Capitolo 16

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Raziel aprì con calma gli occhi grigi. Rimase fermo immobile cercando in qualche modo di individuare per bene l'ambiente circostante fino a quando non individuò per bene le pareti ruvide della caverna circolare nella quale aveva vissuto gran parte della sua vita. Sempre con molta calma si mise seduto cercando in qualche modo di stendere le ali, sentendo anche che la schiena gli faceva male, e fu allora che si ricordò delle sue ali tagliate e sbuffò. Non sapeva per certo quanto tempo avesse passato in letargo dopo che Igor gli aveva letteralmente strappato le ali a colpi di accetta ma era certo che ne fosse passato tanto anche perché non sentiva la viscosità del sangue fresco sulla sua schiena. Probabilmente aveva perso molto tempo per andare completamente in letargo per via del dolore atroce alla schiena: era finito in un dormiveglia che poi gli aveva allungato il periodo di letargo.

Raziel si alzò con calma sbadigliando leggermente mentre il suo stomaco iniziava a brontolare per la fame: quanto avrebbe dato per mangiare qualcosa preparata da Angeline. Certo aveva per un po' odiato la ragazza che gli aveva preso Igor ma in realtà era stato lui quello in torto. Lo aveva capito prima che Igor tornasse per tagliargli le ali e aveva anche intenzione di scusarsi con Igor per quello che aveva detto alla fine della battaglia ma l'altro aveva preso alla sprovvista e aveva perso del tutto l'amicizia con l'umano e poi lui non l'avrebbe mai perdonato per le sue ali. Tagliare le ali a un guardiano era quello di più sbagliato che qualcuno potesse fare.

Raziel sospirò nuovamente prima di dirigersi con molta calma verso l'esterno della caverna cercando di affinare l'udito in modo da poter avvertire una qualunque presenza di demoni ma, anche se ci mise un bel po' per colpa del letargo, dei demoni non c'era minimamente traccia: li avevano uccisi tutti quanti. Il Guardiano fu felice di quella notizia e ritornò nella sua caverna intenzionato ad avvicinarsi al villaggio per capire cosa fosse successo ad Igor e Angeline in quegli anni e forse aveva anche una mezza idea di urlare contro l'altro per quello che aveva fatto alle sue povere ali e poi aveva fame e al sol pensiero dei piatti di Angeline, precisamente dei dolci della ragazza, non poteva non provare a farsi cucinare qualcosa. Non sapeva minimamente come i due potevano prendere il suo ritorno al villaggio, probabilmente ormai erano entrambi abbastanza più grandi di lui di aspetto, ma doveva assolutamente parlare con loro. Non sarebbe mai stato davvero tranquillo senza parlare a cuore aperto con i due e dire loro quello che veramente pensava. In realtà Raziel non era nemmeno certo che Igor non avesse parlato di quello che era successo con Angelina e molto probabilmente la donna che aveva sempre avuto paura di lui ritornasse a temerlo come una minaccia.

Era un po' preoccupato anche dal fatto di non avere più le ali e quindi di non poter scappare velocemente dal villaggio in caso di bisogno come aveva fatto anni prima quando aveva riaccompagnato a casa un piccolo Igor. Ma doveva andare li, doveva capire cosa fosse successo durante il suo letargo e forse l'assenza delle sue ali poteva aiutarlo a sembrare un semplice umano e quindi non far spaventare la gente che ancora non lo conosceva. Deciso ad attuare quel piano Raziel si diresse verso uno dei bauli contenenti vestiti di tutti i generi all'interno della sua caverna fino a quando non trovò un mantello ancora in ottime condizioni nonostante tutti gli anni che fossero passati: poteva camuffarsi da umano senza troppo problemi.

In quel momento però aveva davvero bisogno di farsi un bagno e fu per quel motivo che il guardiano uscì nuovamente dalla caverna questa volta però portandosi dietro il mantello e dei nuovi vestiti visto che era certo che sulla casacca che stava indossando fossero ancora presenti delle macchie enormi di sangue in corrispondenza della sua schiena.

Non ci mise molto ad arrivare al torrente ben nascosto e del quale molto probabilmente gli umani nemmeno sapevano dell'esistenza. Con molta calma si spogliò ed entrò nell'acqua gelida rabbrividendo anche per un momento e sentendo anche un leggero bruciore dietro la schiena per via dell'acqua che andava a lambire le ferite. Continuò ad avvertire freddo anche dopo parecchi minuti e scocciato da tutta quella situazione il guardiano decise di immergersi completamente, e quindi anche la testa, per potersi abituare il più velocemente possibile. Fu un'ottima idea e in poco tempo l'acqua che prima era fredda era diventata sopportabile tanto che Raziel per un attimo si dimenticò anche del fatto che aveva fame e bisogno di mettere qualcosa sotto i denti. Il pensiero gli tornò in mente solo quando uscendo dall'acqua del fiume si trovò ad osservare uno scoiattolo che si era avvicinato ai suoi vestiti e non resistette ai suoi istinti raggiungendo velocemente l'animaletto per poi mangiarlo in pochi bocconi. Prima di conoscere Igor e Angeline era sempre stato abituato a mangiare carne cruda quindi per lui non era minimamente un problema solo che non mangiandone da un bel po' quello scoiattolo aveva davvero un sapore molto strano. Cercò di non darci molto peso e si mise i vestiti puliti che si era portato dietro per poi attorcigliarsi la coda intorno alla vita in modo da farla sembrare una semplice cinta e non quello che era veramente. Dopo di ciò prese il mantello e lo mise piegato su un braccio, i suoi lunghissimi capelli avevano ancora bisogno di sciugarsi e lui non aveva nessuna intenzione di bagnare il suo mantello con essi quindi se lo sarebbe messo solo e soltanto una volta che fosse arrivato in vista del villaggio. Il mantello gli serviva non tanto per coprire la sua vera identità ma più che altro per sembrare un vero e proprio viaggiatore agli occhi di quelli che non lo conoscevano. Almeno in quel modo poteva avere una scusa per entrare senza troppi problemi all'interno delle mura che il biondo sapeva essere per forza ancora in piedi. Le avevano costruite di fretta quello era vero ma comunque erano solide ed era certo avrebbero retto per tantissimi anni.

Il GuardianoWhere stories live. Discover now