Capitolo 26

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Ormai erano arrivati al giorno prima della missione e quella sera Izuku avrebbe assunto i medicinali per la sospensione del suo calore, erano entrambi preoccupati anche se cercavano di nasconderlo tra una scappatella e l'altra.
Andare a fare colazione prima sarebbe stato impossibile, ma ora, con quel biondo a fianco non sarebbe stato complicato, ci pensava lui ad abbassargli i livelli ormonali quando aveva delle ondate.
I loro compagni in cucina stavano parlando tranquilli quando li videro arrivare insieme con una calma insolita e inaspettata.
Kirishima ormai era al corrente della loro relazione quindi ci badava poco, era più preso a osservare Denki con desiderio mentre questo lo ignorava o perlomeno così cercava di fare anche se il suo viso era rosso dall'imbarazzo mentre cercava di guardare da un'altra parte, sicuramente c'erano stati dei risvolti in quella situazione.
<Buongiorno> Todoroki fece capolino in cucina con una tazza di the fumante con Momo al suo fianco sorridente. Midoriya iniziò a domandarsi quante situazioni stavano cambiando la dentro quando qualcuno gli bussò sulla spalla.
<Ehi Deku come va?> Ochako gli si era avvicinata stando attenta a toccarlo piano, probabilmente per non infastidirlo con quel contatto. La riteneva pur sempre sua amica anche se l'aveva respinta e non era sicuro di voler perdere quel rapporto con lei ma aveva necessità di mettere dei limiti se possibile.
<Ciao Uraraka, bene grazie. Tu?> si sederono tutti agli sgabelli in cucina continuando a conversare mentre Bakugo preparava in silenzio la colazione.
<Domani allora andate in missione eh? Sei pronto?> la castana aveva lo sguardo preoccupato.
<Effettivamente un pò si, spero che riusciremo a catturare i villain e-> non finì la frase che il biondo lo interruppe.
<Noi ci riusciremo ovviamente!> Katsuki si voltò mostrando le mani scoppiettanti pronte e fibrillanti per i nuovo compito, sicuramente non vedeva l'ora di far esplodere qualcosa.
<Certo Kacchan!> gli sorrise Midoriya sicuro e determinato con gli occhi che brillavano. Gli altri nella sala li osservavano avere questo inusuale modo di conversare, prima si limitavano ad attaccarsi e ora riuscivano a parlare tranquilli, doveva risultare strano agli occhi altrui.
<Ma con il tuo... problema?> intervenne Momo parlando piano, incerta se toccare l'argomento.
<Ecco... prenderò delle precauzioni e ovviamente starò attento.> la guardò convinto cercando di tranquillizzarla ma anche Denki intervenne.
<Sei sicuro che convenga Deku?> erano tutti in pensiero all'idea di mandare un omega durante quei giorni in missione, era una scelta azzardata e pericolosa e non comprendevano perchè qualcuno avesse autorizzato la cosa.
<Adesso state tutti zitti comparse, a Deku penserò io, fine della storia. Fate la vostra cazzo di colazione e andiamo ad allenarci!> Bakugo sputò fuori la frase senza rendersi realmente conto facendo avvampare immediatamente Izuku dall'imbarazzo anche se provava a nasconderlo dietro un sorriso appagato e felice per quell'esternazione.
<Kacchan...> si grattò la testa guardandolo negli occhi.
<Che vuoi?> si mise a sedere bevendo la sua tazza di caffè mentre tutti erano rimasti in silenzio.
<Che succede ragazzi? Buongiorno a tutt-> Mina comparve sull'uscio della cucina osservando le facce dei compagni sconvolte, escludendo ovviamente il mono espressivo Todoroki.
<Ma che cosa...? Ragazzi? > la ragazza rosa continuò senza risposta.
<Gente su basta, Kacchan non ha detto nulla di strano. Mina buongiorno, vieni a fare colazione.> Izuku gli sorrise dolcemente ma lei prese una tazza di latte posizionandosi vicino al biondo.
<Che hai detto Baku?> lo stava punzecchiando e il verdino capì che la situazione stava sfuggendo di mano.
<Oh cazzo, ti ci metti pure tu ? Non ho detto nulla di strano, solo che in missione ci penserò io a Deku se ci saranno imprevisti, punto.> lo ripetè adirato ma deciso.
<Non pensi che stiamo in silenzio perchè hai espresso una frase molto fraintendibile ?> intervenne Uraraka fissandolo dubbiosa con un sopracciglio alzato.
<Ehhh? Io non devo spiegazioni a nessuno.> replicò Katsuki sprezzante.
<Diciamo che non è proprio da te dire frasi di questo tipo, non puoi biasimarli se ora stanno facendo domande.> Shoto si era andato a sedere al divano accendendo la televisione con il volume al minimo.
<Tsk.> Bakugo si sentiva sotto interrogatorio, con le spalle al muro, voleva solo andarsene da la.
<Baku l'unica cosa che ci interessa è la salute di Deku e se ci dirai che sarà tua premura occupartene stiamo più tranquilli. Ora basta ragazzi, abbiamo gli allenamenti tra venti minuti, sbrighiamoci.> concluse Momo assertiva andandosi a sedere vicino a Todoroki.
Tsuyu e Ochako andarono verso le camere seguite da Eijiro e Denki presi a parlare a bassa voce, il rosso gli aveva poggiato il braccio sulla spalla tenendolo vicino.
<Ohi Deku non perdere tempo, abbiamo da fare.> lo rimproverò il biondo sotto lo sguardo della castana.
<Si si Kacchan.> cercò di smettere di rimuginare terminando il pasto per poi alzarsi.
<Mi vado a preparare.> poggio una mano sulla spalla di Bakugo stringendo appena quando vide i suoi rubini fissarlo, ardenti.
<Uhm.>

Dopo dieci minuti erano già nella palestra per allenarsi, dovevano prepararsi al meglio per la missione del giorno successivo e All Might li aveva avvertiti che quella sera ci sarebbe stata una riunione per metterli al corrente dei dettagli. Nella convocazione erano stati chiamati, oltre ai ragazzi della scuola Shiketsu, Shoto, Bakugo, Izuku, Eijiro, Denki, Uraraka e Yaoyorozu, erano stati aggiunti altri compagni così da avere un bel gruppo variegato che aveva appuntamento alle ventuno con gli altri heroes impiegati.
<Allora Kacchan vorrei facessimo un pò di prove di combattimento, voglio provare ad integrare al meglio il resto dei miei quirk, che ne dici? Finora penso di non averli espressi nel modo migliore possibile e mi voglio impegnare per cercare di usarli tutti anche se-> la palestra era grande e loro si erano ritagliati una parte per il loro scontro mentre gli altri procedevano nei loro addestramenti poco distanti.
<Cazzo Deku, sono già pronto! Iniziamo!.> lo guardava con le mani scoppiettanti pronto a cominciare, gli occhi gli brillavano fibrillanti. Quelli erano i momenti in cui Katsuki metteva più a lavoro la mente concentrandosi e mettendo a punto strategie in poco tempo, erano dei confronti che affinavano sempre di più i loro poteri e il loro gioco di squadra capendo al meglio le potenzialità applicabili in battaglia.
Midoriya iniziò a rilasciare una cortina di fumo viola cercando di nascondersi, correndo nella direzione opposta dell'altro che detonò subito le mani eliminando il problema visivo, il verdino comparì dall'alto afferrandolo con la frusta nera saltandogli contro caricando il pugno.
Bakugo caricò le mani in avanti spostando il suo corpo indietro velocemente e tirando la frusta verso di lui scagliando Izuku a terra che potenziò subito le gambe saltando grazie a galleggiamento e, posizionando le mani all'indietro, si diede velocità con il movimento tra pollice e indice caricando il OFA. Il biondo si scansò con un braccio nella direzione opposta evitandolo per poi muovere l'altro verso il viso di Midoriya che riuscì ad evitarlo usando il suo senso del pericolo.
Andarono avanti per un paio d'ore finchè non furono sufficientemente soddisfatti e sudati, si sederono a riprendere fiato bevendo dell'acqua e integratori che il biondo si portava sempre a presso.
<Kacchan sono passate le quattro, ti va se tornando prendiamo un gelato?> propose il verdino sorridendogli dolcemente. Aveva tutti i capelli arruffati e la maglietta bianca gli faceva ormai da seconda pelle, aveva anche cambiato colore viste tutte le volte che si era trovato vicino alle mani esplosive dell'altro.
<Mh, si può fare nerd, oggi fa caldo.> sentenziò Katsuki osservandolo in silenzio, anche i suoi vestiti non stavano meglio, la canotta era in parte distrutta e faceva intravedere il suo corpo atletico e delineato, frutto di continue esercitazioni.
Izuku deglutì cercando di trattenersi nel mettergli le mani addosso, gli altri erano andati a pranzo tornando in dormitorio invece loro si erano portati due panini determinati a concludere quell'allenamento in modo perfetto.
Il biondo si alzò arruffandogli i capelli cominciando a camminare e, non notando l'altro al suo fianco, si girò infastidito con l'espressione adirata.
<Che diamine hai deciso? Vuoi restare tutto il giorno qua ?> il verdino ammirava come il vento gli scompigliava i capelli e ricordava come quel corpo, così bello e così suo, lo avesse posseduto più e più volte ripetendogli il suo nome nell'orecchio a fior di labbra. Quelle che lo avevano baciato più e più volte con desiderio e bramosia, pronte a sconvolgerlo e mandarlo in confusione ancora e ancora. Ora ne era sicuro, era innamorato di Bakugo.
Con questa rivelazione per la mente si alzò velocemente superandolo, avvampando immediatamente.
<Deku...?> domandò dubbioso l'altro con voce calma.
<A-andiamo Kacchan, facciamo una corsa fino al bar a chi arriva prima!> l'unico modo era non pensarci e cercare di tenere quella dichiarazione ancora per se.
<Facciamo senza quirk però! Tanto non mi batti!>
<Non pensare che io te lo permetta !!>
<Voglio proprio vedere !>
Il biondo cominciò a correre sorridendo felice per la sfida sotto gli occhi di un Izuku ormai perdutamente innamorato di lui.

Dannato rivaleWhere stories live. Discover now