Capitolo uno

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Prima puntata

Amici è una di quelle esperienze che tutti i giovani che hanno la passione per il canto o per il ballo vogliono fare. Un'esperienza unica. Io ero una di quei ragazzi; io ero tra quei ragazzi così fortunati di aver passato le prime selezioni e adesso erano nello studio di "Amici".

Mi chiamo Nicole Marini, ho 18 anni e sono una ballerina di modern e latino americano. E non mi sarei mai aspettata di poter stare nello studio di Amici.
La mia vita era estremamente normale fino a qualche mese fa, quando, mentre stavo dando un occhiata al libro di letteratura greca, in pausa dal lavoro, mi era stato detto che ero stata presa per questi casting. Di quel momento mi ricordo solo di aver urlato così forte che il mio capo per poco non prendeva un infarto. Per il resto, non ricordo quasi nulla. Ero scioccata.
Cos'altro posso dire di me? Sono introversa e timidissima, ma quando mi si conosce bene divento una chiacchierona, e penso di essere simpatica. Non mi viene in mente più nulla...

Sto cercando di rimanere calma mentre alcuni dei ragazzi che ho conosciuto prima si esibiscono. Alcuni vengono scartati e altri vengono presi, e io non posso fare a meno di immaginare come potrebbe essere se io prendessi quella maglia. Se Maria De Filippi dicesse: "Ok, sei nella scuola di Amici".
Le cose sono due: o urlo oppure svengo.
Ma non spero in nessuna delle due.
Spero di rimanere felice e basta se succederà. Onestamente, non so neppure se mi prenderanno. Rispetto agli altri ballerini che si sono esibiti fino ad ora non ho nulla di più in confronto, anzi, loro hanno molto di più di me.
Non entrerò mai.

«Candidata al banco di ballo, Nicole» dice Maria De Filippi e io mi alzo di scatto.
Mentre scendo, Gaia, una ragazza con cui ho fatto amicizia, mi batte una mano sulla gamba come a dirmi: "Forza" e io non posso fare a meno di sorriderle.
«Ciao a tutti» dico quando sono al centro dello studio.
Mi guardo intorno: è strapieno di persone che mi guardano e che applaudono.
«Nicole dice di se: ho 18 anni, sono timida e introversa ma piano piano divento sempre più estroversa, vado sempre peggiorando» ridacchia Maria «Vivo con mamma, papà e mio fratello, sono una ballerina di modern e latino americano e per me la danza è tutto ciò di cui ho bisogno».
Maria finisce di leggere ciò che avevo scritto e io poso il microfono. Mi chiede se può mandare la base e io annuisco, mettendomi in posa.
Ballo un pezzo di modern su "I know places" di Taylor Swift, la mia cantante preferita insieme a Tananai.
Quando ballo mi sento estremamente bene, mi sento in un posto sicuro. Come se fossi solo io e non in uno studio pieno di persone che non fanno altro che fissarmi e giudicare come mi muovo.
Taylor e la danza sono la mia combo preferita.

Appena finisco di ballare vado a riprendere il microfono e mi rimetto al centro dello studio.
Sistemo il top azzurro che porto -l'ho messo azzurro apposta perché avrei ballato una canzone di 1989- e aspetto che Maria parli.
«Allora Nicole, nessuno ha abbassato la leva, ma ciò non vuol dire che tu sei nella scuola. Vediamo cosa dicono i professori. Da chi vuoi iniziare?» mi chiede. Io indico la Celentano, tanto so già che lei non mi prenderebbe mai.
«Per me banco no Maria, non mi hai trasmesso così tanto e comunque non saprei come aiutarti. Però, se posso dirti, hai molta fluidità» disse la Celentano, e ringraziai.
La prima è andata, ne mancano due... inizio a pregare tutti i santi che conosco affinché o Todaro o Emanuel Lo dicano di sì.
La parola passa appunto a Raimondo Todaro, ballerino che io stimo moltissimo nell'ambito del latino. Con lui ho fatto un milione di stage e mi ha insegnato un sacco di cose.
«Mi sembra che noi due già ci conosciamo, no?» chiede e io annuisco contenta.
«Si si, mi ricordo di te Nicole. Beh che dire, a me piaci, sei sempre piaciuta. Per me banco assolutamente si» dice come se fosse la cosa più normale di questo mondo.
Io per poco non muoio a terra. Il mio cuore si ferma e perde un battito.
Sono dentro Amici
Non. Ci. Posso. Credere.
Maria fa comunque parlare Emanuel Lo.
«Sei molto brava Nicole, davvero. Hai molto carattere secondo me, non come ha detto la maestra -le sorride mettendo le mani avanti- Avrei voluto darti anch'io il banco, ma penso proprio che con Raimondo potresti lavorare meglio. Buona fortuna» dice.
«Grazie mille, davvero» dico sorridendo.
«Quindi Nicole tu sei ufficialmente dentro la scuola di Amici, vai a prendere la maglia» si complimenta Maria.
Io scappo letteralmente ad acchiappare la ormai mia maglia di Amici.
Ringrazio ancora tutti e salgo dove mi hanno messo il banco. Sono accanto a Stella, una cantante. A primo impatto sembra come me, sembra che abbia il mio stesso carattere.
Ci guardiamo negli occhi e ci abbracciamo, ancora incredule su quello che ci stava succedendo.

Subito dopo di me si esibì un ragazzo, Holy Francisco.
Ricordo che mentre eravamo in sala relax stava cantando il suo inedito, e saltava per tutta la stanza. Era buffo. E poi, con quei suoi capelli rossi era quello che mi era rimasto più impresso.
Sorrisi quando Anna Pettinelli lo fece entrare. Ero felice per lui, non saprei spiegare bene il motivo.

La puntata finì circa un oretta dopo, e dopo aver fatto alcune foto e ci fecero andare in casetta.

*spazio autrice*
Ciao a tutti, sono tornata. Mi fa tantissimo piacere essere di nuovo qua a scrivere una nuova storia. Mi siete mancati un sacco.
E nulla, non so cos'altro dire. Spero che questa nuova storia vi piaccia.
A presto❤️

Saturnalia //Holy Francisco (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora