𝟐 ❘ 𝐍𝐮𝐨𝐯𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐧𝐳𝐞

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𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤'𝐬 𝐏𝐎𝐕

Si era fatta ora di cena, così preparerai il mio pasto, senza fare miracolosamente disastri e andai a letto. Il giorno dopo mi svegliai con la consapevolezza che sarei rimasto tutta la sera fuori al balcone per osservare le stelle cadenti, perché era finalmente arrivato il 10 agosto: la Notte di San Lorenzo. Parte della giornata la passai al mare, alternandomi tra il lettino e l'acqua. Fu un giorno molto tranquillo, ma non potevo aspettarmi della sorpresa che mi attendeva la sera.

Tornai a casa, facendomi una lunga doccia e cucinando e aspettai che si facesse l'ora perfetta per osservare il cielo stellato, occupando quel tempo a guardare Netflix.

Seoul era completamente immersa nel buio. "Finalmente" pensai. Portai due sedie fuori: una per sedermi e l'altra come sgabello, per appoggiare le gambe...e aspettai.

Avevo dimenticato gli auricolari in casa, ma ero troppo pigro per alzarmi e poi ero comodissimo. È stato un bene averli dimenticai in camera perché mi sarei perso il vero spettacolo.

Fu un attimo, che la mi attenzione venne catturata su una stella in movimento. L'avevo vista!
Espressi il mio desiderio, ma non posso rivelarlo, altrimenti non si avvererà.

All'improvviso sentii una zanzariera essere aperta e successivamente richiusa. Non capii da dove arrivasse il suono, finché quello strusciare quasi fastidioso, non venne sostituito da un canto.

Se per tutta la sera la mia attenzione era stata riversata sul cielo costellato dalla luna e da piccoli e luminosi puntini bianchi, adesso ero totalmente rapito da quella voce profonda e rassicurante. Non mi curai delle stelle che arrivavano una dopo l'altra, sparendo subito dopo, no, era più importante la voce sconosciuta, che capii che provenisse dal piano di sopra.

Era...bellissima, rassicurante, mi cullava con quelle note profonde e dal modo in cui accarezzava con intensa delicatezza parola dopo parola. Ne fui talmente incantato, come un marinaio che ascoltava il canto mortale di una sirena.

Era quello il paradiso?

Dovetti ritornare sulla terra quando la voce smise di cantare e il suono fastidioso della zanzariera ritornò: quella persona era rientrata in casa.

'Quella persona' era un uomo: chiunque fosse il proprietario di quella voce che riusciva a toccare delle note così profonde, apparteneva ad un uomo e di questo ero certo al cento, anzi, mille percento.

Ormai delle stelle cadenti non mi importava più nulla, aspettavo solo l'indomani per andare a trovare l'unico vicino del piano di sopra. Misi con una velocità - che non credevo di possedere - il pigiama e mi lavai i denti, fiondandomi sul letto.

Se fossi andato a dormire presto, 'domani' sarebbe arrivato più velocemente.

Così fu.

Mi sembrò di aver chiuso gli occhi solo per due secondi - tralasciamo che questo accade tutti i giorni -.

Obiettivo del giorno: scoprire il proprietario di quella stupenda, bellissima, piacevole, carezzevole (ho già detto stupenda?) voce.
La stanchezza non mi sfiorò neanche per un millesimo di secondo e aprì la porta. Se non fosse stato per la voce di Jin, non mi sarei mai accorto di quello che avevo ancora addosso:

«Buongiorno Jungkook...perché esci in pigiama?»

Che figura di mer-

Feci una doccia, mi vestii e preparai i pancake, sporcando tutto il piano cucina, oltretutto. Persi un sacco di tempo tra lo scegliere i vestiti e il profumo da indossare.

The Night of San Lorenzo ❘ JJK x KTH ✔ Where stories live. Discover now