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"alla buon'ora" sibilò Chan con un'espressione scazzata in viso appena Minho si ripresentò, finalmente, al box, dopo ore ed ore.
"vuoi dirmi che cazzo hai fatto in queste 4 ore? Hyunjin era fottutamente preoccupato e lo sai benissimo anche tu" il castano lo ignorò e, dandogli una spallata, entrò silenziosamente nel box dove ora tutti i rimanenti ragazzi erano a dormire.

Felix e Han erano abbracciati l'uno all'altro su un divano mentre dormivano tranquilli, Seungmin e Changbin erano in due letti separati, mentre Hyunjin era tra le braccia di Jeongin occupando un altro divano.
Hyunjin aveva delle lacrime asciutte sulle guance e sembrava avesse smesso di piangere da relativamente poco.

Chan era rimasto a fare la guardia per le ultime due ore e tra un'ora avrebbe dovuto fare cambio con qualcun'altro ma, dato il comportamento strafottente di Minho, decise di fare subito cambio con lui.
"Minho" lo richiamò e il ragazzo si girò verso di lui.
"Tu ora stai di guardia, è il tuo turno. Tra quattro o cinque ore chiama Changbin" disse con tono duro e un viso impassibile prima di girare i tacchi ed entrare nel box, lasciando il castano con la mandibola che toccava terra.
"cinque ore?!" quasi urlò dal nervoso, ma Chan decise semplicemente di ignorarlo. Solitamente i turni si cambiavano ogni due, massimo tre, ore per non stancare troppo nessuno, ma a quanto pare il comportamento di merda di Minho doveva essere punito.
Quest'ultimo si sedette su un barile di latta vuoto, con la pistola in mano e tanta incazzatura da reprimere.

•••

Passarono due orette e Minho iniziava a pentirsi di aver camminato tutte quelle ore per il grande magazzino. La stanchezza gli si stava posando sugli occhi e non poté fare a meno di lasciare che uno sbadiglio gli sfuggisse.

Nel mentre, un certo ragazzo dai capelli blu schiuse piano gli occhietti stanchi che ancora bruciavano leggermente dal pianto. Mugugnò leggermente e, anche se con fatica, riuscì a staccarsi dalla presa ferrea che Felix aveva su di lui nel sonno.
Lentamente e silenziosamente si alzò dal letto e, dopo aver stropicciato per bene il sonno via dagli occhi, notò una testa castana spuntare da fuori il box.

starà facendo il suo turno...

Pensò il ragazzino e poi pensò anche che magari Minho avesse potuto avere sonno dopo tutte quelle ore fuori da solo per il magazzino umido. Han prese quindi una lattina di caffè dal suo zaino e, stringendola bene tra le piccole mani, si incamminò verso il ragazzo più grande.

Il blu era esitante nelle sue azioni ma, dopo qualche secondo, raccolse il coraggio per picchiettare le dita sulla spalla del castano per ottenere la sua attenzione, ma la reazione non fu quella sperata. Minho balzò in piedi dalla sorpresa e in una sola mossa attaccò il minore al muro, facendogli sbattere la nuca.
"Cazzo!" Jisung gemette dal dolore mentre strizzava gli occhi per la forte botta.

Appena Minho si accorse che era solo il ragazzo, lo lasciò andare con un sonoro sbuffo.
"sei solo tu" disse fra se e se mentre roteava gli occhi infastidito. Nel frattempo, Jisung si teneva stretto il capo tra le braccia e si ripeteva in mente di non piangere o sarebbe sembrato un debole.

La lattina era ovviamente caduta e il castano ci sbattè il piede per sbaglio. Notò l'oggetto di latta che rotolava piano sul pavimento e si accucciò prima di prenderla in mano.

caffè...?

Ma poi realizzò.

Mi... Mi ha portato del caffè...

Ma Minho era troppo orgoglioso ed egoista per chiedere scusa.

