XIX

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Passò qualche giorno dall'arrivo di Alex, e nonostante lui fosse lì con me, la mia vita era sempre la solita monotonia.
Quel giorno Ivan ci lasciò soli in casa per comprare alcune cose.
Come sempre stavo sul letto a leggere un libro: "La favola di Amore e Psiche", quando qualcuno bussò alla porta. Pochi istanti dopo si aprì, ed Alex entrò in camera. Finalmente eravamo soli. Si sedette accanto a me e mi guardò.
<<Si?>> Chiesi distogliendo lo sguardo dal libro.
<<Come va?>> Mi domandò lui.
<<Bene, a te invece? Come va?>> Mi sorrise e poi rispose con un semplice "Bene".
<<Che leggi?>> Continuò lui alla ricerca di una conversazione. Non risposi, mi limitai soltanto a mostrargli la copertina con sopra il titolo.
<<Di che parla?>> E lì i miei occhi si illimonarono. Amavo quando qualcuno mi chiedeva di che parlasse un libro, era un segno per esprimere che gli interessavo -e non solo in maniera romantica, ma anche in maniera amichevole.
<<Beh, allora, racconta di un amore ostacolato dall'invidia di una dea e di questi due amanti che riescono a ricongiungersi nonostante le mille difficoltà>> Dissi gasato. Lui mi guardò abbastanza stranito annuendo pian piano.
<<In breve parla della dea venere che invidia la bellezza di una bonazza, Psiche, e quindi manda amore, suo figlio, a farla innamorare dell'uomo più brutto al mondo. Ma alla fine quel coglione del figlio finisce per innamorarsi di Psiche.>>
<<AH. Ora ho capito.>> Disse infine lui mentre io ridacchiavo alla sua risposta. Passammo qualche minuto in silenzio, ma non era un silenzio imbarazzante, era gradevole e tranquillo. E poco dopo io presi parola.
<<Alex?>>
<<Si?>> Mi rispose girando il viso verso me. Era così bello.
<<Ma alla fine che dovevi dirmi?>>
<<Oh.. Quella cosa...>> Prese il telefono e per evitare distrazioni mise il silenzioso.
<<Ecco, ho trovato un lavoro qua e quindi mi trasferisco.>> I miei occhi si illuminarono più di prima.
<<Davvero?>> Lui sorrise ed annuì. Senza neanche pensarci mi fiondai su di lui e lo abbracciai.
<<Comunque Gio, come va con.. Ivan?>> Disse appena ci staccammo ed io abbassai lo sguardo.
<<Come sempre... L'altro giorno, in bagno, mi ha stretto il collo e mi ha detto delle cose orrende.>>
<<Che ti ha detto?>> Disse mettendomi una mano sulla spalla.
<<Beh... Ha detto che non gliene frega un cazzo del mio disturbo e che stavo facendo soltanto scenate.>>
<<Ma lascialo perdere a quel coglione.>> Mi sorrise e subito ricambiai quel sorriso. Lui poi continuò: <<Ci sono io adesso con te.>> Sorrisi come un ebete, sapere di avere Alex al mio fianco mi riempiva di una gioia immensa.
<<Grazie...>> Sussurai.
<<Non mi ringraziare, è il minimo Giorgino.>> Mi rispose accarezzando i miei capelli. <<Però non credi sia arrivato il momento di lasciarlo?.>> Continuò lui.
<<Ho paura Alex.>> Gli risposi. Avevo paura potesse uccidere me o Alex o entrambi.
<<Non devi avere paura, ci sono io con te.>> Gli sorrisi e subito lo ricambiò.
<<Va bene, lo lascerò.>>

Angolo autore
Raga pronti che siamo abbastanza vicini alla fine. Nel mio profilo trovate qualche spoilerino... Ma chissà di cosa.
Comunque si ieri ho postato per sbaglio chiedo perdono.

Please don't leave me ~Thebadnauts~Onde histórias criam vida. Descubra agora