Signora

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Conosco una signora speciale.
Ha i capelli bianchi come nuvole e gli occhi verdi che sembrano due lame, perché squarciano ogni strato e leggono le anime.
Oggi l'ho vista, e mi ha chiesto "Come va?"
E io ho risposto, senza pensarci troppo: "Bene"
"Va sempre bene" ha detto sorridente "Che bell'età" ha aggiunto sovrappensiero, ricordandosi gli anni passati.
Poi si è corretta "Però noi grandi diamo per scontato il fatto che voi stiate sempre bene, anche se a quest'età è normale avere dei piccoli problemi che sembrano enormi: la scuola, le aspettative da soddisfare, qualche ragazzina che vuole fare la primadonna o qualche ragazzino che è il galletto della zona. È normale, e spesso gli adulti dimenticano che è così."
E, cazzo, quella signora ha capito tutto.
Non ho mai conosciuto qualcuno così. Sa come si trattano, come si sentono gli adolescenti, come se quella parte di lei sia rimasta intatta, rendendola immune agli anni che le vengono addosso come folate di vento che la segnano all'esterno.
All'interno è rimasta quella giovane ragazza che mi racconta, che usciva di casa di nascosto per andare a vedere i grandi che ballavano con i loro splendidi vestiti eleganti durante le feste nella villa gestita dalle suore sulla collina, che rientrava piano piano e ballava il valzer con le sue amiche, che leggeva di nascosto i romanzi rosa della mamma e scriveva lettere d'amore da mandare ai ragazzini nella parte maschile della scuola.

Fogli Sparsi e Pensieri Volanti Where stories live. Discover now