Halloween parte 2

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A sentire quelle parole, per un momento, il mio cuore si ferma.
Devo correre, immediatamente.
Scendo dalle scale, silenziosamente. Mamma è sul divano a guardare la TV, che fortuna. Esco dalla porta sul retro. Casa di Zoey è vicina, posso andarci a piedi. Menomale.

Arrivata a casa di Zoey, busso energicamente alla porta. Nessuno mi apre, allora grido: «Zoey! Apri, sono io!»
Finalmente la porta si apre. Zoey sta piangendo, è molto agitata e vorrei poterla tranquillizzare anche questa volta, ma sono nella sua stessa situazione.
«Lo abbiamo portato di sopra...»
Ho davvero paura a chiederlo. «Cosa è successo?»
«Non lo so... Voglio dire, stavo ballando con Jane, quando improvvisamente ho visto Kai che parlava con Aiden, sembrava tutto normale. Dopo qualche minuto, ho visto Kai iniziare a bere ininterrottamente... Cazzo, Jasmine. Ha bevuto tantissimo, è svenuto. Io... Non so cosa fare, i miei mi uccideranno...» farfuglia Zoey.
Cerco di assimilare tutto con la poca lucidità che mi è rimasta.
Prendo un respiro profondo. «Dov'è?»
«Nella mia stanza.»
Corro lì.

Apro la porta e vedo Kai sdraiato sul letto rosa di Zoey. Sembra così indifeso, ho paura quasi ad avvicinarmi.
«Kai.» lo chiamo, ma non ottengo risposta.
Quindi ci riprovo, questa volta più forte. «Kai, sono Jas. Mi senti?» Mi avvicino e mi siedo sul letto, accanto a lui. Gli sfioro la spalla.
Lui sussulta. Apre appena gli occhi. «Jas...»
«Va tutto bene.» lo rassicuro.
«No, non va bene.» dice.
«Sta' tranquillo, non sforzarti a parlare, se non ci riesci.»
«Io... Non posso più andare avanti così, Jas. Non ce la faccio.» sembra stia per piangere. Non voglio, no.
«Di che stai parlando?» chiedo confusa.
«Jas, mi hai spezzato il cuore. Tu... Tu hai baciato Lucas, davanti a me... Mi hai fatto così male.» farfuglia, una lacrima gli riga la guancia.
Non riesco a credere a quello che ho appena sentito.
Lui non... Non può dirmi una cosa del genere, adesso. È uno scherzo? Perché, se è così, è davvero di cattivo gusto.
«Che cosa hai detto?»
Kai chiude gli occhi. È esausto. Devo fare qualcosa, devo portarlo a casa sua.

Dopo che Zoey mi ha aiutato a farlo scendere dalle scale, ho chiamato un Uber e siamo arrivati a casa.
Silenziosamente, lo portiamo a casa. I suoi genitori, grazie al cielo, oggi sono fuori casa. Saliamo al piano di sopra, in camera sua.
«Va bene se lo mettiamo a letto?» mi chiede Zoey.
Annuisco. Non le ho detto nulla di quello che è successo a casa sua. Devo ancora metabolizzare, ma la cosa importante è che lui stia bene, adesso.

Zoey mi saluta e mi chiede scusa, io le dico di non preoccuparsi.
Sono da sola ora, con Kai che dorme nel suo letto. So che dovrei andare via, ma non ci riesco. Non dopo quello che ha detto. Quindi, rimango a fissare la sua camera. Guardo le foto appese alle pareti, le gare di matematica che ha vinto, e mi cade l'occhio sulla cornice che è sul suo comodino. Dentro c'è una foto, siamo noi. Con i nostri genitori. Ricordo bene quella foto, la scattammo poco prima che Kai mi rompesse la bambola. Prima che gli dichiarassi guerra per tutta la vita. Mi scappa un sorriso amaro, lo ammetto. Non posso credere che l'abbia conservata dopo tutto questo tempo. Forse l'ha fatto perché gli ricorda quando eravamo ancora, be', amici? Non so se sia il termine adatto in questo momento.
Guardo Kai un'ultima volta e decido che è ora di andare. Spengo la luce e dico: «Buonanotte, Kai.»
Lui non risponde, ovviamente.

Apro la porta di casa, e mi ritrovo mia madre che mi aspetta. È furiosa, ma ora come ora, non me importa nulla.
La sorpasso, ma lei mi ferma: «Dove credi di andare, signorina! Dobbiamo parlare!»
La guardo, sto per piangere e lei lo capisce immediatamente, perché è mia madre, naturalmente. «Possiamo farlo domani? Ti prego, non... Mi dispiace tanto.» balbetto, tra le lacrime.
Mamma mi guarda comprensiva. «Che succede, tesoro?»
«Mi puoi abbracciare solo un momento?»
Mamma annuisce e mi stringe forte. Scoppio a piangere tra le sue braccia. Ora si, che ho assimilato le parole di Kai.

Felice per sempreOù les histoires vivent. Découvrez maintenant