20. Epilogo (Shoko)

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«Sento già nostalgia del mare!» scendo l'ultimo gradino del pullman e alzo gli occhi sulla gradinata che porta all'istituto.

«Io no» Nanami si sistema il ciuffo ribelle dietro le orecchie «chi è quella vecchietta che sta salendo le scale?»

Osservo il punto che indica e in effetti noto anch'io una signora molto anziana che a fatica supera l'ultimo gradino. Ad attenderla c'è il prof Yaga con in braccio...

«Oh Nanami, credo che la domanda giusta sia: cosa tiene tra le braccia il prof?»

«Sembra un pupazzo ma si muove» iniziamo la salita.

«Frankenstein il gatto direi» cerco di tenere il suo passo e in poco tempo siamo in cima.

La signora anziana ringrazia e stringe dolcemente quella creatura tra le braccia. Il gatto emette sonore fusa. Il prof ci saluta con un gesto e lo sento gentilmente dire alla nonnina "Venga le offro un tè"

Sistemo meglio la sacca sulla spalla e seguo Nanami verso il dormitorio lasciandomi alle spalle la curiosa scenetta.

Dalla finestra che si affaccia sul cortile vedo Satoru e Suguro e mi paralizzo a fissarli.

Satoru sta ridendo mentre Suguro seduto sulla panca scuote la testa, intravedo un sorriso sornione  sul suo volto. Quand'è che sono diventati così amici quei due?

«Nanami Nanami!» lo blocco «lascia qui la sacca e vieni con me in cortile»

«Perché?» mi fissa dubbioso.

«Non fare domande e vieni su!» mi segue recalcitrante.

Appena metto piede sul selciato Saturo inizia a saltellare sbracciandosi «Shoko! Nanami! Siete tornati! Avete portato qualche regalino?»

«Ovviamente no» risponde Nanami tirando un pugno che viene bloccato dal palmo di Satoru.

Rido mentre lo stritolo tra le braccia e poso lo sguardo su Suguro e... oh! Quegli occhi gelerebbero persino il magma. Interessante. Voglio provare a fare una cosa. 

Mi sedo accanto a Suguro sulla panca, abbastanza vicini da sfiorare le nostre gambe. «Sugu ti sono mancata?» gli scocco uno sguardo adorante.

In un secondo Satoru è dietro di noi, avvolge Suguru in un abbraccio allontanandolo da me. Strofina la guancia contro la sua ed esclama «Certo, come può mancarci una zanzara» 

Suguru ride e stringe la mano di Satoru che è adagiata proprio sotto l'incavo della gola.

Oh meraviglioso.  Credo che d'ora in poi mi divertirò molto con loro due.


∞ ∞ ∞

Ciao!

Spero che questo piccolo spin off sull'adolescenza di Satoru e Suguro vi sia piaciuto.

Mi piace ricordarli così, felici e spensierati negli anni che precedono gli orrori della vita da adulti.

Grazie a tutti per esser arrivati fino alla fine della storia.

Grazie a tutti per esser arrivati fino alla fine della storia

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L'ombra (SatoSugu - Jujutsu kaisen)Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu