7.

40 6 1
                                    

Una volta tornati in stanza, Hyunjin chiuse la porta per poi avvicinarsi a Felix.
<Ua ci tenevi così tanto a quelle foto che non le hai cancellate> esordì quest'ultimo rompendo il silenzio che si era creato, mostrando un mezzo sorriso finto.
<Guarda che una di quelle foto è la tua immagine del profilo, non per dire> ribatté Felix, facendo ricordare al corvino quel piccolo dettaglio.
<Vabbè comunque dopo aver raccontato la situazione ai membri, mi sento più libero, almeno una parte la sanno e l'altra non c'è bisogno che la sappiano> cambiò argomento Hyunjin stiracchiandosi, era molto stanco, voleva solo buttarsi sul letto e andare a dormire dopo quella giornata pesante.
<Parli tu, che tra l'altra stavi tutto incazzato, ti dovevo pure fermare quando parlavi, è normale che erano irritati> rispose Felix, comprendendo solo in quel momento il perché della reazione dei membri.
<Si vabbè però mi da fastidio il fatto che siano circolate foto nostre, che tra l'altro non avrei mai voluto vedere, per quanto mi dai fastidio> commentò il maggiore con faccia disgustata, appoggiando il palmo della mano sinistra sulla scrivania e posizionando la mano destra sul fianco sinistro.
<In realtà secondo me, te le sei già salvate sul cellulare e l'hai pure messa come sfondo> esclamò Felix, appoggiandosi alla porta, volendo solo stuzzicare il corvino.
<Tu non le hai mai cancellate> ribatté Hyunjin, avvicinandosi nuovamente al moro, cercando di fargli perdere la pazienza.
<Si per ricordarmi di non volere più questo tipo di rapporto con te> rispose Felix, avvicinandosi anche lui al corvino, ritrovandosi faccia a faccia, entrambi disgustati dalla presenza dell'altro.
<Non mi sembrava da come guardavi le foto che hai fatto vedere ai membri e da come ridevi quando ripetevano la nostra frase> commentò Hyunjin, incrociando le braccia al petto, sorridendo fieramente della sua stessa risposta.
<Vabbè tu come al solito vedi solo quello che vuoi vedere, figuriamoci se voglio ritornare ad avere un rapporto del genere con te, se ancora oggi devo pagarne le conseguenze per pararti il culo. L'agguato, questa conversazione...> rispose Felix tutto d'un fiato, per poi essere fermato da Hyunjin.
<L'agguato?> chiese quest'ultimo molto confuso e curioso di sapere di cosa stesse parlando.
<Agguato? Non ho mai usato questa parola> rispose Felix facendo finta di nulla ma non riuscendo a guardare negli occhi il maggiore
<Felix sto letteralmente a 2cm da te, ho sentito benissimo e adesso dimmi cosa intendi con agguato> Hyunjin stava iniziando ad alterarsi, sapeva che c'era qualcosa sotto e doveva scoprirlo ad ogni costo.
<Niente Hyunjin madonna, vedi sei una rottura di cazzo, c'è è quello che intendevo, l'agguato è una cosa brutta, nel senso che devo sempre stare qua a ripararti i problemi> rispose Felix buffando, maledicendosi mentalmente per aver usato quella parola e volendo tirare solo un pugno al corvino.
<Ok però ti posso fare una domanda?> chiese Hyunjin mordendosi le unghie e muovendo la sua gamba destra senza fermarsi.
<Si basta che dopo mi lasci in pace, perché sono saturo> rispose Felix sbuffando e alzando gli occhi al cielo.
Ma Hyunjin non gli porse la domanda, piuttosto gli alzò la parte sinistra del pantaloncino, mostrando un segno abbastanza evidente.
<Questo per esempio non me lo ricordavo, che cos'è?> gli chiese Hyunjin, aspettando con ansia una risposta, anche se sicuro sarebbe stata una cazzata inventata sul momento.
<Che c'entra con la cosa che stiamo dicendo adesso? Non mi sembra una domanda> chiese invece Felix. Non aveva tutti i torti, ma Hyunjin aveva bisogno di una risposta a ciò.
<Magari non c'entra niente, ma io voglio sapere come te lo sei fatto> ripose Hyunjin, alzando leggermente il tono di voce, ormai senza pazienza.
<Ma non ho capito cioè, io sono stato per così tanti anni in Australia, adesso che cazzo te ne frega del motivo per cui sono riuscito a tagliarmi qua> il moro stava iniziando ad alterarsi, non riusciva a capire il comportamento del corvino.
<Ma non è un taglietto, a me sembra una bruciatura, tra l'altro da quanto tempo ce l'hai? chiese Hyunjin senza smettere di guardare la coscia di Felix, ormai coperta da quelle cose.
<Ma chi si ricorda> rispose Felix secco, scrollando le spalle e muovendo un po' la gamba per far distogliere gli occhi di Hyunjin da dosso.
<Ma fa male> affermò Hyunjin guardandolo negli occhi, si notava la preoccupazione in essi, ma Felix non capiva perché lo era così tanto.
<Ma non fa male, allora se vedessi l'altra> il minore si lasciò scappare quella frase, ignaro delle conseguenze.
<Ma scusa quante volte sei caduto? E sopratutto, dove sta?> chiese Hyunjin muovendosi nella stanza, a volte rischiando anche di andare contro a qualcosa.
Felix non rispose, si limitò semplicemente a guardarlo dalla testa ai piedi con affare altezzoso.
<Me lo dici tu, o ti devo spogliare?> Chiese Hyunjin, ormai ai limiti della sopportazione del genere umano, volendo semplicemente scoprire la verità.
Felix si spostò per non farsi toccare, ma Hyunjin non sentendo nessuna risposta, iniziò ad alzargli la maglietta, ma non notando nulla.
<Vedi? Non c'è nulla, è inutile che ti agiti> esclamò Felix scrollando le spalle, per poi abbassarsi la maglietta.
<Felix me lo devi solo dire, vuoi che ti tolgo anche le mutande? Guarda che sono serio> rispose Hyunjin, arrabbiato, spingendo il minore all'indietro.
<Vabbè spostati mi dai fastidio> affermò Felix, togliendo le mani di Hyunjin dalle sue spalle, prima che potesse sbattere al muro, per poi abbassarsi i pantaloni.
Proprio sul fianco destro, si trovava un taglio profondo, non ancora chiuso. Felix fece per rimettersi i pantaloni, ma Hyunjin lo fermò e glieli abbassò nuovamente.
In quel momento Hyunjin non ci vide più dalla rabbia, aveva bisogno di spiegazioni.
<Che cazzo è questo? Quella é una bruciatura, ma questo?> chiese Hyunjin incazzato, tentato nel buttare tutta la roba situata sulla scrivania, a terra.
<Mi sono rotto il cazzo, chiedilo ai tuoi amici che cazzo è questo, e ora lasciami stare> rispose Felix, anche lui arrabbiato, cercando di scrollarsi di dosso le mani del maggiore, ma senza riuscita. Infatti il corvino gli bloccò la mano per guardare attentamente la ferita, per poi passare i suoi occhi a quelli di Felix. Quest'ultimo vide gli occhi del maggiore cambiare in un attimo, quindi non ci pensò due volte a posare l'altra sua mano su quella del corvino.
<Hyunjin, calmati> cercò di dirgli Felix, ma ormai il maggiore non riusciva ad ascoltare più nulla, era troppo arrabbiato per farlo.
<Non mi toccare, adesso devi dirmi tutto> disse Hyunjin guardando un punto fisso della stanza, non riuscendo a pensare lucidamente.
<Scusa ma perché te ne frega adesso?> chiese il minore confuso e con un brutto presentimento addosso.
<Felix non mi far incazzare, perché io ci metto 3 secondi per uscire da questa porta> affermò Hyunjin sicuro delle sue parole, indicando la porta in questione.
Felix lo guardò un po' preoccupato, sapendo che avrebbe il coraggio nel farlo.
<Niente che ti devo raccontare, li hai visti> rispose Felix cercando di avvicinarsi a Hyunjin per non farlo uscire e creare danni.
<Si ma perché hai nominato i miei amici? Che ti hanno fatto> chiese Hyunjin cercando di trattenersi dal non fare nulla, stringendo i pugni.
<Quando sono tornato, sono andato a parlare con loro perché volevo ti lasciassero in pace, ma che cazzo potevo fare, 7 persone contro di me è normale che mi sarei fatto male> iniziò a raccontare Felix,   ancora offeso per il fatto che non si era saputo difendere per bene da quei bastardi.
<Perché non mi hai detto nulla?> chiese Hyunjin abbastanza deluso dal comportamento del minore.
<Perché eri ancora una persona a cui potevo dire qualcosa?> rispose Felix alzando lievemente il tono di voce. Effettivamente aveva ragione, ormai già non parlavano, quindi non poteva farci nulla.
Hyunjin, dalla rabbia, tirò un forte pugno al muro, quasi da far sanguinare le nocche.
<Felix ma porco dio, anche se non parliamo e ci schifiamo, tu me lo dovevi dire> esclamò il corvino ancora più arrabbiato di prima, ma questa volta con se stesso. Si sentiva in colpa per non esserci stato nei momenti in cui il minore ne aveva bisogno.
Felix lo guardò scioccato, non se lo aspettava da lui.
<Si ma adesso penso sia inutile, ne è passato di tempo> rispose Felix appoggiandosi alla scrivania e mordendosi la pelle attorno alle sue unghie per alleviare l'ansia.
<C'è anche altro?> pose l'ennesima domanda Hyunjin al moro. Non riusciva a calmarsi.
<Non lo so, forse dietro la schiena, ma non penso si vedano le bruciature> affermò il moro cercando di ricordare se ci fossero altri posti toccati da quelle persone.
<Delle bruciature? Ma come hanno fatto?> chiesa Hyunjin, mettendosi le mani nei capelli e quasi strapparseli dalla testa, per quanto era nervoso in quel momento.
<Con delle sigarette? Si?> si rispose da solo quest'ultimo guardando negli occhi il minore con sguardo pieno d'ira e vendetta.
<Hyunjin?> Felix notò che Hyunjin stava di nuovo perdendo la testa, quindi lo richiamò, ma non sembrava essere ascoltato, quindi si avvicinò a lui e gli prese il braccio.
<No Felix, adesso ti devi proprio spostare non ne voglio sapere nulla> rispose Hyunjin non volendo essere fermato dall'atto che stava per compiere.
Neanche il tempo di scrollarsi di dosso il minore, che Hyunjin già si trovava davanti alla porta.
<Non mi devi proprio rompere il cazzo, perché non dovevano toccarti, tu non c'entravi un cazzo, non glielo posso mai perdonare> affermò Hyunjin infuriato pronto per abbassare la maniglia e aprire finalmente la porta.
<Hyunjin, ripeto, è passato tanto tempo, adesso è inutile> Felix stava cercando di fargli cambiare idea, ma ormai il maggiore aveva preso la sua decisione. 
<A te hanno bruciato con le sigarette? Io faccio bruciare le loro anime all'inferno per come li riduco stasera> esclamò Hyunjin mentre usciva dalla stanza. Nulla poteva fermarlo. Invece, Felix, lo stava rincorrendo per non lasciarlo solo in quella situazione.
I membri stavano dormendo, quindi non avevano sentito nulla, ad eccezione per Chris, che, quella notte, aveva avuto difficoltà a dormire e, sentendo dei rumori, si alzò per andare a controllare se fosse tutto apposto.
Non lo avesse mai fatto, infatti si trovò davanti Hyunjin che correva fuori alla porta di casa e Felix che lo seguiva.
<Raga svegliatevi subito> chris non ci pensò due volte a urlare per tutta la casa cercando di svegliare i membri, fortunatamente riuscendoci.
I membri decisero di seguire i due ragazzi così da capire, o forse, cosa fosse successo tra loro.
Hyunjin, d'altro canto, si stava dirigendo nel famoso parco che lui frequentava spesso, ovviamente seguito dal moro, che stava per cadere a terra per assenza di fiato.
Finalmente i due erano arrivati a destinazione e il maggiore stava cercando le sue prede.
Anche i membri erano arrivati, cercando di non farsi notare dai due, con chi si nascondeva nella casetta del scivolo, chi nei cespugli... insomma avevano tanta creatività per qualcuno che si era svegliato solo pochi minuti prima, per di più di scatto.
Il moro trovò solo uno dei 7 bastardi che voleva ammazzare, ma quest'ultimo non ci pensò tanto, voleva solo vederlo soffrire.
Il ragazzo aveva una sigaretta in bocca, finché non fu colto alla sprovvista dal moro, che gli sputò in un occhio, per poi saltargli addosso e riempirlo di sangue.
Erano passati già alcuni minuti, Hyunjin si trovava sopra al ragazzo e lo stava ancora picchiando con tutta la forza che aveva, tanto che il bastardo, stava cacciando sangue dal naso e dalla bocca.
Felix stava cercando di fermarlo, ma Hyunjin non ne voleva proprio sapere di ascoltarlo, quindi, quest'ultimo, lo abbracciò da dietro, circondando la sua vita con le sue braccia delicate e appoggiando il suo lato destro della faccia, sulla sua schiena.
<Hyunjin, lo stavi per ammazzare> gli ricordò Felix, stringendolo ancora di più, non volendo che continuasse a picchiarlo.
<Grazie per avermi ricordato che non ho finito> rispose Hyunjin pronto a menarlo per l'ennesima volta, ma questa volta fu fermato dalle braccia del moro che lo stringevano a se per mantenerlo.
Hyunjin non ce la faceva più, doveva sfogarsi, infatti dopo nemmeno qualche secondo in quella posizione, gli caddero delle lacrime e non ci pensò due volte a girarsi e a stringere fortemente il minore a se, iniziando a singhiozzare.
Felix lo sentiva debole, ma non fece altro se non accarezzargli i capelli delicatamente.
Entrambi ne avevano bisogno, non si abbracciavano probabilmente da quando avevano 15 anni e per loro, in quel momento, non esisteva cosa più bella del calore dell'altro.
In realtà, Felix, non l'aveva mai confessato a Hyunjin, perché era consapevole del fatto che avrebbe sicuramente reagito come in quel momento. In realtà sapeva che a Hyunjin avrebbe fregato, e non poco.
Invece, i membri, stavano osservando la scena molto confusi, preoccupati per le conseguenze del gesto di Hyunjin e anche contenti del fatto che si fossero abbracciati.
<No raga riprendete subito questa scena, mi sto commuovendo> esordì Jisung al telefono con i membri, facendo finta di piangere e di asciugarsi le lacrime.
I due erano ignari del fatto che i membri stessero osservano l'intera scena e, Felix, cercò di rassicurare il maggiore.
<Va tutto bene, stai tranquillo> gli continuava a sussurrare quest'ultimo, ancora accarezzando la sua testa.
Il minore stava per staccarsi, ma il corvino lo strinse più forte a se per non farlo andare via e interrompere quel contatto che era l'unica cosa che lo stava calmando.
<Hyune, almeno andiamo alla fontana per pulirti> affermò Felix, accennando un sorriso a 32 denti, chiamandolo con un nome che solo lui poteva usare.
<Sono delle merde, devono marcire, o sotto terra o in carcere> continuò Hyunjin ancora singhiozzando.
Felix non gli rispose, piuttosto lo portò davanti la fontana e lo aiutò a lavarsi le mani e la faccia.
Hyunjin per la prima volta dopo tanto tempo, si sentiva amato.
Nel mentre, il resto dei membri, aveva deciso di andare a casa, poiché molto stanchi,  così da parlarne poi con calma tra di loro il giorno dopo.
Era passato qualche minuto, Hyunjin era avvolto nei suoi pensieri, così Felix lo trascinò per camminare un po'.
<Non c'è n'era bisogno, ne era passato di tempo e non era veramente importante> iniziò a parlare il moro, fissando un punto fisso del pavimento.
<Certo che è importante, non solo perché ti hanno lasciato dei segni, ma a prescindere anche solo il fatto che abbiano pensato di farti una cosa del genere> rispose il maggiore sicuro di se, solo a parlare di quello che avevano fatto al minore, gli faceva riempire gli occhi d'ira.
<Vabbè poi ci pensiamo> Felix si decise a guardarlo negli occhi, accennando un piccolo sorriso rassicurante.
I singhiozzi di Hyunjin tornavano ogni tanto e   Felix lo guardava con sguardo malinconico, pensando a tutto quello che abbia dovuto passare in tutti quegli anni senza di lui al suo fianco, che era sempre stata l'unica persona di cui il maggiore si fidava.
I due iniziarono a camminare, Felix non portò Hyunjin a casa, ma lo fece sedere su un muretto, questo perché qualsiasi membri poteva svegliarsi da un momento all'altro e non voleva far sapere nulla, ignaro del fatto che già sapevano fin troppo.
Mentre Hyunjin era seduto sul muretto, Felix si trovava davanti a lui appoggiandosi sulle sue gambe.
<Vuoi prendere qualcosa?> gli chiese quest'ultimo notando che stava ancora un po' male.
<Nono quest'aria fresca mi ha già ripreso completamente> rispose il maggiore, abbassando il capo e sorridendogli.
<Ma infatti stai senza un cazzo addosso> esclamò Felix indicandolo con la mano dalla testa ai piedi giudicandolo e rimproverandolo.
Felix, infatti, correndo, aveva avuto il tempo di prende la giacca dall'attaccapanni situata accanto al portone della porta e, in quel momento, non ci pensò due volte ad avvicinarsi al maggiore e condividerla con lui, per farlo sentire meglio.
Hyunjin, d'altro canto, si era ripreso e guardò il moro un po' stranito, non si aspettava quel gesto da lui, ma, ovviamente, non si spostò.
I due erano tornati a casa e appena chiuso il portone, Felix, d'istinto, decise di sistemare i capelli del corvino, spostandogli delle ciocche posizionandole dietro ai capelli e accarezzandogli il braccio. Hyunjin era sconvolto, il minore non lo trattava così da anni, infatti, appena quest'ultimo si girò per andare in camera, gli scappò un sorriso.
Felix, invece, stava notando se fosse tutto apposto, così per dare via libera al maggiore, ed entrare nella loro camera.
I ragazzi si sedettero sullo stesso letto, non volevano staccarsi in quel momento, non quando Hyunjin era ancora un po' scioccato.
Felix si era sdraiato, appoggiando la sua testa sullo schienale del lett e aveva posizionato il capo del corvino sulle sue gambe, così da farlo stare comodo.
<Poteva succederti qualcosa di veramente grave> ruppe il silenzio il corvino, con una voce così calma che non sapeva nemmeno di avere.
<Poteva succedere a te stasera però> rispose il minore con sguardo preoccupato, rigirando la carta. Aveva ragione.
<Me lo sarei pure meritato> esclamò Hyunjin con voce rauca, ma si trovava tra veglia e sonno, quindi non stava capendo nulla.
Felix l'osservò malinconico, gli si strinse il cuore sentendo quelle parole e a vederlo così fragile, non voleva immaginare quante
ne aveva passate nel corso di quegli anni, infatti iniziò ad accarezzargli i capelli fin quando non si addormentava del tutto.
Il mattino seguente, i due si svegliarono con il sole che baciava le loro facce e ancora in quella posizione, infatti a Hyunjin faceva male leggermente il collo, ma non ci fece tanto caso.
I ragazzi controllarono l'ora e quasi non saltarono dal letto: erano le 11 e anche se non avevano schedule oggi, era lo stesso tardi per loro.
Quindi, doo essersi lavati e vestiti, corsero a fare colazione, come se nulla fosse successo la sera prima.
Jisung e Changbin li guardavano tranquillamente, ma il resto del gruppo distoglieva sempre lo sguardo per non incrociarlo con quello dei due, poiché erano ancora scossi da quello che avevano osservato la sera prima.
Avevano letteralmente visto Hyunjin picchiare quasi a morte un ragazzo, in un quartiere frequentato solo da gente non per bene.
<Avete fatto tardi ieri? Come mai vi siete svegliati a quest'ora?> domandò Chris facendo finta che fosse solo una domanda innocua, ma volendo semplicemente arrivare al punto.
Hyunjin non voleva parlare, aveva paura che avessero scoperto tutto. Doveva avercela.
<In realtà ci siamo addormentati abbastanza presto, sapete l'interrogatorio di ieri che ci avete fatto, ci ha stancati un po'> rispose Felix frecciandoli, non degnandoli di uno sguardo, ma continuando a mangiare i suoi pancakes.
<Ve ne servirebbero molti di interrogatori> esclamò Seungmin, alternando gli sguardi tra Hyunjin e Felix, per far capire loro che sapevano altro.
Felix era molto confuso, mentre Hyunjin non stava ancora capendo bene la situazione, doveva passare un po' di tempo prima di riprendersi del tutto dal sonno.
<Ma infatti, chi uscirebbe mai nel cuore della notte senza motivo> esclamò Minho incrociando le braccia al petto e buttandosi con tutto il peso sullo schienale della sedia, per stare comodo.
Hyunjin guardò di scatto Felix, con la forchetta infilzata nel pancake, ma subito distolse lo sguardo facendo finta di nulla.
<Ma avete qualche problema?> Chiese Felix alzando il tono di voce, gli si stavano girando i coglioni e questo perché i suoi membri li stavano assillando nel dire veramente tutto.
Hyunjin posizionò subito la sua mano sulla gamba del minore per calmarlo, non voleva creare altri litigi.
<Non lo so dobbiamo chiederlo a voi. È successo qualcosa?> chiese chris con sguardo serio, illuso per l'ennesima volta dai due membri di cui si fidava così tanto.
<Ma se dovete mandare frecciatine così, tanto vale che parlate> intervenì Hyunjin per aiutare Felix che in quel momento si trovava in difficoltà nel rispondere.
<Non lo so forse perché ieri vi ho visti uscire?> affermò Chris con fare ovvio unendo le sue mani come se stesse pregando.
<Era tanto difficile dirlo all'inizio?> chiese Hyunjin ironicamente sbuffando e alzando gli occhi al cielo sapendo che sarebbe iniziata una nuova discussione.
<Non dare queste rispose sarcastiche, perché sinceramente è stancante dover vivere con delle persone che non fanno altro che mentirci> affermò Minho nella stessa posizione di pochi minuti fa, penetrando con lo sguardo Hyunjin.
<Tra l'altro per delle persone che litigano sempre mi sembrate molto complici visto che uscite insieme di notte> continuò Seungmin toccandosi il mento con l'indice e il pollice della mano destra, con sguardo che non gridava nessuna emozione.
<Per di più prendendo a botte, siamo idol o ci troviamo in un film di criminali?> si lasciò scappare Changbin rendendosi conto solo in quel momento della gravità dell'azione che aveva compiuto Hyunjin.
I due ragazzi alzarono contemporaneamente lo sguardo verso i membri, erano pieno d'ira.
<Che cazzo hai detto, cosa state insinuando?> chiese Felix alzandosi e sbattendo entrambe le mani sul tavolo, ai lati del piatto. Non ci vide più dalla rabbia.
<Ma perché ci avete seguito? Che cazzo mi significa?> chiese a sua volta Hyunjin, anche lui arrabbiato con i membri e sentendosi spogliato.
<Non lo so forse perché è l'unico modo per capire che succede?> Rispose Jisung sentendosi tradito dai suoi amici.
<Nulla, semplicemente era un nostro vecchio amico che mi aveva fatto un torto e Hyunjin l'aveva scoperto solo in quel momento> iniziò a spiegare Felix abbassando il tono di voce e non dicendo altro.
<Si ma non gli aveva fatto un torto, lo aveva picchiato> aggiunse hyunjin, solo al pensiero di qualcuno che picchiava Felix gli faceva bollire il sangue nelle vene.
<Grande bro hai fatto bene allora> esclamò jeongin ridendo dandogli una pacca sulla spalla.
<No raga ma lo hanno picchiato veramente fortemente> continuò ancora Hyunjin osservando Felix che lo stava guardando molto confuso.
<No vabbè mio fratello> esclamò Jisung facendo il segno di forza ironicamente.
<Quindi avete chiarito?> chiese Chris appoggiandosi alla sedia, ancora ridendo dalla affermazioni dei più piccoli.
<Non abbiamo detto questo> dissero contemporaneamente quest'ultimi per poi guardarsi scioccati.
<Che gay> Urlò Minho ridendo accompagnato dal resto dei membri che stavamo sbattendo le loro mani sul tavolo apposta.
I due si guardarono nuovamente facendo un segno con il capo per intendere che dopo dovevamo sicuramente parlare e porre fine a tutti i loro dubbi.
I membri si guardarono tra di loro volendo essere sicuri di aver sentito bene, per poi saltare e gridare, probabilmente facendo sobbalzare tutte le persone che si trovavano nella JYP entertaintment.

twin flames|hyunlix Où les histoires vivent. Découvrez maintenant