Why are you treating me like that?

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Mi svegliai e non la trovai.
Sentivo la sua voce e quella di Bill.
Scesi in cucina ed eccoli la, che ridevano come due scemi per il video di ieri sera.
Mi soffermai un attimo ad ammirarla.
La sua risata, le sue labbra, i suoi denti ed i suoi occhi.
Erano completamente perfetti, mi ero innamorato, ma continuavo a negarlo.
Sentirono la mia presenza.
Lei mi guardò e non disse niente.
Voltò la testa verso la faccia di Bill e disse:
-È meglio che vada.
Si alzò e passò di fianco a me sfiorandomi la spalla.
La sua scia di profumo mi faceva venire voglia di inseguirla, ma in quel momento ero bloccato.
Guardai Bill un po' scosso. Non disse niente.

MERY'S POV

Ero uscita e non lo avevo nemmeno calcolato. Che mi prendeva? Stavo trattando male una persona che probabilmente provava dei sentimenti per me e io lo ignoravo.
A pochi metri da casa mia squillò il telefono, era la tanto attesa chiamata dell'intervista, diedi la disponibilità per domani mattina.
Chiamai Luca, non so perché.
-Pronto?
-Vieni a casa mia, ho voglia di divertirmi.
Tempo dieci minuti ed era già la.
Era un bel ragazzo, era biondo con gli occhi verdi, con le ragazze ci sapeva fare ed è per questo motivo che alle medie ero morta di lui.
Appena suonò il campanello, aprii la porta.
Senza pensarci mi si fiondò addosso, baciandomi passionalmente.
Continuammo a baciarci fin quando lui non iniziò a mettere le mani sotto la mia maglietta e togliendomi il reggiseno iniziò a maneggiarmi il seno.
Per un attimo riuscii ad essere lucida e capii quello che stavo facendo.
Mi bloccai e lo scansai.
-Esci da casa mia - dissi con tono molto serio.
-Che c'è, ieri il tuo amichetto Tom non ti ha scopata e chiami me?
Da quel momento in poi non capii più niente.
-Non permetterti mai di avere il nome di Tom in bocca, hai capito?
-Se no, cosa mi fa?
-Lui niente, ma io ti faccio sparire dalla faccia della terra. Ora esci da casa mia e non farti sentire. - dissi urlando.
Lo feci uscire senza nemmeno salutarlo.
Ero riuscita a fermare la mia lussuria e pensare alla persona a cui tenevo di più in quel momento.
Ero diventata talmente nervosa che decisi di uscire.
Chiamai Bill e gli dissi di vederci a casa mia.
Arrivò in men che non si dica.
Vide che ero strana perciò corse subito da me e mi abbracciò forte. Non riuscii a trattenermi e scoppiai in lacrime, lacrime amare che non riuscivano a fermarsi.
-Bill mi sento una merda! Sono una cretina.
Confuso mi chiese cosa fosse successo e tra un singhiozzo e l'altro glielo raccontai.
Cercò di tranquillizzarmi e ci riuscì. Era l'unico amico vero che avevo, proprio nel momento del bisogno lui c'era, non importava cosa fosse successo lui mi avrebbe difesa, sempre.
-Sai da quando sei uscita da casa nostra, Tom si è chiuso in camera e non vuole uscire - disse con tono un po' triste.
Continuavo a piangere e non riuscivo a fermarmi.
Non avevo mai provato sentimenti così in tutta la mia vita, lo amavo, ero sicura. Ero disposta a fare tutto per lui.
Rimasi a parlare con Bill tutto il pomeriggio, fino a sera.
Si era fatto tardi, perciò Bill decise di andare a casa. Lo salutai e lo ringraziai tanto.
-Senza di te sarei persa - gli dissi accennando un piccolo sorriso.
Mi sorrise e mi baciò sulla fronte.
-Per te ci sarò sempre, qualsiasi cosa accada, chiamami e io sarò pronto a starti accanto.
Lo salutai nuovamente e se ne andò.
Mi feci un bel bagno caldo ed andai a dormire.

Erano le 7 quando mi svegliai, ero assonnata.
Andai in bagno mi lavai, mi truccai e mi vestii.
Ero tesa per l'intervista e un po' scossa per quello che avevo fatto ieri.
Erano le 8.30, così chiamai la mia guardia del corpo e mi accompagnò all'edificio dove si teneva l'intervista.

TOM'S POV

Eravamo arrivati all'edificio dove avrebbero intervistato me e la band.
Arrivati al 15º piano arrivammo al salotto dove c'era l'intervistatore.
Iniziò con le solite domande, fino a quando non ci disse che ci sarebbe stato un ospite speciale.
Speravo vivamente, non fosse lei, fino a quando chiamarono il suo nome.
Mery Miller!

MERY'S POV

Si aprirono le porte davanti a me.
Ero scioccata, pensavo fossi da sola in questa intervista.
Vidi i Tokio Hotel, tutti con un sorriso stampato in faccia, tranne Tom che non sembrava parecchio contento di vedermi.
Camminai verso il divanetto e mi misi tra Bill e Georg.
Iniziò con le solite domande poi arrivarono le fatidiche foto di me e Tom di qualche giorno fa.
Sono finita. Pensai.
Foto di paparazzi dove eravamo all'interno del negozio, dove correvamo e quella in cui ci baciavamo in quel piccolo vicolo.
-Ora, Mery, non puoi più negare di non essere tu quella in foto. - disse l'intervistatore ridendo - Siete qualcosa, quindi?
Rimasi un po' spiazzata alla domanda quando Tom disse:
-Si, ci stiamo frequentando e vorrei approfondire la cosa.
Lo guardai sbigottita ed era fiero di quello che aveva detto.
Tutta la platea iniziò ad urlare ed applaudire.
Mi limitai a sorridere molto imbarazzata e aspettai la fine dell'intervista.
Una volta finita iniziai ad uscire a passo veloce.
Una mano mi prese il braccio in modo abbastanza brusco.
Avrei riconosciuto quel tocco tra un milione.
-Mi spieghi perché mi stai ignorando da ieri? - disse Tom.
Eravamo soli.
-Non so cosa dirti perché non lo so nemmeno io.
-E allora perché cazzo ti comporti da bambina, mi sto impegnando con te perché mi piaci e non poco. - disse quasi urlando.
Continuavo a fissarlo negli occhi senza rispondere.
-Ti voglio solo mia, non so se hai capito.
Dopo questa frase mi baciò improvvisamente, amavo le sue labbra, il suo sapore, il suo tutto.
Volevo essere sua, ma non so se ero pronta...

SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazz* vi sta piacendo la storia?
fatemelo sapere commentando e votando.
scusate per eventuali errori grammaticali
un 💋

I just wanna dance - Tom Kaulitz Where stories live. Discover now