Sei così dolce

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G- Quindi?- chiese l'uomo guardandomi, lo guardai a mia volta e scocciata gli chiesi,

Y-Quindi cosa Ghost?- lui mi guardò abbassando lo sguardo, forse ci era restato male pensai, continuai a guardarlo e poi dissi,

Y-Scusa, non volevo risponderti male- dissi io guardandolo, lui tornò a guardarmi assottigliando leggermente gli occhi, sembrava mi scrutasse per guardarmi anche l'anima, capire a cosa stessi pensando e probabilmente anche prevedere le mie risposte,

G-No Y/n non ci sono restato male-  disse lui continuando a guardarmi

G-Quindi mi dici cosa ti è preso o ti devo torturare per fartelo dire- mi guardava con quei suoi occhi marroni scrutandomi da capo a piedi, risi di gusto e lui alzò le sopracciglia interrogativo 

Y-Oh credimi, ne conosco di torture ma nessuna mi ha mai fatto dire niente, niente di fisico può farmi male- dissi le ultime cose incupendomi un po', lui lo notò e disse 

G-Allora siamo più simili di quanto pensassi - sorrise leggermente da sotto la maschera e io gli dissi,

Y- Vuoi sapere veramente perché me ne sia andata?- lui annui io presi coraggio e dissi

Y-Quella pizza mi ha fatto schifo tutto qua-  non ci riuscivo, non riuscivo a dirglielo, non volevo aprirmi con nessuno, nessuno mi aveva mai ascoltata e capita e non l'avrebbe fatto neanche lui, ne ero sicura, lui mi guardò e disse

G-So che non è così- mi fissava interrogatorio come sempre, ma con un pizzico di presunzione,

Y- E quindi cosa dovrei avere scusa ?- chiesi io,

G-Disturbo alimentare- lo disse quasi con un filo di voce, come se avesse leggermente paura di sbagliarsi o di ferirmi,

Y-Cosa?- dissi io facendo palesemente finta di non capire dove volesse arrivare, lui mi guardò quasi dispiaciuto per quello che stava per dire

G-Soffri di un disturbo alimentare-  spostò lo sguardo verso di me aspettando una mia reazione che confermasse la sua teoria,

Y- Ma stai delirando o ti droghi?- dissi nel panico più totale velandolo con una risatina,

G- Soap lo sa?- chiese pacato tornando a guardare davanti a lui,

Y- Non sa niente, perché io non ho niente Ghost- lo dissi con un tono incazzato peer fargli capire che si sbagliava ma lui non mollò e mi disse

G-Y/n lo sappiamo entrambi cos'hai, stai mentendo a me e questo è ok ma non va bene che tu menta a Soap, lui ci tiene a te - l'uomo in parte a me si stava addolcendo e no non penso che oo me lo sia sognata,

Y- E anche se fosse? Perché dovrebbe saperlo?- dissi io ormai avevo ceduto non si può più tornare indietro,

G- E come un papà per te, dovrebbe saperlo prima di farti fare cose che con la tua condizione non saresti in grado di fare- quelle parole erano come una pugnalata al petto per me, l'unica cosa che mi potevi dire per farmi star male era che io non fossi in grado di fare un certo tipo di cosa,

Y- IO SONO PERFETTAMENTE IN GRADO DI FARE QUALSIASI COSA- dissi io alzando la voce di un pochino, un pochino troppo, quando mi agitavo tra l'altro iniziavo a tremare, lui mi guardò assottigliò gli occhi e disse,

G- Ok adesso calmati - adottò un tono dolce, probabilmente per farmi calmare cosa che non riuscì minimamente a fare, anzi,

Y- NON DIRMI COSA CAZZO DEVO FARE GHOST - iniziai a tremare ancora di più e a respirare in modo affannato,

G- Y/n...- mi chiamò dolcemente, mi girai con gli occhi spalancati in preda ad uno dei miei tanti attacchi di rabbia, lui continuava a guardarmi e mi incantai guardandolo a mia volta ma continuai a tremare così lui inaspettatamente mi mise la mano sulla coscia accarezzandomi guardai la sua mano e poi guardai lui 

G-Shh ora ci calmiamo un poco, si?- disse queste parole dolcemente mentre con la mano libera mi accarezzava il viso, mi incatenai ai suoi occhi calmandomi immediatamente sotto il suo tocco, le sue  mani erano molto grandi e sembravano così rudi ma il suo tocco era talmente dolce che sembrava il tocco di una fata, i miei muscoli da tesi passarono a rilassati e istintivamente misi la testa sulla sua spalla, all'inizio i suoi muscoli si erano tesi ma poi dopo un paio di secondi si rilassarono,

Y- Scusa, n-on non volevo rispo..- Ghost mi fermò subito e disse

G- Tranquilla è tutto ok, ora stai meglio?- disse lui sempre con quel tono preoccupato, che mi faceva sciogliere,

Y- S-si- dissi balbettando, non pensavo lui avesse questo lato dolce,

G- Vuoi tornare dentro Luv?- disse un po' scocciato, 

Y- Luv?- mi scioglieva quel nomignolo soprattutto detto da quella voce bassa e roca,

G- Ti da fastidio?- chiese lui, i suoi occhi dicevano che sperava di sentirsi dire un no, lo sperava tanto, 

Y- Ass- No, Stai tranquillo- stavo per dire assolutamente no dio santissimo, mi guardò facendo un sorrisino ben visibile anche dalla maschera,

G-Si chiederanno dove sei finita, torniamo dentro- lo disse con un pizzico di fastidio, forse vuole stare qua con me?  io sorrisi e gli dissi 

Y-Si hai ragione, meglio che torniamo- lui si alzò e io improvvisamente sentii un senso di vuoto, come se quando si fosse alzato mi avesse strappato un pezzo di anima,

G- Mi prometti una cosa..- disse lui abbassando lo sguardo,

Y- Dimmi- alzai lo sguardo per guardarlo e buttai a terra la sigaretta ormai finita,

G- Dillo a Soap, quando te la sentirai ovvi..- stava per finire la frase ma lo fermai subito e gli dissi,

Y- Si Ghost, tranquillo glielo dirò-  lui annui e mi aiutò ad alzarmi, 

Fecimo quel pezzo di strada in silenzio, e entrammo nel ristorante

....

Ecco il quarto capitolo, sono stata malata quindi ho pubblicato leggermente più spesso spero che questa cosa continuerà anche quando non sarò malata, grazie per aver letto anche questo capitolo, lasciate un voto e un commento, GRAZIEEE❤️

When you became home- Simon Riley "Ghost"Onde histórias criam vida. Descubra agora