PROLOGO II

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Due ... :
i loro ... cancellati,
i loro ... indissolubilmente ...

Le sabbie del tempo
... in un ... punto;
i ... di sabbia
tornano sempre ... ...

Si incontrano
Si ...
Si ...

sotto la luce della Luna notturna.

Le sabbie del tempo
sussurrarono il ... ... :

Layla

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Novembre 2066, OltreRegno

La porta si spalancò e il vecchio Maestro Gunther fu lieto di ritrovarsi davanti la sua prediletta.

"Ahh, Layla", non ebbe neanche bisogno di voltare la sedia a rotelle verso di lei per capire chi fosse, "sei qui!"

"Ho solo risposto alla sua chiamata", avvolta in una lunga tunica che ricordava lo stile degli Wulen, Layla chiuse la porta dietro di sé, "avete bisogno di me?"

"Non esattamente," stava accarezzando le foglie dell'unica pianta presente nella stanza, attaccata al muro in fondo e vicina alla scrivania. Il resto della camera era abbastanza fatiscente, con un solo letto sfatto piazzato proprio ai piedi della parete sinistra e un armadio a due ante e una libreria colma di libri dall'altro lato; i colori erano scialbi e gli abbinamenti cromatici banali e poco appariscenti.

"Ho bisogno... di parlarti," proseguì, con un tono di preoccupazione nella voce.

"È successo qualcosa, Maestro Gunther?"

"Questo non è più un luogo sicuro per te, Layla," si voltò di colpo verso di lei, dirigendo lo sguardo dritto contro il suo, "devi andartene."

"Andarmene? Perché mai? Non ho altro luogo in cui andare... vagherei senza meta, senza cibo, senza nessuno. Non credo di poter obbedire a questo ordine."

"Non è un ordine, ma un avvertimento", si mise a braccia conserte. "Tu sei in pericolo, Layla. In serio pericolo. Anzi, in verità siamo tutti in pericolo."

"Di cosa parli? In che senso siamo in pericolo?"

"Un traditore. Una spia. Chiamalo come vuoi... ma qualcuno qui sta mentendo. Non sono sicuro di chi sia, ma sono convinto che sia qualcuno che ha accesso agli Archivi..."

"Gli Archivi...", Layla si strinse nelle spalle pensierosa, "è il luogo dove sono conservate le memorie del nostro Ordine. Ma perché pensi che sia qualcuno che ha accesso a quel luogo?"

"Perché sono sparite delle informazioni importanti", dicendo questo, si girò con la sedia e si avvicinò all'Erede, prendendone la mano sinistra tra le proprie. "Layla, te lo chiedo per favore. Vattene da qui. Sei ancora in tempo per farlo. Questo non è più un posto sicuro per te."

Lei tentò di ritirare la mano, sdegnata da quella proposta oltraggiosa. "Io? Andarmene? Non posso... te l'ho già detto. E poi, diventando un'Astronomotista, ho aderito a un giuramento a cui non posso venire meno. Questa è la strada che ho giurato di percorrere... e non mi tirerò indietro di fronte a niente."

"Layla, chiunque sia questo traditore, è te che vuole. Io ho giurato sulla mia stessa vita che avrei protetto l'Erede, ho giurato..."

"Non ho bisogno di protezione", lo interruppe lei brusca, "me la posso cavare benissimo da sola. So proteggermi. Siete tu e gli altri a dover essere protetti... io so combattere, voi non avete fatto altro che studiare. Quindi, chiunque sia questo traditore, lo scoverò e lo farò fuori prima che possa fare chissà quale mossa avventata."

Deep Inside: A Game of ChessWhere stories live. Discover now