13. Our first Christmas

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CHRISTIAN

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CHRISTIAN

Le mani di Stella si incastrarono fra i miei capelli, sul suo viso nacque un sorriso così dolce e luminoso da far concorrenza all'albero di Natale alle nostre spalle. Tutte le volte in cui piantavo i miei occhi nei suoi, il cuore cominciava a battere così forte che quasi avevo paura potesse uscire fuori dal petto.

«È il Natale più bello di sempre» mormorò lei, guardando dalla finestra con stupore i fiocchi di neve infrangersi sull'asfalto.

Sorrisi annuendo, spostando qualche boccolo dietro alle sue spalle per liberarle la visuale. «Con te ogni giorno è bellissimo» risposi, lasciandole un bacio sulla tempia.

Si voltò nuovamente verso di me, questa volta con un'espressione soddisfatta sul viso, e mi stampò un bacio sulla bocca. Vederla serena aveva fatto nascere in me una sensazione incredibile di appagamento, sapevo che solo Stella avrebbe potuto curare quelle ferite che avevo dentro e non volevo più vivere con ansie e paure da trasmetterle. La sua energia, vitalità e il suo amore sarebbero state le mie armi per vincere e superare quei traumi che non avevo mai avuto il coraggio di affrontare.

«Mi dispiace che proprio oggi tu sia lontana dalla tua famiglia» asserii, lasciandomi sfuggire un sospiro di dispiacere.

Stella accennò un sorriso amaro, allungando le mani per legarle alle mie. «Torno a Napoli per Capodanno. Loro lo sanno, sono abituati» rispose sconsolata.

Non dissi niente, solo l'attirai a me e la strinsi forte, respirando il suo dolce profumo. Sapevo che le mancasse casa, me lo ripeteva spesso seppur specificasse il suo amore per Milano, e in cuor mio speravo che la mia presenza potesse anche un minimo colmare quel vuoto che aveva in petto.

La sentii mugolare qualcosa di scomposto, prima di stringersi più forte a me. Sorrisi, mentre nel frattempo il mio cuore cominciava a battere così forte da farmi rischiare di impazzire. «Grazie, Chris. Avrò sempre bisogno di te vicino a me»

STELLA

«Questo film è proprio noioso, non capirò mai come faccia ad essere il tuo preferito» Christian sbadigliò, alzandosi dal divano dopo due ore di film. Avevo provato a fargli piacere Pulp Fiction, ma non ne voleva proprio sapere.

«È cultura! Dovresti vederlo tutto, è bellissimo invece» ribattei decisa, guardando la faccia schifata del mio fidanzato. Che strana sensazione era definirlo così adesso.

«Poi non puoi parlare proprio tu, a te piacciono le commedie romantiche!» mi lamentai ancora, mentre Chris sorrise divertito.

Tornò verso di me, sporgendosi per darmi un bacio sulla bocca, poi parlò. «Pensavo di trovare qualcuno con cui guardare i film d'amore, invece ho trovato un'amante dei film di Tarantino»

STELLA | CHRISTIAN M. PULISICМесто, где живут истории. Откройте их для себя