Ti odio ma ti Amo||C.D||

23 Capitolo

Mi sveglio e mi trovo tra le braccia che amo, quelle di Cameron. Lo osservo e sta ancora dormendo, non sembra innocuo nemmeno quando dorme, ma è così fottutamente perfetto, e a pensare che io una sera siamo stati a scambiarci parole dolci, quanto vorrei che quel momento tornasse, quanto vorrei che non fosse solo un illusione, perché mi ha illusa Cameron e di brutto, mentre penso e lo guardo delle lacrime rigano la mia faccia, mi sono fatta ingannare, mi sono innamorata e adesso sono nella merda, l'unica cosa che potrei fare è partire lontano da tutti e tutto, perché forse tutto avrà un senso, mentre penso altra lacrime rigano la mia faccia. Una mano quella di Cameron mi asciuga le lacrime ma ha ancora gli occhi chiusi. "Perché piangi?" Domanda aprendo gli occhi e avvicinandosi a me che i nostri nasi quasi si toccano. "Un brutto sogno" dico, e odio così tanto mentire ma non posso dirle che sono una stupida e presto, davvero presto avrei preso un aereo che mi porterà via da tutti e da tutto, oppure posso valutare l'offerta che mi fece David, ovvero quella di portarmi via da tutti e da tutto. Altre lacrime rigano sul mio viso. "Non mentirmi" dice severo, ma "sono semplicemente stanca, vorrei chiudere gli occhi e non aprirli mai più aspettando il ragazzo adatto a me, che arrivi senza ferirmi e mi porti via, e siccome questo non accade devo usare le mie forze rimanenti per riuscirmi a fare una vita lontana dal dolore" dico, e oh cazzo! Ho pensato ad alta voce vero? Forse non ha sentito odio pensare ad alta voce. "Non si scappa dai problemi e tu questa città non la lascerai" dice severo e serio, quanto odio quando fa finta di interessarsi di me. "Ormai quello che cerco sembra scomparso" dico ancora pensando "cosa cerchi di preciso?" Domanda serio e incuriosito. "La felicità, ma la felicità non esiste" dico e altre lacrime rigano il mio viso. "Esiste, solo che devi cercare in fondo. C'è qualcosa che posso fare?" Domanda "si" dico "cosa?" Replica "abbracciarmi"dico e non ci pensa due volte che si fionda su di me abbracciandomi e nascondendosi nell incavo del mio collo, e io facendo lo stesso mi nascondo nell incavo del suo collo. Amo stare in queste braccia. Mi da un bacio nell incavo del mio collo e giuro che a quel gesto sto per morire. Provoca brividi dappertutto. Sono in paranoia dura, dolce tortura, paura, come quella sera indecisa a baciarlo o meno, a parlare sul letto per ore, la prima volta che assaggiai il suo sapore ne ero strettamente dipendente, cotta immediatamente. Ed era tipo 'che c'importa del domani? Stringimi le mani' ma purtroppo a lui importava del domani, le importava delle conseguenze, non era disposto a cambiare ma io non volevo che cambiasse, io non ho mai voluto che cambiasse a me piace Cameron Dallas non quel Cameron che voleva cambiare, perché non sarebbe più lo stesso, ma questo lui non lo ha mai capito, e mai lo capirà, non scherzavo quando dicevo che dovevo stare alla larga da Cameron Dallas e così farò, non posso restare al suo fianco facendo finta di niente, non posso restare al suo fianco continuando ad amarlo senza un domani, perché all'indomani lui si sarebbe messo con qualcuna e io sarei rimasta la stronza cogliona innamorata e non potevo permetterlo. Mi sdraiai sopra di lui e si riaddormentò. Mi alzai silenziosamente e presi i miei soldi. Presi un biglietto e scrissi:

*purtroppo devo andare lontano, mi ripromisi che dovevo stare lontana da te è così farò, a mai più Cameron Dallas, spero solo a Dio che non riuscirò a rincontrati ma non perché non voglia solo che sono stanca di soffrire e non parlo di te ma in generale. Sai alla fine io credevo in qualcosa che tu forse nemmeno immaginavi e la colpa è mia, quindi io prendo le conseguenze e io prendo le redini in mano cambiando città eh sì, fuggo dai problemi, e se potrei mi ammazzerei ora stesso ma non posso per il semplice fatto che sono una codarda non riesco ad ammazzarmi*

Lo lascio sul comodino ed esco dalla casa senza farmi notare da David. Raggiungo l'aeroporto e il mio volo è tra mezz'ora, tra mezz'ora cambierà tutto.

CAMERON DALLAS
Sento la porta chiudersi e quando mi giro Allison non c'è, vedo un biglietto e lo leggo:

*purtroppo devo andare lontano, mi ripromisi che dovevo stare lontana da te è così farò, a mai più Cameron Dallas, spero solo a Dio che non riuscirò a rincontrati ma non perché non voglia solo che sono stanca di soffrire e non parlo di te ma in generale. Sai alla fine io credevo in qualcosa che tu forse nemmeno immaginavi e la colpa è mia, quindi io prendo le conseguenze e io prendo le redini in mano cambiando città eh sì, fuggo dai problemi, e se potrei mi ammazzerei ora stesso ma non posso per il semplice fatto che sono una codarda non riesco ad ammazzarmi*

CAMERON DALLAS

OhMioDio.... Non posso permettermi che si allontani da me, non riuscirei a sopportarlo, vado in cabina e trovo dei pantaloni e una maglietta, infilo le scarpe e corro giù, prendo le chiavi della macchina di David e correndo come un pazzo dopo aver scansato 4 macchine e 3 Camion che le stavo andando addosso, raggiungo l'aeroporto e inizio a cercare nelle sale dei voli in questi momenti. Vedo in lontananza la mia piccola seduta con le gambe al petto e la testa dentro e mi sento così in colpa perché tanta di quella colpa è mia, quanto vorrei dirle che la amo e vorrei stare con lei tutta la vita. La raggiungo e prendo le sue borse. "C-cosa fai?" Domanda Balbettando. "Ti porto a casa" dico e lei scuote la testa. "Ho il mio aereo fra 10 minuti" dice sicura di se. "Tu non vai da nessuna parte mettitelo in testa" dico e sto perdendo la pazienza. "Vattene Cameron" dice ancora una volta. "Tu ora vieni con me se lo vuoi o meno" dico e ormai ho perso la pazienza. "Non voglio e non posso" dice ma io la prendo in braccio e la carico sulle spalle per poi portarla a casa. Louis a vederla sembra un po' stupito fa tante domande e mi sono inventato tante di quelle cazzate. Adesso mi ritrovo qui, nella camera di Allison e lei dorme sul mio petto e non c'è cosa più bella di osservare qualcuno senza farle del male.