◆ 6º capitolo ◆

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Raggiunsi gli altri e mi sedetti a fianco di Rosanna.
Alessio invece si sedette a fianco al fratello, esattamente davanti a me.
《Che si fa?》chiese Francesco strappando dei ciuffi di erba.
《Non lo so...Rosi e Ginevra che volete fare?》domandò Marco spostando lo sguardo da me a Rosanna.
《Ti prego, non Rosi. Chiamami Nanna se mai, okay?》
Marco annuii alzando le mani in segno di scuse.
Mi distesi sull'erba evitando la domanda del gemello e osservai le prime stelle della sera.
《Volete favorire?》la voce di Alessio mi fece tornare alla realtà e mi misi seduta guardandolo, notando lo spinello tra le sue mani.
《Dio ma con che razza di persona sono uscita, fai schifo》gli dissi alzandomi e camminando verso il sentiero che, probabilmente, mi avrebbe portata a casa.
《Ehi, tu non vai da nessuna parte Ginevra. Sei sotto la mia responsabilità》mi disse Alessio rincorrendomi e fermandomi per un polso.
《Lasciami.》dissi in tono serio guardando prima la sua mano intorno al mio polso e poi i suoi occhi.
《No Ginevra, calmati e siediti》la sua presa stava diventando più forte.
《Alessio...mi stai facendo male》lo supplicai.
A quel punto tutti si alzarono e si misero in mezzo a noi e Alessio lasciò la presa.
《Non provare mai più a toccarla, mi hai capito?》gli disse Francesco mettendosi faccia a faccia con lui.
《Oh, calmatevi voi due》intervenne Marco mettendo le mani sui loro petti allontanandoli.
《Basta questa serata é davvero assurda, scusate io me ne vado》dissi quasi tra le lacrime a Nanna e Chicco tenendomi il polso, per poi girare i tacchi e dirigermi verso casa.
Parecchi minuti dopo un braccio mi cinse i fianchi e mi girai ritrovandomi Rosanna da una parte e Francesco dall'altra, seguiti da Marco.
《Nev, ti prego ferma, ti stiamo rincorrendo da un sacco》mi pregò Marco con il fiatone.
Mi girai di scatto e lo guardai puntandogli un dito contro: 《Tu credi davvero che io mi fermi qui, dopo ciò che ha fatto Alessio? Oh no, io non lo farò. Voglio solo andarmene a casa, voglio solo tornare in Irlanda!》urlai tra le lacrime.
《Ehi...non piangere.》mi disse abbracciandomi, ma io mi allontanai subito.
《Marco gli abbracci non risolvono sempre tutto, mi dispiace. Ora per favore, riportatemi a casa che non ho la minima idea di dove mi trovo!》dissi guardandomi attorno.
Gli altri annuirono e mi fecero strada verso casa.
Quando arrivammo, seduto sulle scale della porta d'entrata intravidi una testa riccia e corsi immediatamente verso di lui, era Bradley.
《Oh mio dio Brad, ma cosa ci fai qui? Che bello vederti!》
Gli saltai in braccio cingendo i suoi fianchi con le gambe, era mio fratello.
《Piccola, quanto mi sei mancata! Come stai?》mi chiese tenendomi stretta a lui.
《Sto bene Brad e tu? Mamma dov'é?》
《Oh non lo so...c'era un bigliettino sulla porta con scritto che era dagli zii, ma quali zii?》disse confuso porgendomi il bigliettino.
《Allora non ero l'unica a non saperlo. Lui é nostro cugino》gli dissi girandomi e indicando Marco.
《Cosa? Ma...beh piacere》gli porse la mano grattandosi la testa: 《E voi?》domandò a Francesco e Rosanna.
《Io sono Rosanna》lo salutò con un cenno del capo.
《Francesco》si presentò porgendogli la mano.
Mio fratello li guardò sorridendo, stringendo la mano a Chicco.
Un motorino si fermò sulla strada davanti casa mia, il guidatore scese e si tolse il casco mettendolo sotto braccio, rivelando...Alessio?
Alzai gli occhi al cielo e sentii Rosanna sussurrare: 《Mh...ma cosa vuole》.
《Nev, ascoltami》disse Alessio avvicinandosi a me con passo svelto.
Lo guardai alzando un sopracciglio:《Ma ancora qua sei? Vattene Alessio. Ora.》
《Ginevra ti prego, scusami. Non intendevo farti male》
《Non dire cazzate. Se non intendevi farlo, allora perchè mi hai afferrata in quel modo?》gli urlai contro mostrandogli il polso che presentava un leggero livido, causato dalla sua precedente presa.
Lui lo guardò e si passò una mano tra i capelli:《Dio perdonami》mi disse avvicinandosi ancora di qualche passo.
Girai la testa sbuffando, notando Bradley che spostava lo sguardo da un gemello all'altro con aria confusa, fermandosi poi su Alessio.
《No. Non perdono più, ora vattene via. Non provare più a mettere piede dentro casa mia, vai》gli dissi indicandogli il suo motorino.
《Okay...scusami》
Alzai gli occhi al cielo di nuovo e mi guardai intorno spazientita incrociando le braccia.
Alessio se ne andò con Marco, che mi salutò accennando un sorriso, salendo sul motorino e partendo verso chissà quale meta.
《Ginny?》Bradley si avvicinò a me prendendomi il polso delicatamente osservandolo:《Lui ti ha fatto questo?》
《É solo un piccolo livido. Non importa Brad, ma io domani prendo il primo volo e me ne torno in Irlanda, starò da Tristan.》
Tristan era il migliore amico mio e di Bradley, nonché il mio ex ragazzo, ma nonostante questo eravamo rimasti in buoni rapporti.
Rosanna e Francesco mi guardarono dicendo in coro:《No!》
Mi girai verso i due ragazzi:《Mi dispiace, davvero. Ma non é nemmeno una settimana che sono qui e la mia vita fa già schifo》
《Non puoi andartene da sola, si sistemerá tutto. Ora c'é il tuo fratellone qua, su》mi disse Bradley consolandomi, per poi abbracciarmi forte.

#spazioautrice

Non ho niente da dire, aspetto ancora dei vostri commenti eh
É finita la scuolaaaaa, ho tre debiti...ma dettagli.
Vi amo♡

-Sa♡

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