𝐐𝐔𝐀𝐓𝐓𝐎𝐑𝐃𝐈𝐂𝐈

657 28 8
                                    

Madison e Pablo aveva cenato chiacchierando in tranquillità ed entrambi, dentro loro stessi, pensavano che la serata non sarebbe potuta finita così, dopo il pasto ad un passo dal mare. Anche senza dirlo espressamente, percepivano negli occhi dell'altro, quando si guardavano, il desiderio di lasciare il ristorante ma restare ugualmente ancora un po' insieme. Nessuno aveva il coraggio di dirlo ad alta voce, ma quando si fecero portare il conto e giunse il momento di andare, all'ultima occasione possibile, fu Gavi a farsi avanti e chiedere:
«Vuoi avvicinarti un poco alla spiaggia?»

Dal canto suo, Madison non aspettava altro se non quella domanda. Era risaputo, ormai, l'effetto che il mare aveva su di lei; in secondo luogo pure stare in compagnia di Pablo la faceva stare bene, e la combinazione delle due cose aveva portato un esito spettacolare solo qualche sera prima, facendole vivere uno dei momenti più belli della sua vita, quindi non vedeva motivo per cui non dovessero replicare.

Lasciarono il ristorante e scesero in spiaggia, cercando di allontanarsi dalla zona dei negozi e dei ristoranti per sperare di passare un poco inosservati.
Si sedettero sulla sabbia e alzarono gli occhi: il sole era già tramontato, ma poco importava, andava bene lo stesso per loro. Anzi, iniziavano a vedersi le stelle, il che per Madison era ancora meglio. Sorrise, con il naso all'insù a studiare tutti i puntini luminosi che vedeva in cielo.

«Sei stranamente silenziosa. - osservò Pablo, le gambe tirate al petto e le braccia conserte poggiate su di esse - Va tutto bene?»

«Sì. - replicò lei, senza però guardarlo - Sto cercando mia sorella.»

Il ragazzo pensò che una pugnalata al cuore avrebbe fatto meno male. L'aveva detto con una dolcezza unica, tipica di chi serbava nel petto ancora tutto l'amore che potesse legare due sorelle separatesi troppo presto, ma anche senza il minimo timore, il minimo tremore, della voce, e anzi con decisione e sicurezza. La sicurezza di chi sapeva che ormai era andata così, e piangersi addosso non avrebbe fatto altro se non peggiorare le cose, e rendere ancor più triste quella piccola creatura di nome Xana che da in cima alle nuvole li guardava e li vegliava, dicendo di seguire il cuore e lasciarsi alle spalle i traumi in favore di ciò che di bello la vita avesse ancora da offrire almeno a loro, prenderselo di forza, mangiarsi il mondo anche per lei che non aveva potuto.

Per Pablo era una grande confessione, quella che Madison le aveva fatto. Era un chiaro segno del fatto che avesse fiducia cieca in lui, adesso. Sapeva, un po' proprio da lei e un po' da Pedro, che la perdita della sorella era stata un colpo durissimo, e che la giovane avesse impiegato anni a superarla e che ancora adesso ci fossero non rari momenti di sconforto - aveva avuto modo di sperimentarlo alla commemorazione dei tre anni, alla quale aveva lui stesso partecipato -, e quindi quei pochi e spiazzanti momenti di coraggio, di confessione e di devozione, quasi, che le uscivano dal cuore, erano dei preziosissimi reperti da conservare nella memoria, oltre che dei grandi segni di ripresa da parte sua e di intenzione di includere anche lui in quella pagina della sua vita che certo, era passata, ma non sarebbe mai stata chiusa del tutto, e soprattutto era seppur terribile, importante per lei.

«Là sopra? - fece, voltando il capo nella stessa direzione verso la quale stava guardando Madison - Quando la trovi la voglio vedere.»

La ragazza non cessò di sorridere nemmeno per un attimo.
«Adorava Peter Pan, alla pazzia, era il suo cartone animato preferito. Peter Pan é il bambino che non vuole crescere mai, e ci sono tanti i bambini come lui. Xana avrebbe voluto crescere ma non ha potuto, e sono sicura che Peter Pan si starà prendendo cura di lei, adesso, sull'Isola Che Non C'é. Là. - alzò il braccio e indicò la stella più luminosa che c'era nel cielo ormai scuro - La vedi, quella?»

«É la Stella Polare.» rispose Pablo senza distogliere gli occhi da quella luce non perché non volesse, ma perché non ci riusciva, da quanto brillava, come se fosse una calamita piuttosto che una stella.

𝐅𝐈𝐗 𝐘𝐎𝐔 || Pablo GaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora