Addison

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Jasmine
Kai mi ha fatto sedere sul letto. Non riesco a credere che abbia fatto tutto questo per me. Forse mi sono sempre sbagliata su di lui... È arrivato il momento di dirglielo.
«Kai, ascolta.»
«Dimmi.»
«Volevo chiederti scusa per quello che ti ho detto.»
Mi guarda perplesso, poi scoppia a ridere. «Tu? Mi stai chiedendo scusa? Non credevo fosse possibile.»
Rido. «Già. Pensavo lo stesso di te, invece, l'hai fatto più di una volta.»
Accenna un sorriso. «Allora, non ci odiamo poi così tanto, giusto?»
«Giusto.» rispondo.
Rifletto. «Kai, puoi farmi un favore?»
«Non dirò nulla a nessuno, sta' tranquilla.»
«Grazie, davvero.»
Sorride. «Avere un attacco di panico è brutto, lo so. Ma se succede un'altra volta, prova a respirare come hai fatto prima, lentamente.»
«Grazie, Kai.»
«Adesso, basta ringraziarmi. Lo stai facendo troppe volte, potrei quasi dubitare che tu sia la vera Jas.» ride.
Scoppio a ridere.

È passata una settimana dal mio attacco di panico. Finalmente ho chiarito con Kai e ora mi sento molto più leggera. Sono a scuola, e passeggiando per i corridoi, noto che i cartelloni sono aumentati a dismisura. Questo può voler dire solo una cosa. Il ballo è domani. E io non ho un accompagnatore. Ovviamente è solo colpa mia perché non ho avuto il coraggio di chiederlo a Lucas.
Improvvisamente, sento qualcuno toccarmi le spalle.
«Zoey! Mi hai fatto prendere un colpo!»
«Io e te dobbiamo parlare, signorina!»
La guardo confusa. «Di cosa?»
«Del tuo accompagnatore per il ballo, ovviamente.»
«Non ho avuto il coraggio di chiederglielo, Zoey, tutto qui.» ammetto.
«Si, ma qui tutti abbiamo qualcuno con cui andare! Tu non puoi...»
«Si, lo so... Aspetta, hai detto "tutti"?»
«Si. Pensa, persino Kai.» ride, divertita.
«Ah, davvero?»
Annuisce.
«E tu sai chi è?»
«Si. Addison Black.»
«ADDISON?! Quella che ha reso impossibile la mia vita alle medie?»
«Proprio lei.»
«Non ci posso credere.»
«Va tutto bene?»
«Da quando?»
«Cosa?»
«Si frequentano.»
«Non ne ho idea. E sinceramente, non mi interessa. Ma a te, a quanto pare, si.»
«No, certo che no. È solo che... Insomma, perché proprio Addison? Ci sono tante ragazze a scuola, perché proprio lei?»
Riflette. «Me lo chiedo anche io»
D'un tratto, vedo Kai venire verso di noi, con Addison.
La sta abbracciando. E lei è più bella che mai, ovviamente. Indossa un maglione bianco e una gonna a quadri azzurra. I suoi occhi grigi risaltano sui capelli scuri.
«Ciao, ragazze.» dice Kai, ma sono troppo concentrata su Addison per rispondere.
Zoey mi da una gomitata. «Oh, ciao.» rispondo indifferente.
«Jasmine, da quanto tempo! Se Kai non mi avesse detto che eri tu, non ti avrei riconosciuta.» ride.
Fingo un sorriso. «Immagino. Tu sei sempre... meravigliosa.» mi sforzo di essere gentile, anche se è la verità. È sempre perfetta.
«Ti ringrazio. Kai, andiamo? Che dici? Altrimenti faremo tardi.»
«Oh, certo. Ci vediamo, ragazze.»
Mi volto verso Zoey. «Ma l'hai vista?»
«Si. E allora? A me è sembrata gentile.»
«Si, certo. E io sono nata ieri...»
«Te lo richiedo, Jasmine. Che ti prende? Voglio dire, so che non ti è mai stata simpatica, ma non ti sembra di star esagerando un po'?»
«Si, forse hai ragione. Sai una cosa? Non ti ho ancora chiesto con chi andrai al ballo...»
«Be', Parker me l'ha chiesto e io ho detto di sì.»
«Parker? Davvero? Sono così contenta per te, Zoey! So quanto ci tenessi.» L'abbraccio.
«Adesso, andiamo. Altrimenti, faremo tardi anche noi.»
Annuisco.

Felice per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora