15. Boy, you got my heartbeat runnin' away

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POV EVELINE

Resto seduta sugli spalti della palestra a scuola, con Amy e le altre ragazze al mio fianco e tutti i ragazzi dietro di noi.

William, Aidan, Cris e la loro squadra hanno iniziato la partita circa mezz'ora fa e stanno vincendo, soprattutto grazie a Cris e William che stanno facendo un ottimo lavoro di squadra, in realtà lo stanno facendo tutti ma si vede proprio che Will e Cris ci stanno mettendo molta più passione e impegno rispetto a tutti gli altri.

E io sono fierissima di William e felice, tanto che il mio cuore si scalda, e lo fa ancora di più ogni volta che Will sorride quando la palla centra il canestro.

Però mi sto anche preoccupando per Aidan, sembra strano... non saprei spiegare esattamente il perché io abbia questa impressione, forse me lo sto immaginando ma sembra davvero deconcentrato e non ci mette tutto sé stesso come al solito.

Vorrei andare da lui e chiedergli come mai è perso nei suoi pensieri, e mi sembra anche stanco, come se non avesse dormito la scorsa notte. Ha delle occhiaie profonde che lo fanno credere, e io penso che effettivamente non ha riposato.

C'è qualcosa che lo affligge, e vorrei sapere cosa.

Purtroppo però, ora non è possibile, hanno quasi finito di giocare, mancano dieci minuti, e di certo non posso entrare in campo.

Gli parlerò dopo, se ne avrò la possibilità.

Una fitta di dolore, simile a un piccolo pugno, colpisce la mia pancia, principalmente la posizione in cui si trovano le ovaie.

Arriccio il naso e posiziono una mano nel punto dolorante, cercando di non gemere di dolore e di non far notare a nessuno ciò che sta accadendo.

Non voglio fare preoccupare Amy e le ragazze, è solo un dolore passeggero, va e viene, lo posso sopportare per quel poco tempo che rimarrà.

Alzo la testa, guardo gli spalti pieni di persone e poi porto lo sguardo sul campo, dove William sta palleggiando la palla e correndo in mezzo alle persone, Cris cerca di stare parallelo a Will, per farsi passare la palla quando e se servirà.

Mi concentro sui movimenti fluidi e veloci di William, qualche volta rischia di sbattere contro quelli della Pilgrim, ma non permette a nessuno di intralciare il suo cammino e di rubargli la palla dalle mani.

Sbarro gli occhi appena William arriva quasi al canestro, praticamente tutti ci alziamo in piedi e molte persone urlano il nome di Will.

Una fitta di dolore mi fa distogliere lo sguardo, impedendomi di guardare la partita.

Strizzo gli occhi e tocco di nuovo la pancia dolorante, faccio qualche sospiro, cercando di alleviare il male che però non cessa.

Massaggio lentamente il punto dolorante ma il dolore non diminuisce.

«Eve, stai bene?» domanda Amy, accarezzandomi la schiena, si sente dal tono di voce che è preoccupata.

Annuisco piano, la guardo e sorrido, tentando di rassicurarla. «Si, devo andare in bagno, arrivo subito.» detto questo, le do la schiena e cerco di passare tra la gente.

Una volta riuscita a scendere dagli spalti, esco dalla palestra, avviandomi verso ai bagni femminili, entro all'interno e mi rinchiudo a chiave in uno dei quattro box.

Appoggio la fronte sulla superficie in legno della porta e tengo gli occhi chiusi, facendo respiri profondi.

Questi dolori erano iniziati mesi fa, in realtà è passato quasi un anno, all'inizio erano meno forti e frequenti, ma poi con il passare del tempo il livello di dolore è aumentato e quando ho il ciclo tendo ad avere molto male.

DARKNESS INSIDE Where stories live. Discover now