Capitolo due

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Daytime

«No vabbè» sentii urlare dalle scalette che portavano alla casetta.
Ero insieme a Sofia e alle nostre mille valigie che ci eravamo portate, e stavamo per entrare nella casetta di Amici. Era ancora assurdo per me.
«Vi serve aiuto?» chiesero Simone e Kumo, due ballerini. Io e Sofia ci guardammo e annuimmo. Loro ridacchiarono per poi prendere una delle nostre valigie a testa e portarle dentro la casa.

«È... stupendo» sussultai appena entrai nella casetta. La vedevo sempre dalla tv, e adesso dal vivo era ancora più bella.
«È coloratissima» dissi tra me e me mentre guardavo le gradinate.
«Bella ve'?» Holy spuntò da dietro di me facendomi quasi spaventare.
Essendo persa nei miei pensieri, non mi ero neppure accorta di quanta gente stava passando davanti a me.
Riuscii ad annuire al cantante, che mi sorrise per poi tornare a girovagare per la casetta.

Entrai nella stanza verde e mi sedetti sul letto. Stessa cosa avevano fatto le mie coinquiline, Chiara e Gaia, o meglio dire compagne di stanza.
«Non ci credo che siamo veramente ad Amici» Chiara si buttò a pancia in su sul letto, tutta contenta.
«È vero, è proprio assurdo. Sembra un sogno»
Questa era Gaia. «Non vedo l'ora di dirlo ai miei»
«Ma possiamo chiamare quindi?» domandò Chiara.
Io annuii, ricordavo che una ragazza della redazione aveva detto che potevamo usare i telefoni per massimo tre quarti d'ora.
«Vi dispiace se esco fuori a chiamare?» chiesi io, le mie compagne annuirono e anche loro andarono in posti diversi per chiamare la propria famiglia.

Decisi di uscire fuori dalla porta principale.
Dopo quattro squilli, al telefono rispose mia mamma. Il suo volto comparì sullo schermo del telefono.
«Allora Nichi, com'è andata?»
Non risposi, ma inquadrai la felpa.
Mamma lanciò un urlo. Chiamò sia papà che mio fratello, anche loro erano felicissimi della notizia.
«Visto mamma, adesso che sono entrata ballando una canzone di Taylor Swift, direi che puoi provare a prendere i biglietti per l'Eras Tour» ammiccai io ridacchiando.
«Chi ti ha preso Nichi?» domandò mio fratello.
«Todaro. Ha detto che si ricordava di me dagli stage che abbiamo fatto» sorrisi.
«Menomale dai, sono felicissima per te» disse mamma.
Continuammo a parlare di un paio di cose, come per esempio: "Non lasciare mai in disordine, poi lo sai come finisce con i provvedimenti disciplinari" "pulisci sempre i piatti sporchi, fai le pulizie anche se non è il tuo turno" "Non lasciare troppi vestiti sul letto" eccetera eccetera.
«Vabbè, io ora devo chiudere perché abbiamo finito l'ora per usare il telefono. Ci sentiamo» dissi dopo un po', mandando un bacio.
«Spacca tutto Nichi, mi raccomando»
Chiusi il telefono e tornai dentro. Dovevo finire di riordinare i vestiti e tutte le cose che avevo nella valigia.

Dopo cena

«Allora ragazzi, siamo qui stasera per conoscerci meglio... e niente, non so cos'altro dire» disse Mida ridendo.
Eravamo tutti seduti a cerchio nel salotto vicino alle gradinate, dopo quella prima giornata passata più che altro a sistemare le valigie e dare l'annuncio di essere entrati ad Amici alle famiglie, molti di noi dovevano ancora conoscersi.

«Ok, adesso tocca a Nicole» disse Simone, un ballerino, dopo che alcuni ragazzi si erano presentati,
Io mi imbarazzai un po'. D'altronde, erano persone che non avevo mai visto prima ed eravamo circondati dalle telecamere. Era davvero strano.
«Mh, mi chiamo Nicole, ho 18 anni... ma questo già lo sapete» dissi piano facendo ridacchiare anche gli altri.
Perfetto, avevo aperto bocca davanti a tutti per la prima volta e avevo già fatto una figuraccia.
«Vengo da un paesino in provincia di Cosenza, in Calabria, e prima di entrare qui andavo al liceo classico, se può interessarvi.
Ho un carattere abbastanza chiuso, sono timidissima, ma sappiate che più ci conosceremo più parlerò e vi romperò le palle» dissi io guardando alcuni dei miei compagni che mi sorridevano.
Sembravano tutti gentili.
«E non so cos'altro dire onestamente» mi grattai il naso; era un gesto che facevo spesso quando ero imbarazzata o se mi sentivo al centro dell'attenzione.
«Da quanto tempo balli?» mi chiese Sarah, una cantante.
«Da quando ho 6 anni se non sbaglio. All'inizio ho fatto danza classica, ma erano proprio le basi, poi ho fatto ginnastica ritmica, sempre la stessa cosa. Poi un giorno ho provato così per caso a fare latino americano, e mi sono innamorata. E poi nella palestra dove vado facevano anche modern, quindi ho imparato anche quello, ma nel mio cuore ha sempre occupato un posto il latino»
«E allora perché hai portato un pezzo di modern?»
«Perché volevo assolutamente ballare una canzone di Taylor Swift. Io la amo. È troppo bella» dissi sognante.
«Aspe, Taylor Swift non è quella che canta "shake it off, shake it off"» si alzò Holy Francisco facendo una sorta di balletto mentre cantava il pezzo della canzone.
«Si si, è lei» risi io.
Quando si sedette, e iniziò a parlare un altro dopo di me, mi cominciai a torturare le dita.
E se avevo parlato troppo? E se ero apparsa troppo troppo?
Mille domande si cominciarono a creare nella mia testa, anche se, alzando lo sguardo per guardarmi intorno, sentii lo sguardo di qualcuno addosso.
Vidi Holy fissarmi.
Appena notò che anch'io lo guardavo, sorrise.
Io ricambiai.
Era assurdo, ma quel solo sorrisino riuscì a calmarmi.
Non è niente Nichi, vi conoscete da un giorno. Non pensare al peggio.
Continuai a guardarlo, e il peggio non arrivò.


*spazio autrice*
Ciao a tutti, scusate se questo capitolo è un po' "vuoto", ma per adesso non ho tantissime idee e comunque questi primi capitoli saranno così, spero che i prossimi saranno migliori.
Vi sta piacendo la storia? Cosa ne pensate di Nicole?
Lasciate una stellina e un commento se vi va, mi fa tanto piacere. 🩷

Saturnalia //Holy Francisco (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora