🌸 Rondini solitarie

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Oh, ne aveva letti di libri durante la sua lunga esistenza. A miliardi si erano presentati davanti al soglio di Erebo per ricevere il suo giudizio. Beh, suo e di Ade. Solo pochi eletti avevano avuto accesso ai Campi Elisi negli anni in cui Persefone aveva preso in carico le storie wattpadiane per i Pantheidi. Per lo più era stato merito degli altri dei, dato che lei non era molto conosciuta per essere larga con i voti. Un'unica volta le era capitato e proprio per questo non si aspettava che potesse riaccadere tanto presto dopo il suo ritorno nell'Oltretomba. Le Moire, pensò, avevano sempre grandi sorprese in serbo per lei.

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Recensione di "Rondini solitarie" di SofiaCraia98

Ragazzuoli, eccomi qui. Non pensavo di pubblicare così in fretta una nuova recensione. Quanto è passato? Una settimana dall'ultima?
Che dire, seppur ci siano soli 14 capitoli, posso dire che a mani basse questo libro è il mio preferito dell'anno. Tra più di 100 cartacei letti fino a questo punto del 2023, questo è quello che mi ha rapita completamente.

Per assurdo, scrivere una recensione positiva è molto più difficile rispetto a scriverne una negativa.

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Trama: 10/10
Sarò ripetitiva, ma questa storia mi ha rapito cuore, anima e mente. In 6 anni di recensioni non mi è mai capitato di trovare descritte in modo così accurato le parti più oscure di me stessa (p.s. non ho mai detto di essere sana di mente). Non solo, attraverso l'interazione dei personaggi vengono espressi concetti molto profondi e parecchio problematici. Il male della società viene proposto sotto forma di arte, la quale prende vita grazie al tocco di Elia. Sangue,
Abbiamo emozioni forti e situazioni estreme. Di sicuro, non è una lettura per tutti.

Da una parte, abbiamo Elia che ama dipingere con il sangue e chissà cos'altro, dall'altra invece abbiamo la storia complicata di Diana. Prostituzione e LSD sono solo il preludio di un abisso senza fine.

Ci sono 3 punti che mi hanno particolarmente convinta:
• il realismo - tutte le volte insisto affinché una storia sia realistica o che si avvicini almeno un pochino alla realtà. Qui non ci sono personaggi perfetti, protagoniste senza alcun difetto che superano le difficoltà facilmente o un mondo idilliaco. La realtà, anche se più tendente al pessimismo, è descritta per quel che è. Diana sembra una persona che potrei incontrare al bar domani mattina. Le sue vicende succedono, purtroppo, a tante persone.
• la relazione tra Diana e Zofie - la complessità, la complicità e le loro difficoltà sono... non so neanche come descriverle. In questo momento mi viene solo in mente la parola "wow". Il loro passato mi ha colpita parecchio. Zofie è costretta ad andare via di casa, mentre Diana deve fronteggiare un passato fatto di violenza e rifiuto. Questo passaggio è chiaro, segno che c'è stato tanto lavoro dietro a ogni singolo capitolo. Tutto è pensato nei minimi dettagli.
• lo stupro - non farò spoiler, ma dirò solo che è la prima volta su wattpad che in una storia lo stupro viene trattato per quello che è, con tutte le sue implicazioni e conseguenze. Spesso se ne parla in modo superficiale, sbrigativo e impreciso. Il più delle volte non gli si dà il giusto peso. Nell'ultima storia wattpadiana che ho recensito, per esempio, la protagonista rischia di essere stuprata. Lei scappa, ride e scherza come se non fosse successo nulla e sopratutto continua a vivere tranquillamente sotto lo stesso tetto di colui che continua a tentare di stuprarla. Capite che non è esattamente la migliore rappresentazione di una questione così delicata. È un'esperienza così devastante (ne so qualcosa purtroppo) che raccontarla e riuscire a far immedesimare il lettore è molto difficile. Ci vuole tanta bravura e abilità.

Personaggi: 10/10
Ho deciso di vedere i personaggi come gli attori scelti per mostrare ai lettori gli orrori dell'anima. Sono il mezzo attraverso cui le emozioni prendono vita. Diana, Elia e Zofie sono dei burattini che si muovono sul palcoscenico a seconda di ciò che è necessario mostrare al mondo, ovvero tutto ciò che il mondo si rifiuta di vedere. Avete presente quel quadro che raffigura una governante che nasconde lo sporco sotto il tappeto? Ecco, quello sporco viene messo in risalto.
Non solo loro hanno uno spessore, ma anche tutti gli altri intorno. Per esempio, la famiglia che abita vicino a Diana racconta tanto. Abbiamo una donna che sopporta le continue violenze del marito senza poter far alcunché. Per quanto ci siano stati tentativi di mettersi in salvo, questi sono sempre falliti. Il figlio, poverino, si ritrova in una famiglia disfunzionale più che bisognosa di aiuto. L'intervento di Lestat è stata la cosa migliore che potesse capitare. Per quanto possa sembrare brutto, la morte di qualcuno in questi casi è desiderata e più che giustificata. Per tante famiglie purtroppo questa è la normalità. Apprezzo, per quanto brutto, il fatto che ci sia stata una menzione in quest'opera visto che è un altro sacchetto dell'immondizia che compone l'enorme discarica che è la società.

Grammatica, lessico e stile: 10/10
Niente da dire. Posso solo inchinarmi a tale maestria nel saper usare la grammatica correttamente.

Originalità: 10/10
Anche qui, io non ho nulla di cui lamentarmi. Questa storia è arte pura. Non è originale, di più.

Parere personale: 10/10
Oh, questi 14 capitoli mi hanno letteralmente fatta andare fuori di testa. Pensate che ho costretto pure il mio fidanzato a leggerli. Lui non è propenso alla lettura di storie wattpadiane, ma questa l'ha letta più che volentieri.
Violenza, droga, sesso, arte, tematiche importanti e parafilie varie. Per certi versi ci sono molto vicina (non dirò quanto), quindi mi ci sono immedesimata assai. Oltre a questo, ha suscitato in me tante emozioni, che è esattamente ciò che cerco in un libro. Voglio qualcosa su cui riflettere, qualcosa che contribuisca a farmi maturare come persona. Qui mi sono sentita pienamente soddisfatta di quello che ho ottenuto.

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Il soglio di Erebo era freddo, come tutto il resto. La corona adamantina le pesava sulla testa come un macigno, come a indicare la difficoltà di dover decretare il destino delle anime che si ponevano al giudizio dei due regnanti. Persefone non amava quel peso, ma lo portava sul capo perché era giusto così. Le Moire avevano decretato che lei sarebbe stata la Regina dell'Oltretomba e così sarebbe stato per i secoli dei secoli.
"Quale via assegnate a quest'anima, mia regina?" chiese uno dei presenti. La Primavera per una volta aveva il cuore leggero mentre assegnava la storia al suo destino.
"Quest'opera ha meritato 50 punti su 50" iniziò lei. "Decreto pertanto che meriti il bollino dell'Eliseo."
"Così è stato deciso" annunciò uno dei giudici minori e tutti annuirono.

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