Capitolo 3° A casa del rapitore

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Narratore: Ragazzo del treno

Sentii i due chiacchierare a più non posso, urlando il più delle volte, mentre io stavo preparando la cena per i miei piccoli ospiti.
Non sapevo se l'avrebbero gradita o meno, in verità non sapevo neanche se avrei completato la mia missione...
Mille dubbi iniziarono ad assillarmi, come le mille paure che tenevo nascoste dentro al mio cuore, ma di certo non era questo il momento per essere sentimentali.
Sapevo soltanto che ben presto sarebbe arrivato il signore Oscuro e che sarei stato io stesso a sconfiggerlo, non importa a che prezzo.
Non importa se ne varrà dalla mia vita, non importa neanche se rimarrò qui per sempre, nel passato...
Non importa niente...
Tanto sono io!
Il senza cuore, anche chiamato il corvo dei serpeverde...
Io sono solo una pedina su questa scacchiera e una pedina non ha alcun valore...
Devo smetterla con le fantasie, non sarò mai amato.
Guardai un secondo verso la porta, potevo intravedere due ragazzi che stavano litigando quasi allo sfinimento.
Ebbene si, ammetto che quella scena mi aveva abbastanza innervosito, quanto avvilito.
Per Salazar, sono stati appena ''rapiti'' e pensano a litigare?
Mi chiesi e scossi il capo, non potendo sopportare tale stupidità.
Del resto forse avrei dovuto capirli, i due ragazzi non sono mai stati in questa situazione e non hanno mai avuto a che fare con me...
Figurarsi se avrebbero avuto una conversazione pacifica, barzellette.
Sospirai, continuando a cucinare, avevo preparato una buonissima pasta ai piselli, modestamente.
Quello era il mio piatto preferito, mi usciva talmente perfetto che ne avrei persino fatto un quintale.
Ridacchiai al pensiero, ma subito dopo dovetti ammutolirmi, non volevo assolutamente farmi sentire.
Dovevo mantenere la mia maschera, quella del ragazzino inespressivo e insensibile.
Questa era la mia vita...
Questo era Se-
<<PER SALAZAR POTTER, ABBI RISPETTO!!>>
Qusto era Malfoy se non sbaglio, il ragazzino biondo e sgarbato...
Del resto, quello che aveva urlato di più fino ad adesso...
Sbuffai al pensiero e mi diressi verso stanza, decidendo di farmi vedere.
<<Bisogna ripeterlo, signor Potter? I rumori mi irritano...In quanto a lei, signor Malfoy, ritengo che abbassare la cresta non le faccia male.>>
Commentai, con uno sguardo che non lasciava intendere molto, era solo freddo ed inespressivo.
Non diedi neanche il tempo ai ragazzi di rispondere, che subito dissi :
<<A proposito, tra un po' sarà pronta la cena>>
Convinto che oramai avevo la situazione in pugno, non mi aspettavo quello che in verità stava per accadere.
In verità non avevo niente sotto controllo ed i ragazzi non si erano piegati al mio volere, stavano solo pensando.
Mi ritrovai d'improvviso con il corpo attaccato al muro e con una bacchetta sul collo.
Iniziai a tremare, tremavo visibilmente e onestamente non so per quanto avrei tremato...
Quel volto, quegli occhiali, quell'espressione...
James Potter fatta persona...
Tremai tantissimo, non riuscivo a smettere, ero agitato ed impaurito.
Questo, in qualche modo, sembrò arrivare allo sguardo del ragazzo, che allontanò la bacchetta dal mio collo.
Non disse una parola, nessuno la disse, mi stava squadrando da cima a fondo, dal volto ai piedi.
Sembra quasi che sapesse a cosa stessi pensando, che sapesse della mia improvvisa paura e che la capiva...
Poggiò la bacchetta sulla menzola, guardò Draco Malfoy un istante e poi si voltò verso di me.
Mi guardava, eravamo così vicini ed io così spaventato...
Il ragazzino, tuttavia, sembrava abbastanza tranquillo e mi scostò i capelli dal viso, con una dolcezza che mi ricordava solo Lily...
Quella dolcezza non la percepivo da troppo tempo...
<<Sei Severus Piton, vero?...>>
Mi chiese, lasciandomi abbastanza colpito da tale domanda, non mi aspettavo che lo capisse...
Non avevo mai pensato che potesse scoprirlo..
<<Come...Come fai a saperlo?...>>
Gli chiesi, con gli occhi ancora spalancati e fissi nei suoi.
Harry mi sorrise e si staccò, sembrava quasi che mi stesse dando un'opportunità, ma perchè?
<<Perchè...Perchè sei il mio professore preferito...>>
A quella rivelazione rimasi abbastanza colpito, quanto arrossito...
Davvero diventerò un professore?
È il mio sogno da tutta la vita...

Improvvisamente, dalla cucina, arrivò uno strano odore di bruciato.
Inizialmente non capii, ero ancora preso dalla situazione, fin quando Draco non parlò.
<<P-Professore?! La cucina!>>
Esclamò ed io impallidii, correndo verso i fornelli e spegnendoli, ero abbastanza agitato, ma fortunatamente avevo altro cibo da poter offrire ai miei ospiti.
Presi un sospiro ed iniziai a cucinare.

Narratore: Harry

<<Come l'hai capito, Potter?>>
Mi chiese Malfoy, guardandomi con aria sbalordita, mentre nei miei occhi si stava formando uno strano luccicchio.
Non l'avrei mai ammesso, ma scoprire che era il professor Piton mi aveva reso felice.
<<Beh...>>
Iniziai, rivolgendo uno sguardo a Molfoy, che mi guardava abbastanza smarrito.
<<Un po' l'avevo capito sul treno, quando l'ho conosciuto, somigliava troppo al professore.
Oggi tuttavia, mi è stato confermato... Vedi, tempo fa avevo visto il passato del professore, magari ti spiegherò in dettaglio quando sarò più tranquillo...
Stava appeso su un albero, veniva bullizzato da mio padre, James Potter...>>
Dissi, abbassando lo sguardo, anche se non ero stato io a bullizzarlo, mi sentivo comunque in colpa nel risvegliare quel ricordi nel mio professore.
Sentii Draco buttare un sospiro, sembrava comprendere le mie emozioni, ma era sempre meglio non fidarsi.
Infondo, stiamo pur sempre parlando di Draco Malfoy, il bullo della classe, colui che odia i mezzi sangue...
Non era di certo il miglior compagno da avere in classe...
Ringrazio tutti gli dei per non avermi smistato in serpeverde, non avrei sopportato di averlo anche come compagno nei dormitoi...

Narratore: Severus

La cena stavolta era pronta, avevo fatto la mia specialità, non volevo assolutamente che la perdessero.
''Pasta ai piselli, che bontà!''
Pensai, sfoggiando un sorriso, anche se forse non dovrei riderci tanto dal saper cucinare solo la pasta..
Mi sentii leggermente in imbarazzo, ma scrollai il pensiero di dosso e portai i piatti a tavola.
<<La cena è servita>>
Dissi e i due ragazzi iniziarono a guardami con occhi diversi, con meno odio nei miei confronti.
<<La ringrazio professor Piton>>
Disse Harry ed io annuii, riuscendo a trattenere anche il minimo movimento di labbra, non volevo sorridere...

Non volevo sorridere perchè chi sorride, ben presto, sarà pugnalato al petto...

Continua

Com'era?

Spero che vi sia piaciuto, fatemi sapere💚
Un saluto;

Dalla vostra Serpeverde🐍💚













Nati per Voldemort (Drarry VS Snarry)Where stories live. Discover now