67. Wounded heroes are always the most dangerous.

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Qualche minuto prima.

Il rumore degli spari e dei colpi andati a vuoto diventa sempre più accentuato. Mi chiedo quanti proiettili anti-quirk di riserva possiedano ancora quelle armi che i supervillain alle mie calcagna trattengono tra le mani.

Se prima quei criminali credevano di avere la vittoria facile, in tasca con poco, ora, invece, sono certa che mi vedano come una vera minaccia da eliminare il prima possibile, soprattutto dopo averli colti di sorpresa.

Inoltrandomi e nascondendomi tra i vicoli più profondi della città, ho cercato di rallentarli il più possibile, di far perdere loro le mie tracce, in attesa che si dividessero, o che mi perdessero di vista quel tempo necessario ad entrare in scena, mentre monitoravo la loro ubicazione grazie alla capacità del mio quirk di distinguere fonti di calore esterne che mi permettessero di intuire quanto, in realtà, fossero nei miei dintorni.

Appena li ho individuati dentro al mio raggio d'azione, le mie fiamme li hanno centrati in pieno, ed è stato troppo tardi quando si sono resi conto di essere stati circondati da un fuoco apparso all' improvviso e dal nulla.

Nonostante corra a perdifiato, l'assalto fulmineo e inatteso non è stato sufficiente a rallentarli, e ora più che mai desiderano sbarazzarsi di me seduta stante, non dopo aver realizzato quanto, in realtà, possa essere un potenziale pericolo per loro, un hero in grado di mettere loro i bastoni fra le ruote a dovere.

I supervillain stanno sopraggiungendo a distanza, dal tetto in cui mi trovo scorgo all'istante quelle impercettibili figure instancabili, avvolte da abiti scuri, correre verso la mia direzione.

Fortunatamente non sono stata adocchiata.
Perfetto.
È il momento calzante a pennello per fornire loro il decisivo colpo di grazia.

Nel momento in cui congiungo le mani per accumulare più calore corporeo possibile, da trasformare in fiamme roventi, la terra sotto ai miei piedi inizia improvvisamente a tremare energicamente.

Quante possibilità c'erano che si verificasse una scossa di terremoto nel bel mezzo della nostra ultima battaglia?

Quasi perdo l'equilibrio, essendo in piedi, in cima al tetto di uno stabile, avverto istantaneamente la potenza della magnitudo, che diviene sempre più forte con il trascorrere dei secondi.
La scossa inattesa mi costringe ad accovacciarmi per evitare di venire sbalzata troppo in avanti o di lato, o, peggio, di precipitare dal tetto.

Possibile abbia un'origine naturale, tutt'altro che casuale in un momento cruciale come questo?

Stringo gli occhi, il mio corpo difficilmente riesce a rimanere fermo e immobile mentre viene attraversato da quelle nitide onde d'urto, fino a quando tutt'attorno non avverto delle gelide raffiche di vento, immischiate all'interno dell'aria calda circostante originata dalla mia unicità, e che vi vengono inglobate.

Quel dettaglio fin troppo familiare è proprio ciò che mi convince di spalancare le palpebre. Tuttavia, lo scenario davanti ai miei occhi mi lascia esterrefatta e, per giunta, senza parole.
Enormi strati di ghiaccio invadono l'intera città, si sparpagliano a macchia d'olio per avvolgere le strade, le dimore e i palazzi circostanti, compreso lo stabile dove mi trovo proprio ora.

La velocità con cui quel ghiaccio, apparso dal nulla, avanza rapidamente mi gela il sangue, riesco a schivare quella scia imperterrita e impavida, inerpicatasi sulle pareti fino al tetto, giusto in tempo, prima che arresti la sua corsa, dritta ai miei piedi.

E nello stesso istante, pure la terra ha smesso di tremare, portando con sé una quiete fin troppo anomala.

Tutt'attorno, il rumore di spari, di colpi di proiettili, di grida minacciose si è quietato, lasciando il posto a un'imperturbabilità così innaturale da non sembrare nemmeno reale.

𝘼𝙧𝙙𝙚𝙣𝙩𝙡𝙮 {Todoroki x Reader, My Hero Academia}Where stories live. Discover now