"stai attento la prossima volta. Avevo una pistola in mano, avrei benissimo potuto spararti" disse freddo mentre riponeva l'arma nel retro del pantalone.
Jisung ignorò completamente ogni parola detta dall'altro, dato che era troppo impegnato a non svenire appena vide del sangue sulle sue dita.
"a-... abbiamo del ghiaccio?" mormorò con gli occhi fissi sulle goccioline di sangue che gli avevano sporcato le unghie.
"per una botta in testa? Evitiamo di sprecare risorse" disse scettico mentre si andava nuovamente a sedere sul barile di latta senza nemmeno guardare l'altro.
Jisung era abbastanza stufo del comportamento da stronzo di Minho, sbuffò e trattenne le lacrime di rabbia miste al dolore.
"S-sto fottutamente sanguinando!" disse a denti stretti mentre cercava di non urlare dal nervoso, al che il castano gli rivolse uno sguardo e subito spalancò gli occhi alla vista del sangue sulla mano del più piccolo.
Subito si alzò e andò a frugare nel suo zaino orima di prendere un pacchetto di ghiaccio istantaneo e tirargli un pugno stretto. Si alzò da terra e di fretta appoggiò il ghiaccio sulla nuca di Han che subito gemette per il dolore che gli fece persino vedere le stelle.
"siediti qua..." il suo tono di voce era comunque freddo e distaccato, ma questa volta Jisung riusciva a sentire una punta di preoccupazione e rimorso, ma pensò se lo stesse immaginando dato che non credeva il maggiore fosse capace di provare compassione o empatia.

Il blu si sedette sul barile, ma Minho non lasciò la presa sul ghiaccio che teneva attaccato alla povera nuca dell'altro mentre l'altra mano, quella 'libera' era poggiata sulla sua fronte, tenendogli la testa mezza sollevata.

Passarono i minuti interi e finalmente il sangue si fermò.
Il ragazzo acido tolse cautamente il ghiaccio dalla testa dell'altro e controllò se il sangue si era fermato prima di turare un sospiro di sollievo che nemmeno lui sapeva di star trattenendo.
"grazie..." mormorò Jisung talmente a bassa voce che l'altro si dovette sforzare di comprendere.
"prossima volta non spaventarmi in quel modo" disse solamente mentre gli dava il ghiaccio in mano e sbuffava.
"se ti alzi posso continuare con il mio turno di guardia" si lamentò lo stesso ragazzo, incrociando le braccia e aspettando che il suo posto a sedere si liberasse, non che avesse voglia di rimanere a fare da guarda eh, sia chieo, ma non poteva di certo lasciare il posto a Jisung e in generale non poteva ancora lasciare il posto visto gli ordini di Chan che, a quanto aveva capito Han, era il leader del gruppo visto che era il più grande e maturo lì dentro.

Senza dire una parola, Jisung si alzò e gli rivolse uno sguardo offeso prima di tornare dentro al box.
"Sungiee" si sentì un piccolo lamento assonnato provenire dal divano su cui ancora dormiva Felix.
Il blu si sdraiò nuovamente con il suo ormai, gemello, perché si, avevano scoperto di essere nati uno il giorno dopo l'altro, e subito il biondo si incollò al suo braccio.
"Dov'eri?" chiese con gli occhi mezzi chiusi.
"ho portato del caffè a Minho hyung... Ma alla fine ci ho solo rimediato una botta in testa" esitò prima di mormorare l'ultima parte e, in risposta, Felix sbuffò.
"Io proprio non lo capisco..." disse, riferendosi al comportamento del castano.
"io nemmeno..."
E così, come si era svegliato una ventina di minuti prima, si riaddormentò con il biondo, nuovamente l'uno abbracciato all'altro.

SPAZIO SCRITTO PAZZO SGRAVATO :D

we raga è appena suonata la campanella quindi non ho tempo di scrivere niente qui 🤡

Al prossimo capitolo ♡

🌸🌸 Mickey🌸🌸

The Backrooms  /a Minsung story/Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin