CAPITOLO 7

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Ho appena finito sei ore di interminabili lezioni e finalmente posso riposarmi. 

Quando arrivo nel mio appartamento non trovo nessuno a casa, ma sul tavolo della cucina trovo un biglietto.

"Amica sono andata a fare shopping con Dana, dopo averla convinta supplicando in tutte le lingue del mondo. Ritieniti fortunata perché questa volta, dato che non eri a casa, ti sei scampata una giornata a provare vestiti che io ti avrei obbligato a comprare. Torno per le 19:00, già che siamo fuori mangiamo al Mc. Tu se vuoi puoi cucinarti qualcosa o mangiare fuori dato che non ho fatto la spesa e non c'è molto in dispensa. Baci, Bonnie" 

Bene, le mie uniche amiche sono uscite e io non so che fare. 

Guardo in tv, ma non trovo nulla di interessante. Penso di prendere il pc e guardare una serie, ma non ne trovo nessuna che non abbia già visto. Alla fine decido di uscire e andare a leggere da qualche parte un libro. Prendo "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde ed esco dal dormitorio. 

Come l'altra volta decido di andare a Central Park dato che trovo sia un posto perfetto per leggere in tranquillità godendosi l’aria fresca. Appena arrivo mi siedo di nuovo sull'erba nello stesso punto e con la stessa posizione dell'altra volta. Comincio a leggere, ma i miei occhi ogni tanto, contro la mia volontà, guardano in giro come se stessero cercando qualcosa...o qualcuno. No, ma che dico. Io sono qui per leggere. Forza Zoe, concentrati sulla lettura di questo magnifico libro.

Inizio a leggere, ma vengo subito interrotta dal forte rombo di un motore. Una moto si ferma poco distante da me e da essa vedo scendere un ragazzo. Appena si toglie il casco lo riconosco. 

Andrew Moore.

Lo vedo prendere un libro ed anche stavolta riesco di sfuggita a leggere il titolo "Romeo e Giulietta". 

Deve essere un fan di Shakespeare. Dopo averlo preso si siede anche lui nello stesso punto dell’altra volta. Per fortuna non mi ha vista, sennò pensa che bella figura se mi avesse scoperto a fissarlo. 

Smetto di guardarlo e mi metto a leggere.

Dopo circa mezz'ora decido di alzare gli occhi e trovo i suoi già a guardarmi.

I nostri occhi si scontrano per pochi secondi e lo avrebbero fatto per più tempo se io non avessi non avessi abbassato lo sguardo sul libro distratto da una foglia caduta su di esso. Quando però rialzo lo sguardo lui non è più dove era prima. Ma come fa a scomparire in così pochi secondi? Che cos'è un mago? Non so perché, ma ancora prima di riuscire a comporre un singolo pensiero il mio corpo si è già alzato e lo sta cercando. Ricerca che dura poco perché appena faccio pochi passi vengo brutalmente sbattuta al tronco dell’albero. Dell'impatto con esso chiudo gli occhi e appena li riapro trovo due smeraldi ad osservarmi.

《Che fai Rochelle, mi cercavi?》 Chiede lui con voce bassa e roca facendo un sorrisino furbo e malizioso.

《N-non ti stavo cercando e poi che modi sono di sbattermi in questo modo con le spalle sull’albero?!》dico balbettando all’inizio. Fermi tutti, ho appena balbettato. Cavolo Zoe, riprenditi.

Lui continua ad avere quel sorrisino.

《ah no?...a me invece sembra proprio che tu mi stessi cercando. E comunque scusa, non pensavo fossi cosi’ fragile da farti male per questo. 》Dice prendendomi in giro.

Ok, ora mi sto arrabbiando sul serio. Odio quando mi prendono in giro.

《No invece, non ti stavo cercando. Mi sono alzata solo per sgranchirmi le gambe e poi io non sono fragile, sei tu che hai delle maniere da cavernicolo》Affermo sostenendo il suo sguardo. 

Non credo nelle favole    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora