Trasloco

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Dopo la mia laurea ho deciso di trasferirmi a Monaco, questa città la conosco ormai a memoria da quando sono piccola, ha un che di magico; ogni estate i miei genitori mi portavano sempre qui, per loro è il "loro posto segreto", dov'è nato il loro amore; quando fui abbastanza grande da ricordare la loro storia, mi promisi di comprare un'appartamento qui; misi due quarti del mio stipendio da parte per permettermelo; quando a 18 anni spiegai ai miei genitori ciò che volessi fare dopo la laurea mi dissero che l'università me l'avrebbero pagata loro, così che io mi potessi pagare l'appartamento che desideravo, ma per pagarlo dovevo lavorare, così mentre facevo 5 anni di studio e 1 di master, in quel frangente ovviamente lavoravo.

L'appartamento a 2 piani si trova nel cuore del centro di Montecarlo, 4 camere da letto con un bagno comunicante ciascuno, più un bagno per ogni evenienza, un soggiorno ampio con la cucina a penisola alla destra appena si passa il piccolo corridoio dell'entrata di casa e un grande terrazzo che da la possibilità di poter mangiare anche fuori quando fa caldo, essa affacciava sul porto. Appena entrata mi stavo immaginando l'arredamento finito, ma il rumore di un clacson mi ha riportata alla realtà, sapevo chi era, ho chiesto alle mie più care amiche di potermi aiutare col trasloco e portare le ultime cose da casa a Bologna a qui dato che stavo arredando la mia nuova dimora.

-a quanto pare hanno bisogno di me-

Andrea e Chiara le conosco da quando siamo piccole, abbiamo fatto nido, materna, elementari e medie assieme, alle superiori tutte e tre abbiamo preso strade diverse, Andrea ha fatto professionale moda, Chiara il liceo scienze umane e io il liceo artistico; ora tutte e tre siamo laureate, anche se quella che ha preso un ramo diverso sono proprio io; loro si sono laureate in moda a Firenze e psicologia a Torino, io invece mi sono laureata in ingegneria meccanica a Bologna. Il perché di questo cambio drastico non c'è, amo l'arte come se fosse l'aria che respiro, ma i motori sono quell'adrenalina che mi manca costantemente; la mia famiglia è cresciuta in questo mondo: mio padre è un'appassionato di auto e di vini, grazie al lavoro che fa ha una cantina piena e ovviamente non possono mancare alcune auto sportive, come la Ferrari, Porche e Lamborghini; mio zio ha un'officina in centro a Bologna e ogni volta che finivo scuola andavo da lui per 2 ore ad aiutarlo; i miei cugini invece preferirebbero dormire sotto a un ponte se imponi a loro che non possono più guidare le loro moto; ma una cosa che accomuna tutti loro sono le domeniche in famiglia a guardare la Formula 1 e la Moto GP: da piccola i miei idoli erano  Valentino Rossi e Michael Schumacher. Oggi, preferisco di gran lunga la Formula 1 e i miei piloti preferiti sono Lewis Hamilton e Charles Leclerc, dato che tutta la mia famiglia è fan della Ferrari.

Appena scese le scale del condominio aprii il portone e vidi le ragazze che stavano tirando giù gli scatoloni, << pensi di stare sulla porta o di venire qui ad aiutarci? >> disse Chiara alzando le mani con ai piedi due scatoloni << infatti, non pensare che siamo le tue facchine >> continuò Andrea, mettendo l'ultimo scatolone per terra per poi chiudere il bagagliaio, << arrivo! >>. Appena arrivati su le ragazze non sapevano più dove guardare,<< Emi dove possiamo mettere la roba? >>, << mettetela lì vicino alle scale Andre >> espressi mentre mi incamminavo verso il frigorifero a prendere un pò d'acqua, << hai realizzato finalmente il tuo sogno, come ti senti? >> chiese Chiara avvicinandosi a me per prendermi il bicchiere pieno d'acqua che stavo portando alla bocca << prego sai, comunque è una bella sensazione, ma pensare che siamo molto lontane ciò mi destabilizza >>, << non ti preoccupare, non ti libererai di noi così facilmente >> mi disse Andrea avvicinandosi a noi.

Rimanemmo nell'appartamento a parlare per mezzora, come va Chiara con il suo lavoro e Andrea con i vari bozzetti che deve consegnare a Gucci, invece io sto aspettando l'email della mia professoressa di meccanica, la quale mi ha assicurato che mi avrebbe trovato un lavoro che tutti avrebbero invidiato; << quindi non ti ha ancora mandato niente? >> domandò Andre << no non ancora >>, << che bastarda, hai preso 110 e lode alla laurea, la più brava in tutti i corsi e lei non ti ha ancora mandato l'email? >> rispose Ki stranita e incredula allo stesso tempo, so che può sembrare strano ma io non sono preoccupata, mi fido della professoressa Rossi, è stata anche la mia relatrice per la tesi. << non preoccupatevi, e poi mi sono laureata 3 mesi fa, non è facile >> cercai di rassicurarle, ma lo sguardo di Ki non sembra essere convinto << comunque secondo me è strano >>, << condivido con Ki >>, esausta cercai di cambiare discorso << che ne dite se andiamo a mangiare qualcosa? pago io >>, << sarà meglio, perché in qualche modo dovevi ricompensare tutto l'aiuto che ti abbiamo dato >> disse Andrea facendomi l'occhiolino.

Paint the town red || Charles LeclercWhere stories live. Discover now