POV:MASON«Tira di più la cinghia per favore» obbedisco e non nascondo un ghigno quando vedo che le ragazze sono in estrema difficoltà con la loro tenda.
«Dovremmo aiutarle?» mi chiede mio fratello quando le nota.
«Dopo. Falle esasperare ancora un po', è divertente»
«Sai cosa non è per niente divertente invece?» mi chiede avvicinandosi.
«Essere preso da parte da Amelia Bianchi per parlare di Woodcutter. Cosa cazzo hai fatto Mason? Gliel'hai detto?»Amelia non sa più di quanto non le abbia detto io, di conseguenza non sa proprio niente se non uno stupido soprannome. Non è una minaccia, tuttavia a nessuno piacciono le ficcanaso. Non avrebbe dovuto chiedere altro. Soprattutto a lui.
«Calmati. Non sa niente» sibilo infastidito dal suo terzo grado.
«Eppure sa abbastanza da sentire la necessità di chiedermi altro. È pericolosa questa situazione» si volta per guardare le ragazze alle sue spalle, ancora intente a leggere le istruzioni di montaggio.
Uno sbuffo cattura nuovamente la sua attenzione su di me.
«Da che pulpito! Ma ti senti? Devo ricordarti la faccenda di Lily? Non sei proprio nella posizione adatta per fare prediche.»Anthony impallidisce quando tocco il suo punto debole. Lily Stallard, il suo primo amore e causa parziale di tutti i casini in cui mi sono ritrovato.
«Non sono io ad aver spaccato la tibia a Dean. »
«Io gli avrò pure rotto la tibia, ma non sono stato io a organizzare il tutto. Devo rinfrescarti la memoria?»
«No» grugnisce. Capisce che deve calmare gli spiriti prima che la situazione degeneri nel bel mezzo del nulla con due testimoni oculari parecchio suscettibili.
Rilassa i pugni che fino ad ora aveva tenuto stretti lungo i fianchi e abbassa la testa, in debole segno di scuse.
«Dico solo, stai attento con lei. Non è stupida»
«Non ho mai pensato che lo fosse» aggiungo io modulando la voce.
«Mi spieghi quella cosa che hai detto in macchina? Che ci faceva Amelia nel tuo letto?»
«Non ci ho scopato se è questo che mi stai chiedendo.» Anthony è protettivo di poche persone nella sua vita, Amelia è tra queste. È sempre stato così, fin da bambini.Sostengo il suo sguardo minatorio per qualche istante quando un urlo di frustrazione taglia l'aria.
«È arrivato il momento di aiutarle. Guardale...»
Tonia e Amelia sono entrambe sedute a terra, una con le istruzioni aperte sulle ginocchia e l'altra con due aste di plastica in mano.
Un sorriso beffardo mi piega le labbra, Amelia ultimamente non fa altro che cacciarsi in situazioni che richiedono il mio aiuto.
Mi avvicino a lei con passo felpato per prenderla alla sprovvista.«Problemi, bambolina?»
si porta una mano al cuore per lo spavento, ma vedo quanto vorrebbe rimanere impassibile per non darmi alcuna soddisfazione.
Le sue labbra piene si stringono, segno di indecisione. Sto imparando a leggerla.
Mi abbasso alla sua altezza e le sfilo le aste dalle mani, sfiorandogliele. Il microscopico contatto con la mia pelle calda le causa un sussulto che non riesce a mascherare come pensa.«L'unico problema qua è la tua presenza, prima andava tutto a gonfie vele» i suoi tentativi di sfornare frasi acide d'effetto sono adorabili, ma ci vuole ben altro per allontanarmi.
«Lo vedo»
«In realtà siamo un po' in difficoltà» interviene la sua amica che si gratta la testa in comprensibile confusione.
«Nessun problema ci pensiamo noi» mio fratello è l'essere più prevedibile sulla faccia della terra in materia di flirt. Ovviamente non vedeva l'ora di atteggiarsi da cavaliere dall'armatura dorata.
«Fantastico!» esclama Amelia alzandosi in piedi «dato che siete tutti qui allora, io mi faccio un giro. Così starò lontana da te» gira i tacchi con impertinenza e si allontana velocemente, nonostante i continui richiami di Tonia.
«Non c'è niente di pericoloso qua intorno, lasciala andare» la rassicura dolcemente Anthony.

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𝐏𝐄𝐑 𝐒𝐄𝐌𝐏𝐑𝐄 𝐓𝐔𝐀
Romance☝🏼🤠I primi capitoli sono da revisionare e modificare. Verranno presto sostituiti con la versione migliorata, più in linea con il resto della storia🤠☝🏼 T.W.: Questa storia contiene linguaggio esplicito, violenza, dinamiche tossiche, utilizzo di...