27. Adele

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A volte ho la sensazione che il tempo si fermi. Come se improvvisamente tutto quello che ti circonda non è abbastanza importante per attirare la tua attenzione. E stai lì, fermo, a guardare il vuoto. Non ti importa di sembrare un'idiota perché nella tua testa è appena scoppiata una bomba nucleare.

In quel momento mi sentivo proprio così.

Davanti a me c'era mia sorella. Più la guardavo e più pensavo che fossimo identiche. Solo che a differenza mia, che avevo uno sguardo smarrito, dentro i suoi occhi potevo vedere una tempesta.
Scorsi alcuni particolari che mi fecero attraversare la schiena dai brividi: indossava una tuta bianca attillata, con protezioni in metallo; all'altezza dei fianchi vidi una cintura in cui era incastrata una pistola. La mano di Ray stringeva l'oggetto talmente forte che le nocche delle sue mani erano sbiancate.

Non sapevo cosa dire. Come approcciarmi a lei dopo anni che non la vedevo.

<<Ray...Cosa stai facendo?>> la voce tremante di mio padre attraversò la stanza.

Con la coda dell'occhio vidi che si era posizionato alla mia sinistra. Alla mia destra c'erano le ragazze. Alle mie spalle c'era Pietro e dietro di lui tutta la squad.

<<Jack, è un piacere rivederti dopo tutti questi anni...vedo che sei invecchiato bene>> disse Ray, ridacchiando.

<<Portami rispetto Rayette. Sono tuo padre>>

<<Non penso che tu possa definirti tale. Ma in ogni caso non sono venuta qui per te, non di certo. Ma per loro>>

Mi sentii osservata più del dovuto.

<<Ray...Cosa ci fai qui?>>

<<Ma come? Non sei felice di rivedermi? Mi deludi sorellina>> 

Fece un passo avanti, e io ne feci uno indietro, sbattendo contro la figura di Pietro. Lui prontamente mi afferrò per la vita.

<<Non avvicinarti, Rayette. Te lo sconsiglio>>

<<Vedo che ti sei ripreso subito, eh? Speravo di colpire Adele con quelle pallottole, ma ovviamente tu da bravo cavaliere ti sei messo in mezzo e hai rovinato il mio piano>>

Sul viso della ragazza si fece spazio una smorfia di rabbia.

<<Sei stata tu?>> dissi.

<<Semplicemente non volevo vedervi procreare davanti a me e volevo toglierti dalle palle. Quello era il momento giusto, vista la tua immensa cotta per il tizio biondo>>

Mi sentii in imbarazzo, però d'altronde era tutto vero. Non potevo negarlo.

Sentii la presa sul mio fianco circondarmi del tutto. Anche se eravamo in difetto, in quel modo mi sentivo al sicuro.

Ray fissò la mano, poi distolse lo sguardo e continuò.

<<Sai sorellina, sono sempre stata la più astuta tra noi quattro, ma non pensavo che lo fossi così tanto. Insomma, Rita mi avrà visto 4 volte nelle ultime 3 settimane. Ma non si è mai accorta di nulla. Forse era troppo impegnata a guardare il culo del capitano. La capisco, d'altronde>>

Mi girai verso Rii che, oltre ad essere arrossita di botto, era anche incredula di averla vista più volte.

<<Non ricordo...>> disse la mora.

<<Allora fammici pensare...Ma certo! Come dimenticare quella bellissima serata! Stavo tranquillamente passeggiando per la Tower, in cerca di qualcosa per minacciarvi, quando, all'improvviso, ho visto la tua bellissima sagoma che mi veniva incontro. Ingenuamente ho pensato che mi avessi visto, e allora sono scappata. Mi ritrovai nella sala mensa e lì, stupidamente, persi il mio badge, odio quel coso. In fin dei conti me la sono cavata bene. Nessuno mi ha inseguito>>

and that was how...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora