CAPITOLO 17 (Parte 2)

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Mia 

"Sai, subito dopo essermi trasferito venivo spesso qui." Mi dice Ale mentre costeggiamo a piedi lo specchio d'acqua scuro della Darsena dopo aver gratificato lo stomaco con qualcosa da mangiare in uno dei locali che si affacciano sulla sponda del Naviglio grande. "Credo che la cosa che più di tutto manchi ad un Pugliese trapiantato a Milano sia il mare. Nel mio caso, soprattutto guardarlo. E venire qui, sedermi sulla sponda e guardare l'acqua mi ha aiutato molto, soprattutto nei primi periodi."

"Mi auguro che il mare sia un pochino più pulito, però." Il cielo buio permetterà anche di nasconderlo egregiamente in questo momento, ma un qualunque abitante di Milano conosce il colore poco rassicurante dell'acqua che arriva dai Navigli.

"Se continuano a buttarci dentro schifezze, non ancora per molto."

"L'essere umano a volte proprio non riesce a rendersi conto della bellezza che lo circonda." Rifletto scuotendo la testa. "Comunque anch'io ho sempre amato questa zona. Eccezion fatta per il Duomo, che è uno spettacolo capace di togliermi il fiato ogni singola volta che vi assisto, credo sia quella che preferisco, soprattutto in inverno."

"Non potevo avere dubbi al riguardo."

Gli lancio un'occhiata di sbieco. "Stai dicendo che sono scontata?"

"Sto dicendo che il freddo, le panchine accanto all'acqua, il ponte illuminato attraversa la Darsena e le coppiette che passeggiano mano nella mano sono il panorama perfetto per una scrittrice di rosa."

"Io non sono una scrittrice di rosa, odio le coppiette che camminano mano nella mano e ancora di più quelle che si baciano come se dovessero sbandierare il loro amore per la strada perché sia vero. E tu stai dicendo che sono scontata."

"Tu scrivi storie d'amore, fingi di odiare le coppiette e io non sto dicendo che sei scontata, sto dicendo che sei romantica e non è negarlo che cambierà le cose."

"Ma qualche volta negarci le cose ci permette di non doverle affrontare quando non siamo ancora pronti." Rifletto, alzando lo sguardo verso il cielo scuro, e Ale mi guarda cercando qualcosa nella mia espressione.

"E questa è un'amara considerazione sulla natura umana o ti stai riferendo a qualcosa in particolare?> >

"I miei genitori divorziano. Mia madre è venuta a trovarmi stamattina per parlarmene."

Lui continua a guardarmi e i suoi occhi si tingono di comprensione. "Perché non me l'hai detto prima?"

Alzo le spalle. "Perché non dovrebbe essere importante. È tanti anni che non stanno più insieme, non conta quello che dice il loro stato civile. E ho aspettato per tanto tempo che arrivasse questo momento, che arrivasse un punto di svolta. Ma, ahimè, non ho considerato la speranza, che è rimasta lì a credere in silenzio che tutto potesse tornare come prima. E invece le cose rotte non si aggiustano quasi mai se di mezzo ci sono le persone."

Ale guarda davanti a sé, scuotendo la testa mentre si morde appena il labbro inferiore. "Mi dispiace, Mia."

"Non c'è da dispiacersi. Sono sicura che le cose andranno meglio da questo momento in poi di quanto abbiano fatto fino ad ora. E poi credo che ormai fosse l'unica scelta possibile. È solo un po' di malinconia e un po' di paura per l'ignoto, sai, per il non sapere esattamente come saranno le cose."

"Ehi." Mi richiama lui con dolcezza, allungando una mano per sfiorare la mia guancia con le nocche. "Ti va se ci sediamo un po'?"

Annuisco e lo seguo sul muretto che si affaccia sull'acqua, sedendomi a gambe incrociate accanto a lui.

"Vieni qui." Accolgo l'invito senza porre la minima resistenza, sistemandomi sotto il suo braccio che mi avvolge le spalle e godendomi le sue labbra che mi premono teneramente sulla testa. Nonostante l'aria gelida, non riesco a sentire freddo in questo momento. Non è solo il suo corpo accanto al mio che emana calore, è il modo in cui mi tiene stretta, il modo in cui mi guarda come se darebbe chissà cosa solo per farmi felice. "Le cose vanno sempre come devono, Mia. Anche se a volte non le capiamo, anche se a volte ci fanno male, loro semplicemente seguono il loro corso. E, comunque vadano, il tempo ci aiuta ad accettarle, a cambiare con loro qualche volta, e a rimarginare le ferite."

Quando si inciampa in una storia d'amoreOù les histoires vivent. Découvrez maintenant