CAP. 5

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3th's pov
erano passati un paio di giorni dal viaggio a Londra.

Jeongin si trovava a scuola, seduto al suo banco con la testa tra le braccia appoggiata sul legno freddo.

Felix arrivò dopo poco. lo salutò felicemente, ma poi si accorse che l'amico non aveva ricambiato.

"ei Innie. va tutto bene?" chiese preoccupato.
"tranquillo Lix, sto bene. sto pensando" rispose.

Felix dopo qualche secondo parlò ancora "sei sicuro?"

"certo che lo sono. anzi, devo assolutamente dirti una cosa" disse Jeongin, alzando energicamente la testa dal banco.

"dimmi amo!!" esclamò Felix.
"amo.." disse Jeongin "perché mi hai chiamato amo, mica siamo donne"
"hai ragione, non siamo donne. ma siamo gay"
"vabbè, tralasciando questo discorso di donne e gay, ti devo dire quella cosa"

Felix annuì.
Jeongin si schiarì la gola e pronunciò queste parole "voglio dichiararmi"

sul volto di Felix spuntò un sorriso.
iniziarono a ridere entrambi.

"oh Jeongin, sono così felice per te!!3"
"già.. speriamo che mi accetti"

Jeongin aspettò qualche secondo per parlare ancora "lo incontrerò dopo, all'uscita. alla fermata dell'autobus"

skip time

arrivò finalmente la famigerata ultima ora. per Jeongin passò volando, siccome aveva arte pratica.

l'ultima campanella suonò. Felix disse a Jeongin che doveva correre a casa perché era il compleanno del nonno 100enne.

"minchia, come sono longevi in questa famiglia" pensò Jeongin.

andò alla fermata e iniziò a guardarsi attorno, per trovare con lo sguardo il maggiore desiderato.

dopo pochi minuti, vide una sagoma di un ragazzo alto che lo salutava da lontano con la mano alzata e un sorriso.
Bangchan arrivò alla fermata del bus.

"ciao Innie. c'era qualcosa di importante di cui volevi parlarmi?" chiese Bangchan.
"beh, si. siediti" rispose Jeongin, tutto tremante per l'ansia.

il maggiore gli afferrò una manina "non tremare, Jeongin. stai tranquillo, non preoccuparti di parlarmi"

Jeongin sospirò, poi si girò verso il maggiore e disse "Chan-hyung, sento che nel mio cuore i miei sentimenti per te vanno oltre la semplice amicizia. tu sei un ragazzo ammirevole, bellissimo e meraviglioso, e dal primo giorno che ti ho visto ho capito che non avrei mai smesso di amarti. è stato come un colpo di fulmine per me"

Bangchan lo guardò meravigliato. aprì la bocca per dire qualcosa.
ma non disse nulla. continuava a fissarlo, mentre gli occhietti del minore si facevano rossi e lucidi.

"ti prego, ti scongiuro. non voglio che la nostra vita insieme finisca così" pensò Jeongin.

"ti prego, Chan-hyung. dì qualcosa" disse il piccolo.

"Jeongin, io.." disse Bangchan.

"ti prego.. dì di sì. io ti amo, disperatamente" pensò ancora Jeongin.

"Jeongin, io.. in realtà.."
"no.. no, ti prego" pensò il minore.

"in realtà.. ti ho sempre visto come un fratellino.. come una figura da proteggere" disse abbassando lo sguardo il maggiore.

il cuore di Jeongin si fermò.

un groppo di saliva gli si fermò in gola.

delle lacrime amare gli scesero a fiotti dagli occhietti scuri.

"Jeongin.. non pensavo che i tuoi sentimenti per me fossero così profondi... mi dispiace, davvero. non era mia intenzione farti piangere così. ma sei vuoi possiamo ancora rimanere amici-"

"no. non possiamo rimanere amici. sarebbe impossibile per me starti vicino ancora"

Bangchan si alzò "allora, me ne vado"

"aspetta, voglio solo chiederti un'altra cosa" lo fermò Jeongin.
Chan allora si risedette "puoi dirmi tutto"

"non so se ti rivedrò ancora. puoi darmi un bacio?"

senza esitare, Bangchan si avvicinò e prese tra le mani il volto del minore.

lo baciò.
era un bacio bagnato, triste e frettoloso, durò pochi secondi.

quando le loro labbra si divisero, il maggiore baciò la fronte del minore.

si alzò e se ne andò, mentre alle sue spalle si distruggeva l'intero cuore di un ragazzino.

°°°°
spazio autrice

non so nemmeno come descrivere cosa ho appena scritto

~Zeta☄️

°can you remember the rain?° ^JeonChan^Où les histoires vivent. Découvrez maintenant