˚。⋆୨୧˚𝑁𝑜𝑡 𝑚𝑦 𝑤𝑜𝑟𝑙𝑑 ˚୨୧⋆。˚

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!☆𝐶ℎ𝑎𝑝𝑡𝑒𝑟 𝟺☆¡

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!☆𝐶ℎ𝑎𝑝𝑡𝑒𝑟 𝟺☆¡
.𖤣𖥧𖡼.𖤣𖥧𖡼.𖤣𖥧𖡼.𖤣𖥧 ❁

Aveva l'abilità di stregare le persone con le sue parole. Un oratore in grado di usare le espressioni giuste, le più adeguate per ammaliare chiunque lo ascoltasse.

E ad Alhaitham non serviva parlare nemmeno molto, come di solito gli oratori facevano, incitando cori e persuadendo folle, lui senza parole di troppo, era in grado di ottenere ciò che voleva senza muovere un dito, faceva del suo sapere la sua arma migliore.
Ancor prima della sua Vision, ancor prima della sua spada.

Così era successo con i saggi, al loro ultimo incontro.

Li aveva persuasi tutti, con delle semplici parole selezionate con minuziosità e delle frasi ricche di logica.

Ad essa nessuno si sarebbe mai potuto sottrarre.

«E poi hanno davvero accettato la tua proposta?»

Chiese una bimba, dondolando su quell'altalena sospesa nel vuoto, che aveva creato con i suoi stessi poteri.

«Se dai ad un accademico, la possibilità di verificare l'attendibiltà di una teoria con la propria pelle, di certo non si lascerà scappare l'occasione. È soltanto bastato fare leva su questa loro predisposizione»

«Sei davvero un soggetto particolare Alhaitham»

Oh eccome se lo era. Forse era la sua stessa natura a renderlo tale ma una cosa era certa, ed era che Alhaitham aveva una qualcosa di diverso dal resto degli accademici o dalle persone in generale.

«Se è l'Archon in persona a dirlo, chi sono io per oppormi a tale pensiero»

La bimba dalle mentite spoglie, rise leggermente, mentre si faceva raccontare i dettagli di quei così interessati eventi, da colui che li aveva vissuti in prima persona.

Era incuriosita dalle vicende umane, soprattutto quelle che riguardavano i cambiamenti delle sue tanto sofferte terre.

«Ed ora ti ritrovi ad organizzare un evento, una gran bella seccatura per uno come te, non trovi?»

Ed era un posto etereo quello che li circondava, mentre davano vita ai loro discorsi. Un luogo dove la pace regnava priva di filtri o di ostacoli, di una tale serenità, che sembrava tutto frutto di un sogno eterno.
Ma al contempo un'aura inquietante prendeva vita al Santuario di Surahsthana. Un luogo così vasto, la cui unica abitante era un piccolo essere con le sembianze di una semplice bambina, che nascondeva in sé una natura del tutto al di fuori della comprensione umana.

«Certo, per questo ho incaricato qualcun'altro per occuparsene. L'unica cosa che devo fare io, è trovare i giusti candidati per questa sorta di "Talent Show"»

𝑇ℎ𝑒 𝑏𝑒𝑎𝑢𝑡𝑦 𝑜𝑓 𝑦𝑜𝑢𝑟 𝑚𝑖𝑛𝑑☆ KavethamWhere stories live. Discover now