Una seconda possibilità

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Kai
Arrivo a scuola, questa volta, deciso a darmi una seconda possibilità. Ho riflettuto tanto stanotte. Su Jas, su di me, su Addison. Ripenso alle sue parole, e posso dire? Non mi sarei mai aspettato che pensasse questo di me, lo ammetto.
E forse, non sarebbe del tutto sbagliato se provassi davvero a darle una possibilità.
Questo non vuol dire che io abbia dimenticato Jas, non penso che ci riuscirei mai, infondo. Però, per una volta nella mia vita, voglio pensare a me stesso. Inoltre, lei sta con Lucas. E anche se odio ammetterlo, forse è più felice con lui.
Cammino per il corridoio, ed eccola. Jas. Con Lucas. Lui la sta abbracciando, come se la scenata di ieri non fosse mai esistita. Sono tornati ad essere la coppietta felice di prima.
Si, è decisamente la scelta migliore che potessi prendere, Kai.
Poi vedo Addison, sta parlando con le sue amiche, oggi è particolarmente carina, sono onesto.
Appena mi vede, saluta Gwen e Becky e viene verso di me.
«Kai!»
Sorrido. «Ciao», l'abbraccio.
«Wow, oggi sei particolarmente felice, o sbaglio?»
«Si, a proposito di questo, volevo parlarti...»
Addison è sorpresa. «Oh, certo, ma ora devo andare a lezione. Facciamo a pranzo?»
«D'accordo.»

Jasmine
Che stupida. È ovvio che mi sono immaginata tutto. Kai e Addison sono una coppia perfetta. E poi, non ho mai visto Kai così contento di vederla. Forse dovrei smetterla di fantasticare e concentrarmi sul mio di ragazzo.
Dio, mi sento in colpa solo ad aver pensato una cosa del genere.
Però, le parole di Kai alla festa...
No, Jasmine. Basta così, hai già causato troppi problemi.
«Terra chiama Jasmine...», la voce di Lucas mi riporta alla realtà.
«Scusami, ero sovrappensiero.»
«Va tutto bene?»
Annuisco.
«Sei sicura? Perché ieri...»
«Non parliamo di ieri, ti prego. È acqua passata.»
«Si, hai ragione. Ora andiamo in classe, altrimenti faremo tardi.»
«D'accordo.»

Kai
Finite le lezioni, il corridoio è pieno di studenti. Odio stare in mezzo a così tanta gente, questa è una cosa che purtroppo mi ha trasmesso mia madre. Da che ho memoria, mia madre ha sempre sofferto d'ansia, e di conseguenza, io e mio padre abbiamo dovuto farci i conti.
Ricordo che, da piccolo, era più difficile. Crescendo, mi sono abituato, ho iniziato a capirla e ad accettare che l'ansia non è una nemica. Anche se, a volte, non nego che anche per me non è facile.
A ogni modo, arrivo alla mensa della scuola e mi siedo, aspettando Addison.
Lei arriva qualche minuto più tardi.
«Eccomi. Di cosa volevi parlarmi?», mi dice.
«Vai dritta al punto, vedo», sorrido.
«Devo preoccuparmi?»
Scuoto il capo. «Tutto il contrario.»
«Bene, allora, che aspetti. Parla.»
«Ho pensato a noi, Addison. Voglio davvero che funzioni».
Un sorriso enorme spunta sul suo viso.
«Dici sul serio? Non ci speravo più!», e mi bacia.
Solo dopo mi accorgo di essermi seduto di fronte al tavolo di Jas, Lucas e Zoey.
Jas ci osserva, ma poi distoglie lo sguardo e prende la mano di Lucas, sorridendogli.
Hai preso la decisione giusta, Kai.
Continuo a ripetermelo, pur di convincermi.

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