𝐏𝐄𝐑 𝐒𝐄𝐌𝐏𝐑𝐄 𝐓𝐔𝐀

2 • la notte prima degli esami

«Basta sto per vomitare.» Esclamo stremata, facendo scivolare il libro sulla scrivania il più lontano possibile da me. Prendo un'altra patatina dalla confezione, ormai praticamente finita.

«Non credo che continuando a studiare il giorno prima dell'orale tu possa effettivamente imparare qualcosa. Ormai quel che è fatto è fatto, take it easy»

«Vorrei prenderla alla leggera come fai tu. Ma come ci riesci dannazione»
Tonia si concede una risata e con un gesto rapido mi ruba la busta di patatine da sotto il naso.

«Ridammele immediatamente» Ringhio tra i denti.
«Ti riempirai di brufoli,non ti servono» Sentenzia con orgoglio e inizia a sgranocchiarle davanti a me.

Una ad una.

Questa donna è senza vergogna.

Comprendo il suo tentativo di distrazione ma ormai sono divorata dall'ansia da giorni, devo mangiare.

«Per favoooree» Unisco le mani a mo' di preghiera e piego la bocca all'ingiù, come i bambini, per provare a elemosinare qualche patatina in più.
«Sei allucinante»
Mi tira il pacchetto indietro, attenta a non far cadere briciole sul letto.
«Grazie grazie» Canticchio felice guardando la busta: io e le mie patatine al pomodoro, inseparabili compagne di studio.

Tonia si lascia cadere sul letto spalanca le braccia e prende uno dei mille cuscini presenti per appoggiarvi il mento e guardarmi meglio anche da sdraiata.

«Hai fatto la valigia piuttosto?»

Sospiro. Non ho il tempo per parlare di vacanze. Non ora.

«No» ammetto schietta.
«Cosa aspetti? Babbo Natale?»
«Di diplomarmi, cretina»
«Diventi veramente nevrotica sotto pressione. Ora capisco perché hai lasciato il nuoto appena hai iniziato a fare sul serio.
Come gestirai l'università? Là gli esami sono peggio di dieci maturità»

La guardo male e riprendo a malincuore il libro che avevo lasciato più avanti.

Come farò a gestire l'università? Nemmeno ho scelto cosa fare.

Il mio tentativo di ripasso viene di nuovo interrotto.
«Pensi che ci sarà Anthony?»
Non riesco a non alzare gli occhi al cielo, ma ammetto che stavo aspettando questa domanda.

Anthony è la sua più grande cotta, da quando lo ha conosciuto quattro anni fa in spiaggia a Brighton mentre era in vacanza con me e mia madre.
Da allora è riuscita a rivederlo solo altre due volte, ma per pochi giorni, non essendo potuta rimanere più tempo con noi in vacanza.
Non torna a Brighton dall'anno scorso, quando la sua vacanza è stata bruscamente interrotta a metà settimana a causa dell'ennesimo litigio dei suoi genitori.

«Penso proprio di sì. Potresti scrivergli»

Le sue guance si colorano immediatamente di rosso alle mie parole, donandole un tenerissimo incarnato nonostante la sua pelle tendente all'olivastro.

«Credo che sia destino, Tony e Tonia, è perfetto no? Io credo che sia perfetto, è decisamente il karma o qualcosa del genere.»
Chiude gli occhi con aria sognante, probabilmente visionando il film mentale più bello della sua vita.
«Non penso che il karma funzioni così però va bene, è sicuramente destino.» La prendo in giro e di tutta risposta mi tira un cuscino addosso.

«Non tutte siamo fortunate come te a trovare l'amore al primo tentativo Amelia, non essere malefica.
E poi mi farei andare bene anche Mason sinceramente.» La malizia trasuda da ogni parola mentre si lecca le labbra pronunciando il nome di Mason.

Mason, il fratello gemello di Anthony, è un vero arrogante.

Da quando siamo bambini, qualsiasi cosa facessero altri, la faceva meglio lui. Qualsiasi cosa dicessi, lui la doveva correggere.
Qualsiasi cosa volessi fare, lui l'aveva già fatta. E meglio.
I due gemelli non si sono mai somigliati: Anthony con i suoi capelli biondi, occhi celesti chiarissimi e le labbra a cuoricino è sempre sembrato un vero principe, con carisma da vendere oltretutto.
Mason invece, con i suoi capelli scuri, occhi verdi tendenti al nocciola e quella personalità odiosa, non ha mai avuto niente a che fare con lui.
Altro fattore non trascurabile: ha sempre avuto una tendenza notevole a mettersi nei casini. Punizioni, risse, scherzi di cattivo gusto.