Analessi

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«Papà svegliati svegliati! Sai che giorno è oggi eh? Eh?»

Una voce infantile e vivace risvegliò l'uomo disteso sul letto. Era sempre un bel buongiorno quello che riceveva, la vivacità di quella piccola creaturina lo faceva alzare col piede giusto. Fece finta di dormire, disteso a pancia in su con un braccio che copriva gli occhi, facendogli credere che stesse ancora dormendo. Questo gli fece mettere il broncio, gonfiando le guance paffute e guardarlo con gli occhi grandi che ricordavano i cieli più limpidi. Era adorabile, una cosa così pura. Non riuscendo a resistere a quel faccino, la prese di colpo dai fianchi, iniziando a fargli il solletico e facendola ridere con una risata genuina.

«Buongiorno anche a te signorina. Dimmi tu, lo sai che il tuo vecchio ha la memoria corta. In effetti, non mi ricordo nulla.»

«Ah ah, che spiritoso. È il mio compleanno! Oggi finalmente posso navigare nei mari con te! Sono così stufa di aspettare, non mi ci porti mai. Ormai sono grande!»

L'uomo sorrise d'istinto, accarezzando con tocco affettuoso e paterna la piccola testa corvina della bambina, che sorrideva in continuazione. Glielo aveva promesso dopotutto: appena arrivava il suo dodicesimo compleanno, l'avrebbe portata per un giorno intero a navigare, falla sentire come un capitano con la sua ciurma.

«Giusto pesciolina, lo avevo promesso. E sai anche che un pirata mantiene sempre la promessa. Ma, prima di tutto, ti voglio dare questo. Spero ti possa piacere mia piccola pesciolina.»

Da sotto il letto, tirò fuori una scatolina, legata con un nastro rosso come il sangue che usciva dalla ferita. Gli occhi della bambina si illuminavano, piena di felicità e gioia e prendendola tra le piccole mani e, con cura ed attenzione, sciolse il nodo. All'interno, c'era un ciondolo dorato, con al centro una piccola gemma di lapis lazuli.

«Era di tua madre. Ci tenevo così tanto a quel ciondolo che adesso lo dono a te. Era la donna che amavo di più, ma ora ci sei te, il mio secondo amore più grande.»

«Eddai papà, così sei troppo sdolcinato! Eppoi me lo racconti sempre come l'hai conosciuta, che durante una battaglia i vostri sguardi si erano scontrati ed è stato amore a prima vista, e che da lì bla bla bla. Non c'è bisogno di raccontarmelo di nuovo

Kyle rise appena per quella sua reazione. Era piccola dopotutto, quel tipo di amore ancora non l'aveva capito molto bene. Gli ricordava troppo sua madre: lo stesso carattere determinato e ribelle, sempre a combinare dei guai e piena di sogni e speranze. Sicuramente quando sarebbe maturata e divenuta grande, sicuramente sarebbe stata desiderata da molti. In tutto questo, la bambina era già andata in cucina, aspettandolo con impazienza mentre l'uomo si mise con calma seduto. Dodici anni, erano già passati sei anni dalla morte della madre. Ma era riuscito a non farglielo pesare alla figlia. Non se lo sarebbe perdonato. Doveva mantenere quella felicità e quella determinazione fino a che aveva respiro.

«Non uscire senza di me Corallie. D'accordo che è un giorno speciale per te, ma devi rimanere calma.»

Per un momento voleva controbattere, ma Corallie annuì, respirando lentamente e profondamente, mantenendo come meglio poteva la calma.

Il sole era molto evidente in cielo, nessuna nuvola in vista ed i gabbiani che volavano liberi in cielo. Una giornata perfetta insomma. Corallie correva per la nave, chiedendo all'equipaggio praticamente tutto quello che c'era sulla nave, perfino la più piccola ed insignificante cosa che vedeva. Kyle l'osservava dal timone, sorridendo con dolcezza e divertimento da questa sua curiosità innocua.

«Quindi è quel giorno eh? È cresciuta in fretta. Dobbiamo fargli avere il più bel ricordo della sua vita!»

La voce squillante di John lo fece appena sussultare, mantenendo comunque una postura decisa e tranquilla. Anche John non scherzava con la curiosità. Dopotutto, aveva ancora venticinque anni, era per lui ancora piccolo visto che Kyle ne aveva solo trentadue, ma con Corallie era maturato troppo in fretta non appena aveva saputo dalla moglie del fatto aspettava quella gioia di vita.

𝐀 𝐬𝐭𝐨𝐥𝐞𝐧 𝐥𝐨𝐯𝐞Donde viven las historias. Descúbrelo ahora