XII. PEDINAMENTI

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LUCYFIA: "Eccoli

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LUCYFIA: "Eccoli... i nostri due piccioncini!! Ufufu..."

Ora ho compreso cosa intendesse con "La sua ombra": In questo momento, noi due ci siamo nascosti effettivamente nelle ombre.

DANTE: "È sia inquietante che assurdo!"
LUCYFIA: "Shh! Anche se siamo nascosti nel mondo d'Ombra, possono comunque sentirci! Limitiamoci ad osservarli!"

Non che ci siano altre opzioni.

Comunque, al momento vedo solo Satoshi teso come una corda di violino e Mariel in preda all'eccitazione per la visita a quella chiesetta.

Ovviamente, ho fatto studiare al mio amico ogni singolo anfratto del percorso.

Quindi, vediamo come se la cava, e nel caso vedremo di intervenire in qualche modo o nell'altro.

MARIEL: "Ti ringrazio veramente tanto! Deve essere noioso per te..."
SATOSHI: "Io... no... nervoso... no..."

Perfetto.
Si muove in stile robot, a scatti ed in preda a crisi nervose acute.

LUCYFIA: "Che imbranato!"
DANTE: "Di solito in classe riesce a parlarle come un essere umano normale..."

Ma da solo, in quello che sembra un mezzo appuntamento, è tutta un'altra storia.

Comunque, sempre nascosti nelle ombre e ben occulti a qualsivoglia vista, seguiamo i due compagni durante la loro passeggiata.

Prendono un treno, dove Satoshi segue il mio consiglio di far sedere Mariel e...

MARIEL: "O-Ok... allora io sto in piedi..."
SATOSHI: "No! Aspetta! Mi sono imbrogliato! Tu seduta, io in piedi!"

È mentalmente cotto.
Suda come un cammello nel deserto, e gli errori si moltiplicano ad ogni secondo.

LUCYFIA: "Meno male che quella tizia non si è accorta di nulla..."

Mariel del canto suo non ha esperienza con questo genere di cose, quindi per canto suo è una semplice passeggiata tra amici.

Solo dopo mille peripezie, finalmente sono alla meta.

MARIEL: "Ah!! Eccola!! È... meravigliosa!"

La chiesetta si trova in una zona abbastanza isolata della città: È decisamente antica, con dimensioni limitate.

A stento si entra in due.

MARIEL: "Faccio... una preghiera veloce!"
SATOSHI: "A-Amen! Cioè... certo!"

Quel sorriso ha definitivamente abbattuto il mio povero amico, ormai prossimo al bieco collasso.

DANTE: "Da qua non possiamo avvicinarci?"
LUCYFIA: "Umph! No! Quel luogo sacro non me lo permetterà mai!"

Prova ad allungare il braccio, ma una sorta di barriera "divina", glielo brucia all'istante, salvo rigenerarsi quasi immediatamente.

DANTE: "Possiamo solo sperare che Satoshi faccia la sua mossa!"
LUCYFIA: "Se quell'idiota non muore prima!"

Non avrà altre possibilità.
Se vuole dichiararsi, questo è il momento opportuno.

MARIEL: "Hmmm! È stato meraviglioso! Io veramente non so come ringraziarti!"
SATOSHI: "Ehm... n-non c'è di che! Adesso ti riaccompagno SUBITO a casa!!"
MARIEL: "Subito?"

Ma allora sei scemo veramente?
Offrile un gelato, portala a vedere un film al cinema... approfittane!

LUCYFIA: "Tch! Tempo sprecato!"

Poi, accadde il "miracolo".

Satoshi inciampa e finisce a faccia a terra.

SATOSHI: "AGUBUFUEAH!"
MARIEL: "S-Satoshi-san?"
SATOSHI: "T-Tutto ok! Oplà! Bello come il sole!"

Io e Lucyfia restammo basiti da una tale ma anche immonda battutaccia.

Battutaccia che però... fece ridere Mariel.

MARIEL: "Pffft... ahahaha!! Ma quanto sei... scemotto?? Ahaha!"
SATOSHI: "Eheh! G-Già..."

E forse fu proprio quel momento alquanto tragicomico a dare uno scossone all'amico di una vita.

SATOSHI: "S-Sai... io non sono una persona molto popolare a scuola..."
MARIEL: "Uh? Che intendi dire?"
SATOSHI: "Beh... insomma... tutte le ragazze mi definiscono un pervertito... Risako ormai mi picchia ogni giorno... e Lucyfia-chan non passa un secondo che non mi spedisce oltre la stratosfera..."

Vidi Lucyfia sorridere soddisfatta.

SATOSHI: "Non sono un figo tipo Dante... non ho molte possibilità di essere... insomma... un tipo benvoluto..."
MARIEL: "Ma che dici dai? Per me sei un... caro amico!"

I suoi occhiali si fracassarono al solo sentir dire "amico", ma strinse i pugni.

Ed andò avanti.

SATOSHI: "Ma l'unica persona che mi abbia sempre teso la mano... sei tu..."
MARIEL: "Ma ti porgerò sempre la mia mano eh! Non devi preoccupar... uh???"

Prese effettivamente la mano di Mariel tra le sue, facendosi coraggio.

SATOSHI: "Quello che voglio dire è... Mariel... san... non è che vorresti diventare... la... mia... f-fidanzata?? ><"
MARIEL: "Ah......?"

Lui tremola.
Lei invece non ha parole.

DANTE: "Questa... non me l'aspettavo! Forse c'è una speranza?"
LUCYFIA: "Uhmmmm... no! Guarda bene..."

Lentamente, Mariel sfilò la sua mano: Il viso era scuro, triste...

MARIEL: "Mi... spiace..."
SATOSHI: "Eh?"

E corse via da lui, con una leggera lacrima agli occhi.

DANTE: "Dannazione!"
LUCYFIA: "Troppo incompatibili..."
DANTE: "N-Non per quello! Guarda bene! Si è... pietrificato!"

Degli uccellini si posarono su di lui, mentre dei turisti cominciarono a scattare delle foto alla strana statua comparsa dal nulla.

Uscimmo dalle ombre.

DANTE: "Satoshi-san..."
SATOSHI: "D-Dante... Lucyfia... chan... avete visto tutto?"
LUCYFIA: "Mi sa di si..."

Era distrutto ed in lacrime anche lui.

In pochissimi secondi, aveva perso tutte le sue speranze e probabilmente la possibilità di considerarsi persino amico di Mariel.

SATOSHI: "È... finita..."

In quel momento, dannò la sua esistenza.

Avrebbe preferito la solitudine piuttosto che perdere l'amicizia della sua amata Mariel.

Ed io, non potevo far altro che poggiare la mia mano sulla sua spalla...

Devil Girlfriend IIWhere stories live. Discover now