Dammi tempo Ryuzaki, sono in bagno".
Ryuzaki: "Come se non ti avessi dato tempo fino ad ora".
(t/n): "Ma zitto".

Qualche minuto dopo uscì dal bagno.
Ryuzaki: "Era ora (t/n)".
(t/n): "Non sono più (t/n) ormai, abituati a chiamarmi Chika".
Ryuzaki: "E tu abituati a chiamarmi Ryuga".
(t/n): "Sono già abituata... L".
Gli dissi avvicinandomi a lui e pronunciando la L in modo dispettoso.

Sì, era normale che tra noi ci fossero questi brevi battibecchi, in fondo, eravamo tutti e due ancora molto infantili.

Watari: "Ragazzi, la macchina è pronta, possiamo andare".
Ci annunciò Watari aprendo la porta.

Uscimmo di casa e ci incamminammo verso una limousine nera, abbastanza grande.
'Wow, hanno anche una limousine!'

(t/n): "Watari, oltre a questa macchina, ce n'è un'altra?"
Domandai prima di accomodarmi.
Ryuzaki mi guardò incuriosito.

Wataei: "Sì, c'è una macchina nera più piccola, perchè?"
(t/n): "Be' stavo pensando che per non destare sospetti potrei andare a scuola con quella macchina. Ho la patente quindi non ci sono problemi. Credo che tu sapessi già della mia patente perchè ho visto che tra i documenti falsi che mi hai fatto vi è anche una patente falsa per l'appunto. Bene, userò quella!"
Watari: "Sì è vero. È stato Ryuzaki ha scoprire che tu hai la patente quindi ho voluto farti anche una falsa. Ma secondo me non c'è problema se venissi con noi".
Ryuzaki: "La ragazza ha ragione. Potrebbe essere rischioso per lei, quindi dalle le chiavi della macchina. Andremo in auto diverse così non ci saranno sospetti.
Nell'Università ci avvicineremo ma faremo sempre finta di non conoscerci, parleremo sottovoce e io mi assicurerò che non ti succeda niente!"
Gli sorrisi.

Watari mi diede le chiavi della seconda auto, mi accomodai al sedile del guidatore e partì.

Dopo poco arrivai a scuola e parcheggiai poco più lontano dal posto in cui aveva parcheggiato Watari.
Vidi Ryuzaki scendere dalla macchina.

Dopo aver percorso l'immensa entrata della scuola, entrai nella hall e Ryuzaki si avvicinò a me come se niente fosse.

Ryuga: "(t/n), mi raccomando, stammi sempre vicino ma cercando di non insospettire gli altri, non si sa mai cosa potrebbe succedere. Come sai, dobbiamo essere prudenti anche qui".
(t/n): "D'accordo Ryuga, ma ricordati di chiamarmi Chika".
Risposi a bassa voce.
Mi guardò e mi sorrise.
Ryuga: "Mi ci devo abituare, il tuo nome è più bello".
'Wow, da quando mi fa i complimenti!?'

Poco dopo raggiungemmo l'aula in cui avremmo dovuto svolgere l'esame.
Io e Ryuga avevamo preso posto uno accanto all'altra.
I banchi erano già predisposti in ordine e, al di sopra di ognuno, vi era una matita, una penna, una gomma e naturalmente il foglio d'esame.

Death Note: Io e te tra passato e presenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora