Il fidanzamento

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È passato qualche giorno dall'uscita tra Isabella e Ciro, e tutto sembrava andare bene, strano ma vero. Pietro aveva proposto a Sofia di sposarsi e lei accettò, e tutti a casa dei Ricci si stavano preparando per la festa di fidanzamento.
Maria propose a Isabella di accompagnare suo figlio a compare qualcosa di elegante, anche perché si era accorta che c'era del tenero tra di loro e provava sempre a lasciarli soli quando era possibile: quindi eccoli la, in macchina mentre Isabella beveva la sua granita per cui aveva obbligato Ciro a fermare la macchina e comprarla per lei.

Ciro: "È buona sta granita?"

Chiese un po' infastidito per la manovra che ha dovuto fare per tornare dal venditore. La ragazza sorrise come una bambina, annuendo.

Isabella: "Scusa per aver urlato, ma stava per andarsene via! Ed era da troppo tempo che non mangio una granita alla menta!"

Disse, facendo ridere istintivamente il ragazzo; con tutti i soldi che avevano entrambi, mai sembrava interessata a cose di lusso. Anche quando uscivano, cercava di comprare le cose meno costose nonostante lui continuava ad insistere di non farci caso.

La ragazza approfittò del fatto che erano fermi a causa del traffico e gli porse il bicchiere di granita e avvicinò la cannuccia al suo viso.

Isabella: "Provala"

Ciro: "Ma over faje? Ciro Ricci che si mette a bere la granita?"

La guardò con un mezzo sorriso, quasi offeso. La ragazza alzò gli occhi, sospirando.

Isabella: "Le finestre sono blindate, e tranquillo che non sei meno intimidatorio se bevi un po' di ghiaccio"

Ciro la accontentò, nonostante non gli piacesse molto lo sciroppo alla menta, ma se bastava questo per renderla felice lui lo faceva con molto piacere. La mora gli diede un bacio sulla guancia, ma prima che lui potesse rubarle un bacio a stampo sentì i clacson: era già verde da chissà quanto. Isabella iniziò a ridere, finendo la sua bibita. Era proprio quello che sognava di avere Ciro con Valentina l'anno scorso. Una persona che portava un po' di normalità nella sua vita, nessun'altra ragazza l'avrebbe convinto a fare qualcosa di così semplice come andare a bere una granita o semplicemente passare del tempo insieme in un contesto non sessuale. Le ragazze con cui era stato lo facevano per vantarsi di aver fatto sesso con uno dei Ricci o per farsi comprare qualcosa di lussuoso. Ma nessuna si era mai interessata a com'era lui, a chi era veramente dietro quella maschera da mafioso che si portava addosso da oramai troppo tempo.

Ciro: "Siamo arrivati"

Affermò, appena finito di parcheggiare. Isabella scese dalla bmw, chiudendo la portiera e stiracchiandosi un po'. Era ancora un po' presto ed era stanca a dir il vero. Da quante cose che dovevano preparare dormiva poco, non immaginava come si potesse sentire Sofia.
Isabella e Ciro entrarono in un negozio che vendeva e faceva abiti maschili eleganti da eventi. Vennero accolti da una ragazza che sembrava far gli occhi dolci al giovane Ricci, cosa che infastidì Isabella, ma decise di non dire niente perché infondo la ragazza non ci stava provando. E poi loro non stavano insieme, non spettava a lei dirle qualcosa.

La giovane donna li accompagnò al piano di sopra dove si trovavano i camerini e i completi più raffinati. Stava mostrando al ragazzo alcuni capi che secondo Isabella non erano molto belli, ma veniva completamente ignorata quindi decise di andare per conto suo a cercare qualcosa che gli starebbe davvero bene; non era arrabbiata, sapeva di aver un posto nel cuore di Ciro e che nessuna ragazza avrebbe potuto rubarglielo... tranne Valentina.

Isabella chiamò Ciro che venne ovviamente seguito dalla ragazza.

Isabella: "Cì guarda sto completo..."

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